Gli esperti: ipotiroidismo, malattia misconosciuta

«Se c’è un organo che manca, ma che può essere sostituito bene questo è la tiroide» forse per questo secondo Aldo Pinchera, professore emerito di endocrinologia all’Università di Pisa, la percezione delle malattie della tiroide da parte della popolazione generale è piuttosto bassa, per quanto siano circa 2 milioni e mezzo gli italiani che ne soffrono. È questo il principale risultato di un’indagine Doxa, presentata la scorsa settimana a Milano, secondo la quale le malattie della tiroide sono note soltanto a un italiano su cinque, e se la maggior parte conosce o fa riferimento ai sintomi dell’ipertiroidismo, davvero pochi, il 7%, conoscono o considerano tra queste l’ipotiroidismo. «L’ipotiroidismo» secondo Alfredo Pontecorvi, professore ordinario di endocrinologia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma «è una malattia prevalentemente al femminile, colpisce il 7-8% delle donne in pre-menopausa e arriva al 10-15% nel periodo post-menopausale, andando ad aggravare e a confondersi con alcuni disturbi tipici di questo periodo quali, irritabilità, aumento del peso, perdita della memoria, difficoltà di concentrazione, insonnia, dolori muscolari». Patologia per altro, con una terapia consolidata che si basa sull’assunzione di levotiroxina, disponibile in compresse o soluzione orale (da poco anche in flaconcini monodose) per facilitarne l’assunzione in caso di malassorbimento. Sarà, infatti, tutta al femminile la Settimana mondiale della tiroide, che si svolgerà dal 18 al 25 maggio con il titolo “La tiroide è donna – La tiroide e la gravidanza” con iniziative dedicate alle donne per informarle sull’importanza di eseguire le prove di funzionalità tiroidea con una semplice analisi del sangue nei soggetti a rischio, quando c’è familiarità, e in età neonatale o in gravidanza. «Trattare bene l’ipotiroidismo e in genere tutte le malattie della tiroide è cruciale in gravidanza» è la conclusione di Pinchera «Va anche sottolineata l’estrema importanza della prevenzione e, in particolare, la corretta nutrizione in termini di iodio, soprattutto, e non solo, nella donna gravida».

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