Prescivere i farmaci in base al peso corporeo

I medici hanno a disposizione per la cura degli adulti compresse o altre formulazioni farmaceutiche a dosaggi differenti (ad esempio 250 e 500 mg per la maggior parte degli antibiotici e per alcuni analgesici). Ma questa ridotta disponibilità di differenti posologie per la maggior parte dei farmaci a disposizione consente di trattare al meglio i nostri pazienti? In base ai principi di farmacocinetica e farmacodinamica, vari fattori legati al paziente come  funzionalità renale ed epatica, età e sesso devono essere presi in considerazione quando prescriviamo un farmaco. La valutazione del peso corporeo è pratica clinica di routine in alcune specialità come in oncologia, dove la terapia con agenti tossici avviene costantemente, ed in pediatria dove la dose è condizionata dal peso e dal grado di maturità. Molte malattie determinano un aumento o una diminuzione del peso corporeo; inoltre valutando sia l’epidemia crescente di obesità in alcuni paesi che gli alti tassi di malnutrizione in altri, prendere in considerazione il peso del paziente ha una logica sia di ordine farmacologico che clinica. Adattare la dose del farmaco al peso del paziente non solo potrebbe conferire una maggiore efficacia alla terapia, ma anche una maggiore tollerabilità determinando minori effetti collaterali. Il peso corporeo andrebbe quindi ad assumere una maggiore importanza nel trattamento se, questo principio di aggiustare la dose in base a questo parametro, potesse essere esteso a tutti i farmaci e non limitato come oggi ai soli antineoplastici o agli anti-infettivi. Sono necessari trial randomizzati e controllati per rispondere adeguatamente a questa domanda. I medici sarebbero maggiormente disposti ad implementare la pratica di adattare la dose dei farmaci al peso corporeo se trial robusti ne mostrassero il beneficio per il paziente. Dal momento che la maggior parte dei medici prescrive via computer, un appropriato algoritmo potrebbe esservi applicato e, così come avviene in pediatria, l’uso di formulazioni liquide o soluzioni potrebbe rendere molto più semplice il calcolo della dose. Questo tipo di formulazioni sono spesso costose ed hanno una emivita più breve; tuttavia se le evidenze scientifiche evidenziassero i vantaggi terapeutici nell’adattare la dose al peso corporeo, sarebbe indispensabile avere a disposizione una più ampia gamma di formulazioni: forse un business per l’industria farmaceutica? 

Falagas ME and Karageorgopoulos DE. The Lancet 2010; 375: 248-251

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