Nel cervello scoperto nuovo centro della paura
Scoperto nel cervello un nuovo centro della paura, diverso rispetto all’amigdala, l’area cerebrale a forma di mandorla nota per registrare i timori legati a pericoli esterni. Secondo gli studiosi dell’University of Iowa, dunque, altre regioni – come la corteccia insulare – possono percepire i segnali di un pericolo interno, che minaccia la stessa vita, scatenando il panico. Lo studio, pubblicato su ‘Nature Neuroscience’ dal team di John Wemmie, è stato condotto attraverso alcuni test condotti su tre donne con danni significativi all’amigdala, fra cui anche la celebre ‘SM’, una paziente di 40 anni ‘ribattezzata’ dagli scienziati la donna senza paura perchè, a causa della malattia di Urbach-Wiethe che le ha lesionato quest’area cerebrale, non prova questa sensazione fin da quando era adolescente.
Quando i ricercatori hanno fatto respirare alle tre pazienti aria ricca di Co2, tutte hanno sperimentato una sensazione di panico e hanno chiesto aiuto, perchè temevano di soffocare. “Questa ricerca ci dice che il panico, o la paura intensa, viene indotto da qualche parte al di fuori dell’amigdala”, dice Wemmie, secondo il quale la ricerca potrebbe far luce sul perchè alcune persone soffrono di attacchi di panico. Ebbene, quando i ricercatori hanno ripetuto il test su 12 soggetti sani, solo tre di loro hanno provato sensazioni di panico analoghe a quelle delle ‘donne senza paura’. Questo ha suggerito ai neurologi che, se l’amigdala funziona bene, normalmente può inibire il panico dovuto a stimoli interni.
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