Agoaspirato dei noduli tiroidei: conoscere l’esame

Avete dei noduli alla tiroide e dovete sottoporvi all’agoaspirato.  

A cosa serve questo esame?

L’agoaspirato consiste nel prelevare alcune cellule da diverse zone dei noduli individuati a livello della tiroide per diagnosticarne con precisione la natura benigna o maligna. Le cellule vengono prelevate per mezzo di un ago sottilissimo e collocate su un vetrino come per lo striscio per poi essere analizzate. La struttura di queste cellule viene esaminata al microscopio da un esperto. Questo esame permette di distinguere le cellule cancerogene, o maligne, dalle cellule benigne, che presentano una morfologia differente.

Come si svolge l’esame?

L’agoaspirato può essere eseguito da un endocrinologo o da un radiologo specializzato in ecografia. L’esame dura pochi minuti.
Quando il nodulo è di difficile palpazione, l’agoaspirato viene effettuato mediante guida ecografica al fine di posizionare correttamente l’ago nel nodulo.

L’agoaspirato è un esame doloroso?

Questo esame è praticamente indolore. Il paziente potrebbe provare un leggerissimo dolore dopo la puntura.
Il dolore o fastidio è analogo a quello di un prelievo di sangue. Le cellule vengono prelevate per mezzo di un ago estremamente sottile.
L’anestesia locale non è necessaria.

Questo esame comporta dei rischi?

Non vi è alcun rischio di complicanze.
La medicazione va mantenuta per alcune ore per evitare che si formi un ematoma.
L’ematoma e il dolore locale scompariranno dopo qualche ora.
In caso di disturbi o dolori molte ore dopo l’esame, informate il vostro medico, la struttura ospedaliera o l’ambulatorio presso cui avete effettuato l’esame.

Si devono adottare precauzioni particolari per questo esame?

È importante informare il medico di tutte le patologie non tiroidee di cui soffrite, di tutte le terapie in corso, in particolare se state seguendo una terapia fluidificante del sangue (anticoagulanti, antiaggreganti) o se prendete regolarmente delle aspirine.

Come vanno interpretati i risultati dell’agoaspirato?

La maggior parte degli esami di agoaspirato ha esito negativo ovvero non evidenzia la presenza di cellule cancerogene (maligne). In effetti, in più di 9 casi su 10, i noduli scoperti a livello tiroideo risultano essere benigni.
In alcuni casi, si dovrà ripetere l’esame se sono state individuate anomalie cellulari che occorrerà riesaminare nel dettaglio. Talvolta, l’ago non riesce a prelevare alcuna cellula e anche in questi casi occorrerà ripetere l’esame.
Se l’agoaspirato rivela la presenza di cellule maligne o sospette, il passo successivo è l’intervento chirurgico che permetterà di concludere definitivamente. Se l’intervento conferma un tumore della tiroide, questa patologia risponde molto bene alle cure. Grazie alle terapie e agli esami di controllo, il tasso di sopravvivenza è uguale a quello della popolazione generale.

Questo esame può presentare complicanze?

No. Non vi è alcun rischio di complicanze. Potrebbe formarsi un piccolo ematoma a livello epidermico o insorgere un dolore lieve dopo la puntura. Questi sintomi scompaiono spontaneamente nel giro di qualche ora.

L’agoaspirato è l’esame fondamentale al fine di diagnosticare la natura benigna o maligna dei noduli alla tiroide. È un esame semplice, praticamente indolore e ben tollerato, che permette di evitare numerosi interventi chirurgici.

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