La pressione si cura con il lino
Usati nei decotti o spremuti come olio, i semi di lino sono una miniera di proteine, minerali acidi grassi e vitamine, ma non solo. Mangiarne un po’ tutti i giorni potrebbe anche aiutare a ridurre la pressione alta, almeno secondo uno studio pubblicato su Hypertension. «Finora i semi di lino, coltivati fin dall’epoca preistorica per ricavarne tessuti e già noti anche allo stesso Ippocrate per le loro virtù curative, non erano mai stati studiati per l’effetto antipertensivo, e questa è la prima dimostrazione di un effetto cardiovascolari in una popolazione di ipertesi» dice Grant Pierce, direttore del Canadian Centre for Agri-food Research in Health and Medicine, University of Manitoba, Winnipeg, Canada, e coordinatore dello studio. Un adulto nordamericano su tre ha la pressione alta, intesa come uguale o superiore a 140 su 90 millimetri di mercurio (mm/Hg). «E l’ipertensione aumenta il rischio di malattie cardiache e ictus, con costi stimati di miliardi di dollari l’anno dollari ogni anno» aggiunge il ricercatore, ricordando che la presenza di elevati valori pressori è il primo motivo per cui oggi una persona vede il medico negli Stati Uniti. «Capire come ridurla, quindi, è una sfida cruciale». E a causa degli effetti vascolari dei semi di lino in studi animali precedenti, gli autori hanno pensato di provarli in uno studio randomizzato e controllato denominato Flaxplad (FLAX effects in Peripheral Arterial Disease). Al trial hanno preso parte 110 persone con arteriopatia periferica, assegnati in modo casuale a una dieta che conteneva o meno semi di lino dissimulati negli alimenti e seguiti per 6 mesi. Sorpresa, al termine del follow up sistolica e diastolica si erano abbassate rispettivamente di 10 e di 7 mm/Hg nei pazienti con dieta ricca di semi in confronto ai controlli. «L’effetto antipertensivo è stato raggiunto solo nei pazienti ipertesi, con un azione tra le più potenti osservate con la sola dieta,che è paragonabile a quella di molti farmaci» puntualizza Pierce. E conclude: «È presto per cambiare farmaci con semi, ma se studi futuri confermeranno i dati, il lino potrebbe diventare un modo nuovo ed economico di abbassare la pressione»
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