Sistema immunitario coinvolto in omeostasi lipidica

17 Giu 2007 Immunologia

Nuovi dati sperimentali sull’animale suggeriscono un legame precedentemente insospettato fra sistema immunitario e regolazione dei livelli lipidici, e potrebbe aiutare a spiegare il modo in cui l’infiammazione cronica ? associata all’iperlipidemia. E’ stata infatti rilevata un’interazione fra cellule T e cellule epatiche che sembra regolare l’omeostasi lipoproteica, un processo mediato da ligandi appartenenti alla superfamiglia del TNF. Il ruolo dell’infiammazione nell’iperlipidemia non era stato finora ben compreso: il presente studio dimostra che le cellule infiammatorie potrebbero in effetti regolare il metabolismo lipidico. I soggetti con malattie infiammatorie croniche, come LES ed artrite reumatoide, spesso presentano iperlipidemia ed un incremento del rischio di malattie cardiovascolari. I meccanismi suggeriti nello studio potrebbero aiutare a spiegare gli effetti di queste malattie sui lipidi ematici. (Science 2007; 316: 285-8)

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Diverse malattie autoimmuni sono associate a rischio di tumori ematologici

25 Mar 2007 Immunologia

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Ricercatori del Karolinska Institutet a Stoccolma, in Svezia, hanno esaminato le potenziali associazioni tra diverse malattie autoimmuni ed i tumori ematologici.

Sono stati studiati 39.908 casi di leucemia, malattia di Hodgkin, linfoma non-Hodgkin e mieloma, che si sono presentati nel periodo 1987-1999 in Svezia.
Il gruppo controllo era composto da 149.344 soggetti.

La psoriasi ? risultata associata direttamente alla leucemia ( odds ratio, OR = 1.6 ), con esclusione della leucemia linfocitica cronica, e con il linfoma non-Hodgkin ( OR = 1.6 ).

La sindrome di Sjogren era associata ad un aumentato rischio di tutti i tumori ematologici ( OR = 4 ) e del linfoma non Hodgkin ( OR = 6.4 ).

Queste scoperte, assieme all?aumentato rischio di gravi tumori ematologici nell?anemia emolitica autoimmune e nella porpora trombocitopenica idiopatica ma non nell?asma, stanno ad indicare che l?autoimmunit? cronica e la stimolazione immunitaria sono meccanismi che contribuiscono allo sviluppo di tumori ematologici.

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Hiv: colposcopia di routine non necessaria nelle donne

Alcuni studi hanno indicato che il Pap test potrebbe essere meno accurato nelle donne con Hiv, e quindi in queste pazienti andrebbe implementata la fase diagnostica, ma lo studio dimostra il contrario. Il rischio di falsi negativi al Pap test ? massimale in presenza di conte CD4+ inferiori a 500/microl e di infezione da Hpv, ma le lesioni mancate dal Pap test sono di solito di basso grado, e seguendo le attuali linee guida per il Pap test verrebbero comunque identificate entro un anno nel 95 percento dei casi. Lo studio non supporta dunque la necessit? di una colposcopia di routine per tutte le donne con infezione da Hiv o per quelle con immunosoppressione pi? avanzata.

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Bill Gates fa guerra al Papillomavirus

31 Ago 2005 Immunologia

Il miliardario della Microsoft ha donato quasi 13 milioni di dollari per combattere il cancro della cervice uterina Bill Gates si mobilita contro uno dei tumori femminili pi? diffuso, quello della cervice uterina, soprattutto nei Paesi poveri. E con una donazione generosa, sostiene le campagne per favorire le vaccinazioni, in vista dell’arrivo sul mercato di due vaccini. La Bill & Melinda Gates Foundation ha stanziato all’Organizzazione mondiale della sanit? 7 milioni di dollari, che sosterranno vari progetti di preparazione ai programmi di vaccinazione su larga scala, come la definizione di linee guida. La Fondazione, inoltre, ha messo in campo altri 5,9 milioni di dollari, destinati all’lnternational Agency for Research on Cancer, all’universit? di Harvard e al Program for Appropriate Technology in Health. Il cancro dell’utero uccide 250 mila donne ogni anno nel mondo, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Bersaglio dei due vaccini ormai in dirittura d’arrivo, e’ il Papilloma virus, responsabile di oltre il 90% dei casi di questo tumore.

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Hiv: comune ipercolesterolemia nei bambini

29 Mag 2005 Immunologia

L’ipercolesterolemia ha una prevalenza pi? che doppia nei bambini con infezione da Hiv rispetto agli altri bambini.
L’uso di inibitori delle proteasi (PI) in questi bambini pu? portare all’ipercolesterolemia, ma studi precedenti su bambini con infezione perinatale da Hiv non hanno portato a risultati costanti.
Chiaramente, in questi bambini ? indicato il monitoraggio costante dei livelli lipidici, soprattutto durante la terapia con PI.
Sono inoltre necessari studi su dislipidemie ed altre complicazioni metaboliche nei bambini con infezione perinatale da Hiv.
Altri fattori di rischio di iperlipidemia in questa popolazione sono et? inferiore a sei anni e livelli di Hiv RNA al di sotto delle 400 copie/ml.
(J Immune Defic Syndr 2005; 38: 480-7)

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