Hcv, interferone riduce rischio di epatocarcinoma
La terapia con interferone (Ifn) ? efficace nel ridurre il rischio complessivo di carcinoma epatocellulare (Hcc) nei pazienti con infezione cronica da virus dell’epatite C (Hcv); se la somministrazione in questa sottopopolazione di soggetti con epatite virale mostra un’efficacia promettente, in altre per? occorrono ulteriori verifiche. ? la conclusione di una metanalisi effettuata da Chuan-Hai Zhang, dell’universit? medica di Tianjin, e collaboratori del Centro per lo studio del cancro epatico dell’universit? medica di Anhui (Cina), con lo scopo di valutare gli effetti dell’Ifn sul rischio di Hcc nei pazienti con epatite C o B, sulla progressione locale del tumore e sulla sopravvivenza nei soggetti con Hcc avanzato. Sono stati selezionati 11 trial randomizzati controllati, basati sul confronto tra Ifn e trattamenti non antivirali, per un totale di 1.772 pazienti. ? emerso, come detto, che l’Ifn riduce in modo significativo l’incidenza globale di Hcc nei soggetti Hcv positivi e, in modo pi? marcato, in quelli con cirrosi Hcv-correlata. All’opposto, il mantenimento di una terapia con Ifn non diminuisce l’incidenza di Hcc nei soggetti non responsivi alla terapia antivirale iniziale; inoltre, non modifica i tassi di incidenza della neoplasia nei soggetti Hbv positivi, nonostante un trend favorevole. Infine, l’Ifn non sembra in grado di migliorare significativamente la sopravvivenza a un anno dei pazienti con Hcc avanzato. L’analisi relativa alla progressione locale della malattia non ? stata possibile per mancanza di uniformit? dei metodi descrittivi nei trial.
Int J Cancer, 2010 Nov 12. [Epub ahead of print]
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