Tumori testicolari solitari: efficace terapia ultrasonica transcutanea
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Questi dati sottolineano la dimensione dei costi umani della malattia e dei potenziali benefici di una strategia di prevenzione efficace. Il cambiamento delle abitudini alimentari per prevenire il carcinoma della prostata ? stato studiato approfonditamente ed ? disponibile una vasta letteratura sul tema.
La possibilit? di un approccio farmacologico alla prevenzione ? stato recentemente oggetto di un Consensus meeting, tenutosi sotto l’egida della European Association of Urology, a cui hanno partecipato un gruppo di esperti internazionali in campo urologico. Il documento finale esprime una dichiarazione di consenso sui risultati dello Studio di Prevenzione del Cancro della Prostata (Prostate Cancer Prevention Trial) e fornisce precise raccomandazioni sulle implicazioni cliniche di tali risultati.
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Approfondimento. In quest’ambito Angelo Di Leo, responsabile dell’Unit? di Oncologia medica dell’Ospedale di Prato, ha presentato fulvestrant, il capostipite di una nuova classe di antiestrogeni con un diverso meccanismo d?azione rispetto al tamoxifene, in grado di determinare un blocco recettoriale completo con conseguente eliminazione di qualsiasi attivit? agonista, presente invece con tamoxifene. Questa nuova molecola ? in grado, legandosi ai recettori per gli estrogeni, di provocarne una modificazione e successivamente la distruzione riducendone cos? i livelli presenti nella cellula in modo persistente. L?effetto di fulvestrant ? triplice:
? si lega in modo selettivo al recettore per gli estrogeni (maggiore rispetto al tamoxifene),
? inibisce le funzioni AF1 e AF2 coinvolte nel processo di trascrizione,
? accelera la distruzione del recettore (fenomeno di downregulation),
portando in questo modo al blocco della trascrizione.
Di Leo ha inoltre presentato i risultati degli studi clinici di fase III di confronto tra fulvestrant e anastrozolo, inibitore dell?aromatasi non steroideo, in donne in postmenopausa con carcinoma della mammella in fase avanzata gi? trattati con ormonoterapia. Fulvestrant si ? dimostrato efficace almeno tanto quanto anastrozolo sia in termini di beneficio clinico che in tempo alla progressione, la cui mediana ? risultata di 5,5 mesi con fulvestrant e 4,1 con anastrozolo ad un follow-up mediano di 15 mesi (p=0,45). Ha inoltre presentato i nuovi studi in corso con questo farmaco disegnati anche in base alle nuove acquisizioni sui fenomeni di resistenza a tamoxifene e agli inibitori dell?aromatasi che comprendono:
? studi di confronto e di associazione con un inibitore dell?aromatasi,
? studi con dosi maggiori di fulvestrant,
? studi di associazione con ?targeted therapies?,
? studi in adiuvante.
Con fulvestrant viene data un?ulteriore possibilit? di posticipare l?uso della chemioterapia, migliorando cos? la qualit? di vita delle pazienti ormonoresponsive con carcinoma della mammella in fase avanzata.
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Fonti bibliografiche
? HARRISON, PRINCIPI DI MEDICINA INTERNA – IL MANUALE – 16? EDIZIONE , 2005, Mc Graw-Hill, pp. 330-333; 579-582.
? ROBBINS & COTRAN, LE BASI PATOLOGICHE DELLE MALATTIE , 2005, pp. 686-690.
? S. TURA, LEZIONI DI EMATOLOGIA , Societ? Editrice Esculapio, 2003, pp. 352-362.
? A.R. BIANCO, MANUALE DI ONCOLOGIA CLINICA , 2003, Mc Graw-Hill pp. 211-219.
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Lo scorso 8 Giugno la FDA statunitense ha approvato l’uso del vaccino della Merck & Co., Inc. nelle donne dai 9 ai 26 anni per la prevenzione del carcinoma della cervice, lesioni precancerose (CIN ? Neoplasia Cervicale Intraepiteliale) di grado 2/3 e adenocarcinoma in situ, lesioni precancerose vulvari (VIN ? Neoplasia Vulvare Intraepiteliale) di grado 2/3, e lesioni precancerose vaginali (Neoplasia Vaginale Intraepiteliale (VaIN) di grado 2/3 causate da HPV di tipo 16 e 18. Il vaccino ? stato autorizzato all’uso anche per la prevenzione dei condilomi e delle lesioni cervicale di basso grado (CIN 1) causate da HPV dei tipi 6, 11, 16 e 18.
L’efficacia del vaccino ? stata dimostrata in quattro studi clinici randomizzati controllati con placebo in doppio cieco di fase II e III. Gli studi hanno coinvolto globalmente 20.541 donne fra i 16 e i 26 anni. Le partecipanti agli studi sono state seguite con follow-up fino cinque anni dalla data di arruolamento.
Il 1 Giugno il vaccino ? stato approvato in Messico. Sono in corso domande di registrazione presso le agenzie regolatorie di 5 continenti ed includono paesi quali Argentina, Australia, Brasile, Unione Europea, Nuova Zelanda, Singapore e Taiwan.
Il 29 Giugno Merck & Co., Inc. ha annunciato che l’Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP) del Centers for Disease Control (CDC), ha espresso con parere unanime la raccomandazione di vaccinare con GARDASIL le ragazze e le donne dagli 11 ai 26 anni. Le raccomandazioni dell’ ACIP, un comitato di 15 esperti nel campo delle immunizzazioni che fornisce consulenza al CDC, pur non essendo vincolanti per i programmi di vaccinazione obbligatoria dei singoli stati dell’unione, vengono abitualmente implementati dalle autorit? sanitarie degli stati.
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