Tumore prostatico primario e recidivante: efficace crioterapia moderna
592 total views
592 total views
436 total views, 1 views today
540 total views
E? molto probabile che questi due tumori siano connessi attraverso un comune meccanismo patogenetico.
Ricercatori del Massachusetts General Hospital di Boston hanno valutato le possibili associazioni tra questi due tumori geneticamente correlati.
E? stato calcolato il rapporto di incidenza standardizzata ( SIR ) per il tumore della tiroide tra i pazienti sopravvissuti al melanoma cutaneo e per il melanoma cutaneo nei sopravvissuti al tumore della tiroide.
I dati sono stati ricavati dal database Surveillance Epidemiology and End Result ( SEER ) del National Cancer Institute.
Tra il 1973 ed il 2000 ci sono stati 73.274 casi di melanoma cutaneo e 27.138 casi di tumore alla tiroide.
I Ricercatori hanno riscontrato un aumento del rischio di tumore della tiroide di 2.17 volte dopo diagnosi di melanoma cutaneo.
Il rischio di tumore alla tiroide ? risultato pi? alto nei maschi e nei primi 3 anni dopo la diagnosi di melanoma cutaneo.
E? stato osservato anche un rischio di melanoma cutaneo tra i pazienti sopravvissuti al tumore della tiroide, tuttavia l?aumento ? stato di scarsa entit?.
I pazienti con tumore della tiroide, sottoposti a radioterapia, hanno presentato un aumento del rischio di successivo melanoma cutaneo del 57%.
Questo studio ha documentato l?esistenza di un forte di rischio unilaterale di tumore della tiroide dopo melanoma cutaneo.
Goggins W et al, Int J Cancer 2006; 118: 185-188
486 total views, 1 views today
Tutte le pazienti con tumore alla mammella invasivo dovrebbero assumere il Tamoxifene ?
Il Tamoxifene trova giustificazione solo nelle donne i cui tumori esprimono il recettore per l’estrogeno ( ER ).
Tuttavia anche tra le donne con tumore alla mammella ER-positivi, solo il 40-50% trae beneficio dal trattamento con Tamoxifene.
Questo sta ad indicare che un’alta percentuale di tumori ER-positivi sono resistenti al Tamoxifene.
Il Tamoxifene non ? scevro da effetti indesiderati ed occasionalmente ? associato a grave tossicit?.
Il fatto che il Tamoxifene non ? efficace in tutti i tumori ER-positivi pu? trovare spiegazione nella biologia dei recettori per gli estrogeni e di altri recettori degli ormoni steroidei.
Il Tamoxifene non ? un “anti-estrogeno”, ma un SERM ( selective estrogen receptor modulator ).
I SERM presentano attivit? sia agoniste che antagoniste, in base al tipo di recettore per l’estrogeno, alfa o beta.
Inoltre il legame con ER ? influenzato dal co-attivatore e dal co-repressore.
E’ quindi possibile che il Tamoxifene possa agire come agonista in alcuni carcinomi mammari ormone-dipendenti.
Studi in vitro hanno dimostrato che linee cellulari tumorali, la cui crescita ? inizialmente inibita dal Tamoxifene e da altri SERM, sono stimolate a crescere dopo lunga esposizione a basse concentrazioni di Tamoxifene.
Qual ? il meccanismo molecolare alla base della diversit? d’azione del Tamoxifene ?
Lo studio di Shou et al ( J Natl Cancer Inst 2004; 96: 926-935 ) mostra che il Tamoxifene si comporta come un agonista a livello delle cellule tumorali mammarie , che esprimono alti livelli del co-attivatore AIB1 e di HER-2.
E’ dimostrato che i pazienti, i cui tumori iperesprimono HER-2, trattati con Tamoxifene hanno una maggiore incidenza di recidive e di mortalit? rispetto a coloro che non assumono questo farmaco.
Il Gefitinib ( Iressa ), un inibitore EGFR, che agisce inibendo HER-2, ? in grado di ripristinare l’attivit? antitumorale del Tamoxifene.
Recenti studi hanno indicato che gli inibitori dell’aromatasi potrebbero essere pi? efficaci del Tamoxifene nei confronti dei tumori alla mammella ormone-dipendenti.
Questi farmaci comprendono: Anastrozolo ( Arimidex ), Letrozolo ( Femara ), Exemestane ( Aromasin ).
Gli inibitori dell’aromatasi, che impediscono la trasformazione dei precursori ad estradiolo, non presentano la tipica tossicit? del Tamoxifene e di altri SERM ( trombosi, carcinoma dell’utero ), ma piuttosto quella della deplezione dell’estrogeno ( osteoporosi, fratture ossee ).
Hayes DF et al, J Natl Cancer Inst 2004; 96: 895 – 897
365 total views
698 total views
I Ricercatori del Breast International Group ( BIG ) hanno confrontato il Letrozolo con il Tamoxifene come trattamento adiuvante per il carcinoma mammario ER-positivo nelle donne in postmenopausa.
Lo studio BIG 1-98 ? uno studio randomizzato di fase III che ha messo a confronto diversi regimi di terapia adiuvante nelle donne in postmenopausa affette da tumore alla mammella positivo per il recettore degli estrogeni: Letrozolo, Letrozolo seguito da Tamoxifene, Tamoxifene, e Tamoxifene seguito da Letrozolo.
Lo studio ha riguardato 8.010 donne.
Di queste 4.003 sono state assegnate al gruppo Letrozolo e 4.007 al gruppo Tamoxifene.
Il periodo osservazionale medio ? stato di 25.8 mesi.
Sono stati presentati solamente i dati relativi al trattamento in monoterapia.
Nel corso del periodo di follow-up si sono verificati 351 eventi recidivanti nel gruppo Letrozolo e 428 nel gruppo Tamoxifene, con una sopravvivenza libera da malattia a 5 anni, stimata, dell?84% e dell?81.4%, rispettivamente.
Rispetto al Tamoxifene, il Letrozolo ha ridotto in modo significativo il rischio di evento recidivante ( hazard ratio, HR = 0.81; p = 0.003 ) e soprattutto il rischio di recidive a distanza ( hazard ratio = 0.73; p = 0.001 ).
Tra le pazienti trattate con Tamoxifene ? stata osservata una maggiore incidenza di tromboembolismo, tumore endometriale e sanguinamento vaginale, mentre le donne che hanno assunto il Letrozolo hanno presentato una pi? alta incidenza di eventi a livello scheletrico e a livello cardiaco , oltre all?ipercolesterolemia.
Lo studio ha dimostrato che nelle donne in postmenopausa con tumore alla mammella ER+, il trattamento adiuvante con Letrozolo ? risultato pi? efficace del trattamento con Tamoxifene nel ridurre il rischio di malattia recidivante.
BIG 1-98 Collaborative Group, N Engl J Med 2005; 353: 2747-2757
397 total views
I Ricercatori del Breast International Group ( BIG ) hanno confrontato il Letrozolo con il Tamoxifene come trattamento adiuvante per il carcinoma mammario ER-positivo nelle donne in postmenopausa.
Lo studio BIG 1-98 ? uno studio randomizzato di fase III che ha messo a confronto diversi regimi di terapia adiuvante nelle donne in postmenopausa affette da tumore alla mammella positivo per il recettore degli estrogeni: Letrozolo, Letrozolo seguito da Tamoxifene, Tamoxifene, e Tamoxifene seguito da Letrozolo.
Lo studio ha riguardato 8.010 donne.
Di queste 4.003 sono state assegnate al gruppo Letrozolo e 4.007 al gruppo Tamoxifene.
Il periodo osservazionale medio ? stato di 25.8 mesi.
Sono stati presentati solamente i dati relativi al trattamento in monoterapia.
Nel corso del periodo di follow-up si sono verificati 351 eventi recidivanti nel gruppo Letrozolo e 428 nel gruppo Tamoxifene, con una sopravvivenza libera da malattia a 5 anni, stimata, dell?84% e dell?81.4%, rispettivamente.
Rispetto al Tamoxifene, il Letrozolo ha ridotto in modo significativo il rischio di evento recidivante ( hazard ratio, HR = 0.81; p = 0.003 ) e soprattutto il rischio di recidive a distanza ( hazard ratio = 0.73; p = 0.001 ).
Tra le pazienti trattate con Tamoxifene ? stata osservata una maggiore incidenza di tromboembolismo, tumore endometriale e sanguinamento vaginale, mentre le donne che hanno assunto il Letrozolo hanno presentato una pi? alta incidenza di eventi a livello scheletrico e a livello cardiaco , oltre all?ipercolesterolemia.
Lo studio ha dimostrato che nelle donne in postmenopausa con tumore alla mammella ER+, il trattamento adiuvante con Letrozolo ? risultato pi? efficace del trattamento con Tamoxifene nel ridurre il rischio di malattia recidivante.
BIG 1-98 Collaborative Group, N Engl J Med 2005; 353: 2747-2757
368 total views
I Ricercatori del Breast International Group ( BIG ) hanno confrontato il Letrozolo con il Tamoxifene come trattamento adiuvante per il carcinoma mammario ER-positivo nelle donne in postmenopausa.
Lo studio BIG 1-98 ? uno studio randomizzato di fase III che ha messo a confronto diversi regimi di terapia adiuvante nelle donne in postmenopausa affette da tumore alla mammella positivo per il recettore degli estrogeni: Letrozolo, Letrozolo seguito da Tamoxifene, Tamoxifene, e Tamoxifene seguito da Letrozolo.
Lo studio ha riguardato 8.010 donne.
Di queste 4.003 sono state assegnate al gruppo Letrozolo e 4.007 al gruppo Tamoxifene.
Il periodo osservazionale medio ? stato di 25.8 mesi.
Sono stati presentati solamente i dati relativi al trattamento in monoterapia.
Nel corso del periodo di follow-up si sono verificati 351 eventi recidivanti nel gruppo Letrozolo e 428 nel gruppo Tamoxifene, con una sopravvivenza libera da malattia a 5 anni, stimata, dell?84% e dell?81.4%, rispettivamente.
Rispetto al Tamoxifene, il Letrozolo ha ridotto in modo significativo il rischio di evento recidivante ( hazard ratio, HR = 0.81; p = 0.003 ) e soprattutto il rischio di recidive a distanza ( hazard ratio = 0.73; p = 0.001 ).
Tra le pazienti trattate con Tamoxifene ? stata osservata una maggiore incidenza di tromboembolismo, tumore endometriale e sanguinamento vaginale, mentre le donne che hanno assunto il Letrozolo hanno presentato una pi? alta incidenza di eventi a livello scheletrico e a livello cardiaco , oltre all?ipercolesterolemia.
Lo studio ha dimostrato che nelle donne in postmenopausa con tumore alla mammella ER+, il trattamento adiuvante con Letrozolo ? risultato pi? efficace del trattamento con Tamoxifene nel ridurre il rischio di malattia recidivante.
BIG 1-98 Collaborative Group, N Engl J Med 2005; 353: 2747-2757
370 total views
MFL Comunicazione – 16/01/2006
1,574 total views