Anche in Italia viene praticata l?infusione di microsfere per distruggere le met
MFL Comunicazione – 13/12/2005
673 total views
MFL Comunicazione – 13/12/2005
673 total views
450 total views, 2 views today
I portatori giovani ed asintomatici della mutazione RET caratteristica della neoplasia endocrina multipla di tipo 2? (MEN-2A) rimangono liberi dalla malattia anche per 10 anni dopo una tiroidectomia totale preventiva. Il carcinoma tiroideo midollare ? la pi? comune causa di morte nei pazienti con questa malattia, e nel presente studio si intendeva determinare se la tiroidectomia totale potesse prevenire o curare questo tipo di tumore, specificando se l’esito della chirurgia sia o meno correlato alla specifica mutazione del codone RET, dal livello stimolato di calcitonina prima dell’intervento, dall’et? del paziente al momento dell’intervento, dallo status istologico della ghiandola resecata, dalla presenza o meno di metastasi linfonodali cervicali o da un complesso di questi fattori. Nonostante i risultati positivi dello studio, sar? necessario un periodo di monitoraggio pi? prolungato per confermare che i pazienti tiroidectomizzati siano davvero guariti. Si tratta comunque di un intervento complesso, con molte ramificazioni: la chirurgia endocrina pediatrica complessa dovrebbe essere effettuata in centri specializzati con personale multidisciplinare esperto in grado di garantire anche consulenza genetica; l’intervento dovrebbe essere effettuato all’et? pi? precoce in cui il chirurgo lo ritenga sicuro, probabilmente ad un’et? massima di tre anni. Strategie chirurgiche alternative dovrebbero aiutare ad eliminare o ritardare i rischi associati alla chirurgia. Lo sviluppo di metodiche d’immagine per i tumori potrebbero ritardare l’intervento per alcuni pazienti: i farmaci atti ad inibire lo sviluppo o la crescita di questi tumori, che potrebbero essere i tirosin-chinasi inibitori, sono molto promettenti per il futuro. Finch? non verranno sviluppati approcci non chirurgici, il miglior trattamento per i bambini portatori di questa mutazione appare proprio la tiroidectomia totale preventiva. (N Engl J Med. 2005; 353: 1105-13 e 1162-4)
883 total views
725 total views
Studi clinici di breve periodo che hanno impiegato l?Aspirina per la prevenzione dell?adenoma colorettale ricorrente hanno fornito una prova convincente di una relazione causale tra Aspirina e neoplasia colorettale.
Tuttavia i dati nel lungo periodo riguardo al rischio di tumore del colon e del retto con l?impiego dell?Aspirina e di altri farmaci antinfiammatori non steroidei ( FANS ) sono limitati.
L?obiettivo dei Ricercatori del Massachusetts General Hospital e dell?Harvard Medical School a Boston ? stato quello di esaminare l?influenza dell?Aspirina e dei FANS nella prevenzione del tumore colorettale.
Lo studio di tipo prospettico ? stato eseguito su 82.911 donne arruolate nel Nurses? Health Study.
Nell?arco di 20 anni, sono stati documentati 962 casi di carcinoma colorettale.
Tra le donne che regolarmente facevano uso dell?Aspirina ( 2 o pi? compresse da 325mg alla settimana ) il rischio relativo ( RR ) per il tumore del colon-retto ? stato 0.77 rispetto all?uso non regolare.
Tuttavia, una significativa riduzione del rischio ? stata osservata solo dopo pi? di 10 anni di impiego del farmaco.
Il beneficio ? apparso associato alla dose: rispetto alle donne che non hanno riferito alcun uso, il rischio relativo di tumore ? stato di 1.10 per le donne che hanno assunto 0.5-1.5 compresse di Aspirina standard a settimana, 0.89 per 2-5 compresse a settimana, 0.78 per 6-14 compresse a settimana e 0.68 per pi? di 14 compresse.
Le donne che hanno fatto uso di pi? di 14 compresse di Aspirina per pi? di 10 anni presentavano un rischio relativo di 0.47.
Una simile relazione dose-risposta ? stata trovata anche per gli altri farmaci antinfiammatori.
L?incidenza di gravi sanguinamenti gastrointestinali per 1000 persone-anno ? risultata dose-correlata: 0.77 per le donne che non hanno assunto l?Aspirina, 1.07 per 0.5-1.5 compresse di Aspirina a settimana, 1.07 per 2-5 compresse, 1.40 per 6-14 compresse e 1.57 per pi? di 14 compresse.
Questo studio ha dimostrato che il regolare impiego di Aspirina per un lungo periodo ? in grado di ridurre il rischio di tumore del colon e del retto.
Gli altri FANS appaiono avere lo stesso effetto.
Tuttavia, il beneficio prodotto dall?Aspirina non ? evidente prima dei 10 anni e l?effetto massimo si ottiene assumendo pi? di 14 compresse da 325mg di Aspirina a settimana.
I dati di questo studio hanno indicato che la chemioprevenzione del carcinoma del colon e del retto con l?impiego dell?Aspirina richiede lunghi periodi di trattamento e dosaggi pi? alti di quelli impiegati nella prevenzione della malattia cardiovascolare.
Il rischio dose-correlato di sanguinamento gastrointestinale deve essere tenuto presente.
Chan AT et al, JAMA 2005; 294: 914-923
537 total views
La cottura ad alte temperature della carne rossa produce amine eterocicliche ( HCA ) ed idrocarburi aromatici policiclici ( PAH ).
La carne processata contiene N-nitroso composti.
L?assunzione di carne pu? aumentare il rischio di tumore poich? le amine eterocicliche, gli idrocarburi aromatici policiclici ed i nitroso-composti sono cancerogeni nei modelli animali.
Uno studio coordinato da Ricercatori del National Cancer Institute ha valutato la relazione tra carne, carne processata , HAC ed il benzopirene, un PAH, ed il rischio di adenoma del colon-retto in 3.696 casi di adenoma del lato sinistro ( colon discendente, colon sigmoide [ sigma ], retto ) e 34.917 controlli risultati negativi all?endoscopia.
L?assunzione con la dieta ? stata valutata utilizzando un questionario.
L?assunzione di carne rossa ? risultata associata ad un aumentato rischio di adenoma del colon discendente e del sigma ( odds ratio, OR = 1.26 ), ma non dell?adenoma del retto.
E? stata trovata un?associazione tra maggiore assunzione di pancetta affumicata ( bacon ) e di salsiccia ed il rischio di adenoma colorettale ( OR = 1.14 ).
Questo studio ha mostrato che la carne rossa e la carne rossa cotta ad alte temperature sono associate ad un aumentato rischio di adenoma del colon-retto.
Sinha R et al, Cancer Res 2005; 65: 8034-8041
521 total views, 1 views today
I pazienti anziani con tremore essenziale ottengono risultati peggiori ai test neuropsicologici formali rispetto alle loro controparti che non ne sono affette. Era stato precedentemente osservato che cambiamenti di tipo non motorio, come i danni cognitivi, possono accompagnare il tremore essenziale. Le basi anatomiche di questi dati non sono chiare, ma essi, insieme ai risultati di studi precedenti, consentono di concludere che il tremore essenziale ? associato ad una pi? scarsa performance nei test della memoria e della funzionalit? esecutiva frontale. I pazienti che ne sono affetti presentano inoltre una maggiore frequenza di problemi di memoria. (Neurology 2006; 66: 69-74)
881 total views
Ricercatori statunitensi hanno revisionato 38 studi, pubblicati tra il 1966 ed il 2005 che hanno riguardato gli Acidi Grassi Omega-3.
Da questa analisi non ? emerso alcun effetto degli Acidi Grassi Omega-3 sull?incidenza dei tumori.
Gli Acidi Grassi Omega-3 presenterebbero, invece, effetti benefici a livello dell?apparato cardiovascolare.
Gli Acidi Grassi Omega-3 si presentano in tre forme: EPA ( acido eicosapentanoico ), DHA ( acido docosaesaenoico ) e ALA ( acido alfa-linoleico ).
Precedenti studi avevano indicato che EPA pu? influenzare la produzione di citochine e di TNF ( fattore di necrosi tumorale ).
Studi su modelli animali hanno mostrato che gli Acidi Grassi Omega-3 rallentano la velocit? di crescita e la proliferazione dei tumori alla mammella, della prostata, del colon e del pancreas.
Fonte: Journal of American Medical Association, 2006
459 total views
Un?analisi del Prostate Cancer Prevention Trial ( PCPT ) ha indicato che la Finasteride 5 mg/die ( Proscar ) pu? ridurre la mortalit? prevenendo il tumore alla prostata.
I risultati hanno indicato che l?incidenza di carcinoma prostatico ? stata ridotto del 24,8% dalla Finasteride.
Tuttavia, ? stato osservato un aumento nella percentuale dei tumori ad alto grado ( punteggio Gleason 8-10 ) tra gli uomini a cui era stato diagnosticato un tumore ( 11,9% nel gruppo Finasteride versus placebo 5% nel gruppo placebo ).
La proiezione di questi risultati ha permesso di ipotizzare che il trattamento con Finasteride nell?arco di 5 anni possa salvare 262.567 persone-anno ( uomini di et? superiore ai 55 anni ) solo negli Stati Uniti.
Fonte: Cancer, 2005
418 total views
E’ stata sviluppata una tecnica in grado di individuare e separare accuratamente le cellule germinali spermatogoniche sane da quelle leucemiche: il trapianto di queste cellule, prelevate e preservate, in soggetti con infertilit? indotta dalla chemioterapia, secondo un modello animale, potrebbe ripristinare la fertilit? senza indurre leucemia. Mentre i pazienti oncologici adulti possono conservare il proprio seme prima di sottoporsi a trattamento antitumorale, i ragazzi in et? prepuberale non hanno sperma nei propri testicoli, e non beneficiano dalla criopreservazione del seme e dalle tecniche di riproduzione assistita. Il prelievo di cellule germinali con successivo reimpianto ? una tecnica promettente in questo senso, ma il rischio di contaminazione delle cellule prelevato con cellule leucemiche porrebbe un serio rischio di recidiva. La tecnica testata nel presente studio, chiamata FACS, conserva la possibilit? dell’autotrapianto in questi pazienti, ma ancora diverse questioni devono essere risolte, come Il prelievo di abbastanza cellule da consentire il trapianto. E’ necessario sviluppare metodi sensibili per rilevare la contaminazione con una singola cellula leucemica prima dell’applicazione clinica del metodo sull’uomo.
619 total views