Faringite e rinosinusite. Fattori che interferiscono nell’applicazione pratica d

Le infezioni delle vie aeree superiori (faringiti, sinusiti, bronchiti) rappresentano eventi di osservazione estremamente comune per un medico di medicina generale (MMG) anche se la relazione tra ci? che si dovrebbe fare in base alla diagnosi e la terapia effettivamente applicata non ? sempre chiara. Ad esempio negli episodi di sinusite, prevalentemente di natura virale e risoluzione spontanea dei sintomi senza trattamento nel 75% dei casi, sono prescritti quasi sempre antibiotici (81% dei casi). Inoltre nella formulazione della diagnosi di sinusite si fa prevalentemente affidamento su anamnesi, esame fisico e radiografia dei seni paranasali senza considerare che il valore di questi tre parametri desumibile dall?evidenza scientifica ? molto limitato per definire la prognosi e predire l?effetto della terapia antibiotica.

Se a queste considerazioni si aggiunge che il medico ha una propensione 10 volte maggiore alla prescrizione di antibiotico quando percepisce che questo ? ci? che il paziente si aspetta, nonostante sia a conoscenza della natura autolimitante delle infezioni delle alte vie respiratorie e dell?indicazione delle linee guida ad un uso limitato di antibiotici, si comprende come in questi casi persista inalterato e rilevante il gap tra evidenza e pratica clinica.
Due studi pubblicati sugli Annals of Family Medicine, cercano di chiarire alcuni aspetti critici per il MMG nella gestione dei pazienti con patologie infiammatorie delle alte vie aeree e potrebbero essere di aiuto a ridefinire alcuni aspetti del problema e a migliorare le performance del medico in questi casi.

Il primo studio 1 ha indagato se i segni e sintomi clinici di rinosinusite e la radiografia dei seni paranasali possono essere predittivi della durata della malattia e della risposta al trattamento antibiotico in uno studio randomizzato controllato amoxicillina/placebo su 300 soggetti. I ricercatori hanno valutato l?associazione tra presenza di segni e sintomi o anomalie radiografiche di rinosinusite all?esordio e il conseguente decorso della malattia testando l?interazione tra la loro presenza e qualsiasi parametro predittivo di effetto favorevole della terapia antibiotica. I risultati hanno evidenziato che il feeling generico verso le malattie (rischio relativo 0.77) e la ridotta produttivit? (rischio relativo 0.68) dei pazienti erano fattori indipendenti associati a un decorso prolungato, mentre nessun sintomo o segno tipico di rinosinusite o la radiografia dei seni paranasali aveva valore prognostico. Infine la scelta di trattare o meno con antibiotico non modificava la prognosi.

Il secondo studio 2 analizza quali sono le priorit? per i pazienti con faringite che si rivolgono al MMG, cio? il valore, in termini di esito favorevole, che essi attribuiscono alla terapia antibiotica e alla terapia sintomatica (mal di gola). Il lavoro ha coinvolto 68 MMG che hanno fornito i dati su 298 pazienti rispetto alle motivazioni che li avevano spinti a contattarli. Le 3 ragioni pi? frequenti per 80% dei pazienti erano le seguenti: determinare la causa dei sintomi, alleviare il dolore e avere informazione sul decorso della malattia. I pazienti che ritenevano molto/abbastanza importante avere la prescrizione di antibiotico ritenevano prioritario alleviare il dolore rispetto a coloro che consideravano la terapia antibiotica di scarso valore (p< 0.001). I pazienti fiduciosi nell?antibiotico stavano peggio (p< 0.001), lo ritenevano in grado di determinare un?evoluzione pi? rapida della malattia (p< 0.001) ed erano scettici rispetto al fatto che il mal di gola fosse una malattia autolimitante (p< 0.012). L?analisi multivariata dimostrava che il desiderio di "alleviare il mal di gola" era il fattore predittivo pi? forte del desiderio di avere una prescrizione di antibiotico. In conclusione lo studio ha mostrato che i pazienti che si rivolgono al proprio medico per un mal di gola desiderando una terapia antibiotica in realt? desidererebbero essenzialmente un trattamento per il dolore. Questo andr? confermato da studi orientati ad esplorare quanto un management orientato prioritariamente ad un’analgesia adeguata possa aiutare il MMG nel gestire il mal di gola evitandogli prescrizioni inappropriate di antibiotici.
Inoltre se l?atteggiamento di attesa della guarigione spontanea vale per il mal di gola, i risultati presentati dal primo studio confermano che pu? essere esteso anche ai casi di sospetta rinosinusite escludendo i soggetti con complicazioni o infezioni severe. Infatti in questi casi in cui l’iperpiressia e la gravit? del dolore sono rilevanti rimane prioritario il giudizio clinico nella decisione medica.

Bibliografia

1. De Setter A et al Predicting Prognosis and Effect of Antibiotic Treatment in Rhinosinusitis Annals of Family Medicine 2006;4:486-93

2. Van Driel ML et al Are Throat Patients Who Hope for Antibiotics Actually Asking for Pain Relief? Annals of Family Medicine 2007;4:494-9

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Tumori: nuove linee guida per nutrizione ed esercizio nei sopravvissuti

12 Feb 2007 Oncologia

Sono state editate nuove linee guida su nutrizione ed attivit? fisica nei pazienti sopravvissuti ad un tumore.
Questi pazienti sono di solito molto motivati a ricercare informazioni su scelta dei cibi, attivit? fisica ed integratori alimentari per migliorare esiti del trattamento, qualit? della vita e sopravvivenza.
I dati disponibili suggeriscono che l’esercizio non soltanto ? sicuro e praticabile durante il trattamento antitumorale, ma pu? anche migliorare la funzionalit? fisica e alcuni aspetti della qualit? della vita; non ? noto se esso abbia un qualche effetto sul tasso di completamento della terapia o sui suoi esiti: i soggetti che ricevono chemioterapia o radioterapia e praticano gi? attivit? fisica potrebbero dover limitare l’intensit? dell’esercizio temporaneamente, ma l’obiettivo dovrebbe essere quello di mantenere l’attivit? fisica per quanto possibile.
Quanto all’alimentazione, i benefici dell’assumere una gran variet? di frutta e verdura probabilmente superano gli effetti positivi di ogni singolo componente di questi cibi, in quanto vitamine, minerali e altri elementi fitochimici agiscono sinergicamente.
E’ raccomandabile che questi pazienti assumano almeno cinque portate di frutta e verdura varie al giorno.

(CA Cancer J Clin. 2006; 56: 323-53)

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Tumore gastrico: dimensioni famiglia influenzano il rischio

11 Feb 2007 Oncologia

Il rischio di sviluppare tumore gastrico associato all’Helicobacter pylori ? influenzato dalle dimensioni della famiglia del paziente: i bambini pi? piccoli appartenenti alle famiglie pi? numerose risultano infatti particolarmente a rischio. Il presente studio dimostra chiaramente che nella prima infanzia vi sono fattori che influenzano il rischio di sviluppare tumori diversi decenni dopo: ci? ? di rilevanza rimarchevole, e potrebbe essere un modello valido anche per altri tipi di tumore. Lo studio in questione, comunque, ? volto a sviluppare la teoria alla base della cancerogenesi, e non vi sono attualmente implicazioni pratiche a livello clinico per i suoi dati. (PloS Med online 2007, pubblicato il 16/1)

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Morbo di Alzheimer ad insorgenza tardiva: identificato secondo fattore di rischi

10 Feb 2007 Neurologia

E’ stato identificato un nuovo fattore di rischio genetico per il morbo di Alzheimer ad insorgenza tardiva, il secondo dopo la scoperta del gene APOE-4 del 1993. Il presente studio internazionale ha infatti segnalato la presenza di un’associazione fra varianti del gene SORL1 ed un modesto aumento del rischio di morbo di Alzheimer ad insorgenza tardiva, la forma pi? comune della malattia. Le varianti del gene SORL1 determinano una sottoespressione del gene stesso, che porta la diversione della proteina APP verso compartimenti generanti amiloide: l’APP incrementa dunque la produzione di peptide beta-amiloide, il che a sua volta porta all’accumulo di beta-amiloide, evento seminale nella patogenesi del morbo di Alzheimer. (Nat Genet online 2007, pubblicato il 14/1)

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Basse LDL, uso di statine e morbo di Parkinson

E’ stato rilevato un legame fra basse concentrazioni di colesterolo LDL e morbo di Parkinson che, insieme agli indizi secondo cui l’incidenza di questa malattia ? inferiore nei soggetti che assumono statine, potrebbe avere importanti implicazioni per l’eziologia della malattia stessa e la salute pubblica. Ci? complica ulteriormente il paradosso Parkinson-malattie cardiovascolari: i fattori di rischio cardiovascolare, come il fumo, riducono l’incidenza del morbo di Parkinson, mentre l’incidenza dell’infarto e dell’ictus risulta ridotta nei pazienti con morbo di Parkinson. Il picco di sviluppo di questa malattia si osserva fra i 50 ed i 70 anni di et?, ma i soggetti colpiti presentano un’ottima salute cardiovascolare, bench? questa sia anche la fascia d’et? di picco per ictus ed attacchi cardiaci. (Mov Disord 2006, pubblicato il 27/12)

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Ecografia tridimensionale. Tecnologia innovativa al servizio dei malati reumatic

Marted? 23 gennaio 2003 alle ore 12 presso il nuovo ospedale “A. Murri” di Jesi, alla presenza delle massime autorit? accademiche dell’Universit? Politecnica delle Marche e della Sanit? regionale, verr? inaugurata la nuova Sezione di Ecografia Muscoloscheletrica della Clinica Reumatologica dell’Universit? Politecnica delle Marche. Fiore all’occhiello della struttura ? un rivoluzionario apparato di ecografia tridimensionale ad alta risoluzione, alla cui messa punto ha contribuito il team medico della Clinica Reumatologica, nel contesto di un progetto di collaborazione con la General Electric. L’ecografo ? un vero e proprio prototipo, e consente l’acquisizione di dettagli di grande rilevanza diagnostica, non ottenibili con ecografi convenzionali. Questa potenzialit? riveste un ruolo determinante nella diagnosi precoce delle pi? gravi malattie reumatiche, consentendone un pronto ed efficace trattamento prima che si manifestino lesioni irreversibili a carico dell’osso, della cartilagine e dei tendini.

Una buona notizia per la Sanit? regionale ? rappresentata dal fatto che questo innovativo e costoso strumento non graver? sul bilancio pubblico, in quanto frutto di una donazione all’Universit? Politecnica delle Marche da parte della Abbott Italia, come riconoscimento per la collaborazione nell’attivit? di training e formazione in ambito ecografico svolta negli ultimi tre anni con la Clinica Reumatologica. Il progetto didattico, denominato “ARS” (Advanced Rheumatology Sonography), realizzato con il supporto tecnologico della ns casa editrice, si ? articolato in corsi residenziali integrati con una fase di formazione a distanza ed ha consentito di formare oltre 100 specialisti provenienti dai pi? importanti centri di reumatologia italiani, ottenendo il prestigioso riconoscimento di miglior progetto formativo in medicina a livello mondiale da parte di Abbott International. Il successo dell’iniziativa ha generato un notevole interesse in ambito internazionale con numerose richieste di “esportazione” del progetto.

Il sito web per la formazione a distanza ? stato cos? realizzato anche in lingua inglese ed i primi fruitori stranieri saranno un gruppo di 20 reumatologi delle principali universit? della Turchia, che proprio in questa settimana parteciperanno ad un corso residenziale di cinque giorni di “full immersion” ecografico presso la Clinica Reumatologica, propedeutico alla formazione a distanza. La Clinica Reumatologica dell’Universit? Politecnica delle Marche, grazie all’acquisizione di questo nuovo e sofisticato ecografo potr? realizzare innovativi progetti di ricerca sulla diagnosi precoce delle malattie reumatiche e potr? garantire un rilevante salto di qualit? nella diagnosi e nel monitoraggio delle artriti croniche.

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Pepsinogeno e gastrina-17 marcatori di gastrite atrofica e tumore gastrico

7 Feb 2007 Oncologia

I livelli sierici di pepsinogeno e gastrina-17 possono essere utili nello screening di gastrite atrofica e tumore gastrico. Dato che i biomarcatori sierici sono utili nel rilevamento della gastrite atrofica e delle posizioni delle lesioni atrofiche (antro o corpo), ? possibile effettuare il test sierico nei pazienti ambulatoriali che possono essere affetti da tumore gastrico, in particolare nelle aree ad alto rischio di tumore gastrico. La sierodiagnosi pu? essere utilizzata come metodo di screening su vasta scala per via dei suoi ovvi vantaggi, quali comodit?, relativa economia e sicurezza. Se il paziente presenta sintomi di allarme, quali perdita di peso, melena o anemia, che suggeriscono tumori maligni dello stomaco o altre patologie gastrointestinali, andrebbe comunque praticata un’endoscopia senza previa misurazione dei biomarcatori sierici. (Chin J Dig Dis 2007; 8: 15-22)

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Sarcomi tessuti molli: metastasi polmonari trattabili con escissione chirurgica

6 Feb 2007 Oncologia

La resezione di sarcomi dei tessuti molli (STS) metastatici ai polmoni pu? essere effettuata con morbidit? e mortalit? molto limitate, e pu? risultare di fatto curativa. Bench? la resezione degli STS polmonari sia una procedura comune, non vi ? consenso su quali pazienti siano i migliori candidati per la procedura: il presente studio suggerisce che vale la pena operare qualsiasi paziente con metastasi polmonari a meno che non sussistano gravi comorbidit? o patologie metastatiche tecnicamente non resecabili. Nessuno dei pi? comuni fattori di rischio considerati, fra cui et?, sesso, grado tumorale, numero di lesioni metastatiche, coinvolgimento bilaterale, tipologia istologica, sito del tumore primario ed intervallo prima della comparsa delle metastasi, ha un effetto significativo sulla sopravvivenza. (Arch Surg 2007; 142: 70-5)

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Incontinenza, aiuta rinforzare i muscoli

5 Feb 2007 Urologia

Nelle donne che non ottengono risultati soddisfacenti con gli interventi comportamentali primari per stress urodinamico o incontinenza mista, la terapia del muscolo del pavimento pelvico pu? migliorare i parametri della funzionalit? del pavimento pelvico; questi miglioramenti, comunque, non si traducono necessariamente in miglioramenti significativi dei sintomi urinari. E’ stato suggerito che la terapia del muscolo del pavimento pelvico e del cono vaginale possa migliorare l’incontinenza urinaria da stress, ma gli studi in merito presentavano vari vizi di forma. In base al presente studio, le donne con questi tipi di incontinenza, anche dopo un trattamento primario iniziale, possono ancora trarre beneficio dalle terapie per il pavimento pelvico, ma la terapia del muscolo del pavimento pelvico non risulta significativamente migliore di quella del cono vaginale o del controllo consapevole del pavimento pelvico. E’ probabile che i miglioramenti derivino dal tempo trascorso con il terapista e dal supporto e dalla motivazione che esso profonde. L’importanza della relazione terapeutica che fornisce motivazione e supporto non deve essere sottovalutata nella provisione della terapia del muscolo del pavimento pelvico. (BJU Intl 2006; 98: 1043-50)

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Meno asma con granaglie integrali e pesce

4 Feb 2007 Pediatria
I bambini che consumano grandi quantit? di cibi a base di granaglie integrali e pesce possono presentare una riduzione del rischio di asma. L’aumento della prevalenza dell’asma nelle societ? occidentali potrebbe essere dovuto a cambiamenti delle abitudini alimentari: studi epidemiologici sui bambini hanno dimostrato associazioni inverse fra esiti relativi all’asma ed assunzione di frutta, verdura, latticini e granaglie integrali e frutta. Nel presente studio non ? stata osservata alcuna chiara correlazione fra assunzione di agrumi, verdure e latticini ed asma, ma ? stato confermato un ruolo protettivo di granaglie integrali e pesce nei confronti di asma atopico con iperresponsivit? bronchiale e sibilo. Sono necessari studi prospettici per chiarire ulteriormente la correlazione fra fattori dietetici ed asma, ed i possibili effetti degli interventi sulla dieta per quanto riguarda fattori come l’infiammazione delle vie aeree. (Thorax 2006; 61: 1048-53)

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