Tumore vescicale: esame urine conveniente nei soggetti a rischio

11 Ott 2006 Oncologia
Lo screening del tumore vescicale nei soggetti a rischio mediante un test urinario di recente approvazione ? conveniente nelle popolazioni a rischio. Tale tumore, il quarto in ordine di frequenza negli uomini ed il nono nelle donne, viene spesso rilevato troppo tardi, e lo screening potrebbe favorirne una diagnosi pi? precoce. E’ inoltre probabile che esso, oltre a salvare delle vite, consenta buoni risparmi economici evitando trattamenti costosi come cistectomia e chemioterapia. Bench? il presente studio sia un modello non scevro da limitazioni, esso fornisce alcuni dati a supporto di ulteriori studi sullo screening del tumore vescicale, e stabilisce alcuni parametri che risulteranno utili per lo sviluppo di test economicamente convenienti.

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Insufficienza cardiaca: utile un po’ di colesterolo

11 Ott 2006 Cardiologia
Un livello di colesterolo totale vicino ai 200 mg/dl ? associato ad una maggiore sopravvivenza nei pazienti con insufficienza cardiaca rispetto a livelli inferiori a 140 mg/dl. Questo dato ? tutt’altro che intuitivo, dato che il colesterolo totale elevato ? un fattore di rischio di coronaropatie dalla significativit? ben nota. Nel presente studio, dato che l’infiammazione ? presente circa nel 70 percento dei pazienti con insufficienza cardiaca, e l’infiammazione ? associata a minori livelli di colesterolo totale, era stato ipotizzato che minori livelli di colesterolo potessero essere associati ad una minore sopravvivenza in questi pazienti. Vi ? comunque un livello al quale l’elevato colesterolo influenza negativamente la sopravvivenza, ma i dati del presente studio suggeriscono che sia il colesterolo che l’infiammazione devono essere trattati adeguatamente nei pazienti con insufficienza cardiaca.

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Insufficienza cardiaca: efficace trapianto cellule staminali

11 Ott 2006 Cardiologia
E’ stato dimostrato per la prima volta che il trapianto intracoronarico di cellule mononucleate midollari autologhe (BMMC) pu? migliorare in sicurezza la funzionalit? cardiaca nei pazienti con insufficienza cardiaca allo stadio terminale. Precedenti studi su animali avevano suggerito che ci? possa accadere tramite la riparazione del miocardio danneggiato, ma non erano disponibili dati sull’efficacia di questo trattamento nell’uomo. Il presente studio rappresenta la prima dimostrazione del fatto che il trapianto intracoronarico di BMMC ? una strategia terapeutica praticabile e sicura per limitare i sintomi, migliorare la funzionalit? cardiaca e probabilmente prolungare la sopravvivenza dei pazienti con insufficienza cardiaca allo stadio terminale refrattaria alla terapia medica standard.

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Chiarita funzione fisiologica proteina di Alzheimer

11 Ott 2006 Neurologia
E’ stata determinata la normale funzione fisiologica di un enzima che ? di importanza critica per la formazione del peptide beta-amiloide nel morbo di Alzheimer. L’enzima BACE1, una beta-secretasi, ? stato preso in considerazione quale target per agenti anti-Alzheimer innovativi, ma la mancata conoscenza della sua funzione ha attenuato l’entusiasmo per la produzione di farmaci che potrebbero anche avere seri effetti collaterali. Nel presente studio ? stato dimostrato che l’enzima BACE1 ? necessario per la mielinizzazione dei nervi periferici. L’inibizione delle beta-e gamma-secretasi ? attualmente uno degli approcci pi? promettenti per la terapia del morbo di Alzheimer oltre alla vaccinazione contro il peptide beta-amiloide. Il presente studio definisce dunque la funzione fisiologica dell’enzima BACE1 nella mielinizzazione, il che potrebbe consentire il monitoraggio degli effetti dell’inibizione della beta-secretasi in vivo.

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Statine utili nella sindrome metabolica

E’ stato rilevato che le statine hanno effetti antinfiammatori diretti nei pazienti con sindrome metabolica, il che potrebbe in parte spiegare i benefici della terapia statinica in questi pazienti. Nel presente studio, tale effetto ? stato dimostrato nei monociti, ed ? stata anche dimostrata per la prima volta un’iperproduzione dell’enzima PI 3-chinasi, correlato all’attivit? insulinica ed alla salute vascolare. Futuri studi esamineranno il ruolo della terapia statinica nella riduzione diretta dell’attivit? biologica del tessuto adiposo per quanto riguarda l’infiammazione, un altro dei principali fattori contribuenti all’infiammazione sistemica nella sindrome metabolica. (J Clin Endocr Metab online 2006, pubblicato il 21/9)

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Cervice vaccinanda

11 Ott 2006 Oncologia
L’Emea (Agenzia europea del farmaco) ha approvato il primo vaccino contro il cancro del collo dell’utero, le lesioni cervicali, vulvari e vaginali pre-cancerose e i condilomi genitali. Il vaccino ? frutto della ricerca Sanofi Pasteur e MSD ed ? gi? approvato in Messico, Stati Uniti, Australia, Canada, Nuova Zelanda, Brasile e Svizzera. In Europa sar? disponibile (con il nome commerciale di Gardasil) tra qualche tempo e servir? a proteggere le donne dalle forme tumorali correlate al Papillomavirus umano di tipo 6, 11, 16 e 18. Nonostante lo screening permetta una diagnosi precoce, il carcinoma del collo dell’utero rimane tuttora la seconda causa di morte per tumore, dopo quello al seno, tra le giovani donne in et? compresa tra i 15 e i 44 anni. Negli studi clinici che hanno coinvolto pi? di 25 mila donne, il vaccino ha mostrato un’efficacia totale del 100%. Il 29 giugno scorso, l’Acip (Advisory Committee on Immunization Practices) del Centro per il Controllo delle Malattie infettive degli Stati Uniti (Cdc) ha raccomandato la vaccinazione di routine di tutte le ragazze tra gli 11 e 12 anni, delle giovani donne tra i 13 e i 26 anni che non siano state gi? vaccinate precedentemente e, a discrezione del medico, delle bambine tra i 9 e 10 anni.

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Nuovi virus causano infezioni respiratorie nei bambini

11 Ott 2006 Pediatria
Diversi virus di recente identificazione causano infezioni del tratto respiratorio inferiore (LRTI) nei bambini. L’hMPV, l’HcoV-NL63 e l’HboV sono stati indicati quali possibili cause di LRTI nei bambini, ma la misura in cui questi patogeni vi contribuiscono doveva ancora essere determinata. I bambini con hMPV presentano febbre pi? spesso degli altri. La croup ? pi? frequentemente associata all’HcoV-NL63, mentre sia HboV che hMPV tendono a causare polmoniti. Sono comunque necessari ulteriori studi per caratterizzare ulteriormente le caratteristiche epidemiologiche e cliniche di questi nuovi virus.

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Tumore vescicale: ruolo protettivo dei carotenoidi

11 Ott 2006 Oncologia
I carotenoidi potrebbero proteggere contro il tumore vescicale. E’ stato suggerito che gli effetti antitumorali dei carotenoidi possano essere correlati almeno in parte alla loro attivit? antiossidante: nel presente studio ? stato rilevato che combinazioni di diversi carotenoidi risultano pi? efficaci dei singoli composti, e che questo effetto sinergico risulta pi? pronunciato in presenza di licopene o luteina. I risultati dello studio suggeriscono che il tumore vescicale possa essere una malattia che ? possibile prevenire tramite interventi nutrizionali, soprattutto nei fumatori, in cui spesso si riscontrano carenze di questi nutrienti.

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Malfunzionamento dei pacemaker e degli ICD: analisi delle segnalazioni giunte al

29 Set 2006 Cardiologia

I pacemaker ed i defibrillatori cardioverter impiantabili ( ICD ) sono dispositivi medici complessi.

Uno studio, coordinato da William H. Maisel del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, ha analizzato i report annuali post-approvazione inviati all?FDA ( Food and Drug Administration ) delle societ? che producono pacemaker e ICD, con l?obiettivo di valutare l?incidenza di malfunzionamenti di pacemaker ed ICD.

Il periodo considerato ? stato quello compreso tra il 1999 ed il 2002.

Il pacemaker o l?ICD sono stati definiti malfunzionanti quando si ? reso necessario l?espianto del dispositivo per un funzionamento non corretto, il rinvio al produttore e quando il funzionamento inappropriato veniva confermato dalla societ? produttrice.

I cateteri e i dispositivi bivalvolari non sono stati inclusi nello studio.

Le morti erano attribuite al malfunzionamento del dispositivo solo se c?erano testimoni, se il malfunzionamento conduceva immediatamente a morte, e se il malfunzionamento era confermato dal produttore.

Durante il periodo dello studio, 2.25 milioni di pacemaker e 415.780 ICD sono stati impiantati negli Stati Uniti.

In totale, 17.323 dispositivi, di cui 8.834 pacemaker e 8.485 ICD, sono stati espiantati a causa di malfunzionamento, confermato.

I problemi a batteria/condensatore ( 23.6%; 4.085 malfunzionamenti ) ed i problemi elettrici ( 27.1%; 4.708 malfunzionamenti ) hanno rappresentato quasi la met? dei fallimenti totali.

La percentuale annuale di sostituzione del pacemaker per malfunzionamento per 1000 impianti ? diminuita in modo significativo durante lo studio, passando da un picco di 9 nel 1993 a 1.4 nel 2002 ( p = 0.006 per trend ).

Al contrario, la percentuale annuale di sostituzione per malfunzionamento dell?ICD per 1000 impianti, dopo essere diminuita da 38.6 nel 1993 a 7.9 nel 1996, ? aumentata in modo sensibile durante l?ultima met? dello studio con un picco nel 2001 a 36.4 ( p = 0.04 per trend ).

Pi? della met? dei malfunzionamenti degli ICD riportati si sono presentati negli ultimi 3 anni dello studio.

In generale, la percentuale annuale di sostituzione per malfunzionamento degli ICD ? risultata significativamente pi? elevata rispetto alla percentuale di sostituzione per malfunzionamento dei pacemaker ( in media 20.7 versus 4.6 sostituzioni per 1000 impianti; p < 0.001; rate ratio = 5.9 ).
Un totale di 61 morti, di cui 30 nei pazienti in cui era stato impiantato un pacemaker e 31 tra i pazienti con ICD, erano attribuibili a malfunzionamento del dispositivo. ( Xagena_2006 )

Maisel WH et al, JAMA 2006; 295: 1901-1906

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