Insufficienza surrenale: corticosteroidi inalatori ed orali aumentano il rischio

18 Lug 2006 Nefrologia
I corticosteroidi inalatori aumentano il rischio di insufficienza surrenale, e pertanto i pazienti con sintomi sospetti, ed in particolare quelli anche sotto terapia intermittente con corticosteroidi orali, dovrebbero essere valutati. Dato che i sintomi di insufficienza surrenale non sono specifici all’atto della presentazione, i medici dovrebbero mantenere un elevato livello di sospetto in questi pazienti, I sintomi non specifici comprendono affaticamento, astenia, perdita di appetito, perdita di peso e nausea. Va menzionato che i bambini sembrano essere esposti ad un rischio particolarmente elevato di insufficienza surrenale.

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AUTORIZZATO NEGLI USA DALLA FDA IL VACCINO DI MERCK & CO., INC. PER L’HERPES ZOSTER NEGLI ADULTI DAI 60 ANNI IN SU

La US Food and Drug Administration (FDA), l’Agenzia Regolatoria degli Stati Uniti, ha autorizzato l’uso del vaccino della Merck & Co. per la prevenzione dell’herpes zoster negli adulti dai 60 anni in su.

Come ? noto l’herpes zoster ? dovuto alla riattivazione del virus della varicella che causa una nevrite dolorosa con manifestazione cutanea vescicolare e pu? dare luogo a complicazioni a lungo termine legate alla nevrite stessa o agli organi di senso che possono far capo al nervo colpito quali l’orecchio e l’occhio. Negli Stati Uniti si verificano ogni anno circa 1 milione di casi di herpes zoster, il 40-50% dei quali colpisce le persone di 60 o pi? anni.

Il nuovo vaccino ? vivo e attenuato ed ? stato approvato in base agli esiti positivi di diversi studi clinici che hanno coinvolto pi? di 40.000 persone. Il pi? ampio di questi studi, lo Shingles Prevention Study (SPS) ha valutato la sicurezza e l’efficacia del vaccino in dose singola versus placebo su 38546 uomini e donne dai 60 anni in su con anamnesi negativa per herpes zoster. Lo studio ? stato condotto in collaborazione con il National Institute of Allergy and Infectious Diseases dell’NIH e Merck & Co., Inc. in 22 centri di ricerca negli Stati Uniti. Nell’SPS il vaccino ha ridotto del 51% il rischio di sviluppare l’herpes zoster rispetto al placebo e ha avuto efficacia maggiore nella fascia di et? fra i 60 e i 69 anni con progressiva diminuzione nelle fascie di et? superiori. In un’analisi separata dell’SPS il vaccino ? risultato inoltre efficace nel ridurre l’incidenza della neurodinia posterpetica nei pazienti che, pur vaccinati, avevano sviluppato la malattia.

?Questo vaccino ? importante dal punto di vista clinico perch? pu? prevenire una patologia dolorosa in alcuni pazienti? ha affermato Ann Arvin, MD, professore di Pediatria, malattie infettive e microbiologia e immunologia all Stanford University School of Medicine che ha partecipato alle ricerche sul vaccino, ?ed ? unico perch? a differenza degli altri vaccini che prevengono una infezione primaria, questo vaccino previene la riattivazione di un virus gi? presente all’interno dell’organismo?.

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Incoraggianti risultati per la Creatina e la Minociclina nella malattia di Parkinson in fase precoce

Uno studio compiuto dai NINDS NET-PD Investigators ha valutato se la Creatina e l?antibiotico Minociclina fossero in grado di alterare il decorso della malattia di Parkinson in fase precoce.

Ai partecipanti era stata diagnosticata la malattia di Parkinson da meno di 5 anni e non necessitavano di trattamenti per i sintomi.

L?end point primario era rappresentato da cambiamenti alla scala UPDRS ( Unified Parkinson?s Disease Rating Scale ) dal basale al momento in cui ? stata riscontrata sufficiente disabilit? da instaurare una terapia sintomatica per la malattia di Parkinson, oppure a 12 mesi.

Un totale di 200 pazienti sono stati assegnati in modo casuale, in rapporto 1:1:1, a ricevere Creatina 10g/die, Minociclina 200mg/die o placebo.

La soglia di futilit? ? stata definita come riduzione del 30% nella progressione alla scala UPDRS rispetto al braccio placebo/Tocoferolo nello studio DATATOP ( Deprenyl And Tocopherol Antioxidative Therapy of Parkinsonism ).

Un valore di p inferiore o uguale a 0.1 era indice di futilit?.

E? stato osservato che n? la Creatina n? la Minociclina possono essere considerati come terapia futile sulla base della soglia di futilit? DATATOP.

La tollerabilit? ? stata del 91% nel gruppo Creatina e del 77% nel gruppo Minociclina.

I pi? comuni effetti indesiderati sono stati: sintomi respiratori ( 26% ), dolore articolare ( 19% ), nausea ( 17% ).

Secondo gli Autori, sia la Creatina che la Minociclina dovrebbero essere valutati in studi clinici di fase III per determinare se sono in grado di modificare la progressione nel lungo periodo della malattia di Parkinson.

NINDS NET-PD Investigators, Neurology 2006; Published online before print

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Rosuvastatina, un?opzione terapeutica efficace per raggiungere i target di colesterolo LDL fissati da NCEP ATP III

Le linee guida NCEP ATP III ( National Cholesterol Education Program Adult Treatment Panel III ) per i pazienti ad alto rischio di malattia coronarica hanno fissato un target per il colesterolo LDL inferiore a 100mg/dL.

Lo studio MERCURY II ( Measuring Effective Reductions in Cholesterol Using Rosuvastatin Therapy ) ha valutato l?efficacia di 3 statine, Rosuvastatina ( Crestor ), Atorvastatina ( Lipitor ) e Simvastatina ( Zocor ) nel raggiungimento dei nuovi obiettivi di colesterolo LDL secondo le linee guida NCEP ATP III.

Allo studio hanno preso parte 1993 pazienti ad alto rischio di coronaropatia, che sono stati assegnati in modo casuale a Rosuvastatina 20mg, Atorvastatina 10mg, Atorvastatina 20mg, Simvastatina 20mg e Simvastatina 40mg, per 8 settimane.

Successivamente i pazienti sono passati a dosaggi pari o pi? bassi di Rosuvastatina oppure hanno continuato il trattamento iniziale, per altre 8 settimane.

Alla 16.a settimana un numero maggiore di pazienti in trattamento con Rosuvastatina 10 mg ha raggiunto il valore target di colesterolo LDL passando rispetto ai pazienti rimasti in trattamento con Atorvastatina 10mg ( 66% versus 42%; p < 0.001 ), oppure Simvastatina 20mg ( 73% versus 32%; p < 0.001 ). Il passaggio a Rosuvastatina 20mg ha permesso a pi? pazienti di raggiungere gli obiettivi di colesterolo LDL rispetto ad Atorvastatina 20mg ( 79% versus 64%; p 0.001 ) Simvastatina 40mg ( 84% versus 56%; p < 0.001 ). Un numero maggiore di pazienti a rischio molto alto, ha raggiunto il target di colesterolo LDL inferiore a 70mg/dL quando ? passato da Atorvastatina o da Simvastatina a Rosuvastatina ( p < 0.01 per entrambi i confronti ). Pi? pazienti con ipertrigliceridemia ( livelli di trigliceridi maggiori o uguali a 200mg/dL ) che sono passati al trattamento con Rosuvastatina hanno raggiunto i target di colesterolo LDL, di colesterolo non-HDL e di apolipoproteina B. Inoltre il passaggio a Rosuvastatina ha prodotto riduzioni pi? marcate dei livelli di colesterolo LDL, di colesterolo totale, di colesterolo HDL, di apolipoproteina B e rapporti tra lipidi plasmatici. Tutti i trattamenti sono risultati ben tollerati. I dati dello studio hanno dimostrato che Rosuvastatina 10mg o 20mg ? un?opzione terapeutica efficace e sicura nei pazienti ad alto rischio per il raggiungimento dei target lipidici e dell?apolipoproteina.

Ballantyne CM, Am Heart J 2006; 151: 975.e1-e9

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Tosse cronica infantile: comune la pertosse

16 Lug 2006 Pediatria
In base ad un’indagine svolta nel regno unito, il 37 percento dei bambini in et? scolare visitati da un medico di base per tosse persistente hanno segni sierologici di infezione da bordetella pertussis: la maggior parte di questi casi interessa bambini pienamente immunizzati contro questo agente patogeno. I medici generici dovrebbero dunque essere all’erta per la possibilit? di una diagnosi di pertosse in qualsiasi bambino presentato con tosse persistente. Una diagnosi certa di pertosse, comunque, permetterebbe al medico generico di fornire ai genitori indicazioni sulla probabile durata della tosse (circa 16 settimane), ed impedirebbe la prescrizione di farmaci antiasmatici non necessari o di ulteriori esami diagnostici per il bambino. (BMJ online 2006, pubblicato il 7/7)

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Tumore prostatico primario e recidivante: efficace crioterapia moderna

16 Lug 2006 Oncologia
La crioterapia di terza generazione costituisce un’alternativa sicura alla chirurgia radicale per il tumore prostatico primario e ricorrente. La procedura oggi implica una guida ecografica transrettale, cateteri per il riscaldamento dell’uretra e l’uso di sondini e gas per il riscaldamento. I vantaggi nei confronti della chirurgia radicale comprendono una pi? breve degenza ospedaliera ed una minore morbidit?, il che consente di prendere in considerazione pazienti pi? anziani e meno sani che ricercano una terapia curativa. I dati del presente studio, tuttavia, sono basati su un monitoraggio piuttosto breve, ed ? necessaria un’osservazione pi? prolungata per determinare la durevolezza della risposta e pertanto la probabilit? di cura.

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Sindrome di Sjogren aumenta rischio linfomi

Rispetto alla popolazione generale, i pazienti con sindrome di Sjogren presentano un aumento di 16 volte del rischio di sviluppare un linfoma non-Hodgkin. Va comunque considerato che il campione preso in considerazione nel presente studio era piuttosto limitato, e non se ne possono trarre conclusioni definitive. E’ comunque rimarchevole la novit? di un basso rapporto CD4+/CD8+ come rischio di linfoma, e ci? potrebbe essere molto importante nella sindrome di Sjogren. Gli schemi di rischio associati a bassi livelli sierici di complemento ed a deplezioni nella conta periferica dei CD4+ potrebbero gettare luce sui meccanismi alla base dell’aumento del rischio di malattie linfoproliferative e di sindrome di Sjogren.

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Anche modesto aumento di peso causa reflusso nelle donne

Il rischio di reflusso gastroesofageo ? connesso direttamente al BMI nelle donne, ed anche le donne di peso normale che vanno incontro ad un moderato aumento di peso in un periodo di 14 anni presentano un aumento del rischio. Diversi studi hanno dimostrato l’associazione positiva fra eccesso di peso o obesit? e sintomi da reflusso. Nel presente studio, l’approssimazione per fattori dietetici ha avuto un effetto minimo sui risultati, il che suggerisce la maggiore plausibilit? dell’implicazione di fattori meccanici o ormonali per l’associazione fra BMI e reflusso. Dato che il BMI ? associato al reflusso pi? fortemente del rapporto cintura/anca, il rischio di sintomi aumenta di pi? con la percentuale di grasso corporeo che con la distribuzione dello stesso, il che potrebbe indicare la maggiore importanza di un fattore ormonale collegato all’adiposit? rispetto ai fattori meccanici, bench? probabilmente la responsabilit? dei sintomi vada ripartita fra fattori multipli.

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Malattie infiammatorie intestinali: incrementati recettori mu per gli oppioidi

L’espressione del recettore mu per gli oppioidi risulta aumentata nei pazienti con malattie infiammatorie intestinali attive, ed il trattamento con oppioidi sembra in grado di ridurre l’infiammazione. Dati di studi su animali avevano suggerito per primi un ruolo per il recettore mu nell’infiammazione del colon. I risultati di questo e dei precedenti studi suggeriscono che questa espansione recettoriale abbia un effetto benefico sull’accelerazione del transito intestinale e su gravit? e durata del processo infiammatorio. Tali risultati sollevano la possibilit? di nuove opzioni terapeutiche, ma anche nuove domande sulla correlazione fra uso di narcotici e storia naturale delle malattie infiammatorie intestinali.

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Il perch? di un New Deal della Salute, lo scenario di riferimento

Priorit? dei prossimi anni: contrarre un nuovo Patto per la salute, un vero e proprio ?New Deal? per la sanit? italiana che sappia raggiungere e coinvolgere tutte le componenti del sistema finalizzandone l?operato verso un unico grande obiettivo. Ridefinire modi e forme del sistema perch? esso sia finalmente orientato verso i bisogni e le esigenze dei cittadini. Questo l’impegno del Ministro Livia Turco illustrato lo scorso 27 giungo alla Commissione Affari Sociali della Camera. (vedi nei materiali dalla rete il testo integrale)

Le ?nove? parole chiave del New Deal della salute

Fiducia
Qualit?
Umanizzazione
Unitariet? del sistema
Responsabilit?
Legalit?
Cultura dei risultati
Politica delle alleanze
Europa e il Mondo

Le ?quattro? sicurezze

La sicurezza delle cure
La sicurezza nei luoghi di lavoro e nell?ambiente domestico
La sicurezza ambientale
La sicurezza alimentare

Le ?dieci? azioni gi? avviate e di prossimo avvio

La salute delle donne, la tutela delle partorienti, la promozione del parto fisiologico e la salute del neonato
La promozione e lo sviluppo delle terapie del dolore
La presa in carico della salute mentale
Le malattie rare
L?impegno per le disabilit?
Le prime azioni per il Mezzogiorno
La presa in carico delle persone tossicodipendenti
La promozione del progetto ?un sorriso in salute?
L?attenzione alle persone anziane
La rivoluzione tecnologica-comunicativa

(fonte: Ministero della Salute)

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