Decreto Bersani: le farmacie proclamano lo stato di agitazione e chiedono un inc

Federfarma ha proclamato lo stato di agitazione delle farmacie contro le misure contenute nel decreto-legge Bersani che stravolgono l?assetto del servizio farmaceutico. Il Consiglio di Presidenza, convocato in riunione permanente, ha deciso una serie di iniziative di protesta, tra le quali una giornata di chiusura delle farmacie di tutta Italia, in una data che sar? decisa dall?Assemblea nazionale nei prossimi giorni. Nel frattempo Federfarma chiede un incontro urgente al Presidente del Consiglio Prodi.

Federfarma stigmatizza duramente il fatto che le misure siano state varate, dopo un blitz notturno, senza la concertazione preannunciata pi? volte dallo stesso Presidente del Consiglio e senza tenere minimamente conto delle proposte formulate dai farmacisti per migliorare il servizio e ridurre i costi a carico dei cittadini. Tali proposte avevano ricevuto, gi? in campagna elettorale, l?apprezzamento dell?attuale Presidente del Consiglio, del Ministro della salute e del Ministro per l?attuazione del programma che oggi da atto del positivo confronto avviato in campagna elettorale.

Particolarmente grave appare l?utilizzo di un decreto-legge per modificare norme strutturali che servono a tutelare la salute dei cittadini e la cui importanza ? stata confermata di recente dalla Corte Costituzionale. Il decreto, infatti, consente alle multinazionali della distribuzione intermedia del farmaco di gestire farmacie, nonostante la Corte Costituzionale abbia affermato che tale commistione di attivit? genera un conflitto di interessi pericoloso per la salute pubblica. Ma evidentemente il conflitto di interessi e la difesa della Costituzione valgono solo quando fanno comodo.

Stesso discorso anche per il richiamo all?Europa e all?esigenza di rispondere ai rilievi formulati dalla Commissione Europea. Appare singolare lo zelo e la tempestivit? con i quali si tenta di accontentare Bruxelles nell?introdurre norme che trasformeranno la dispensazione di farmaci in un?attivit? prettamente commerciale, mentre da anni vengono disattese le norme europee che impongono il rispetto dei tempi di pagamento alle farmacie da parte delle ASL.

Paradossalmente, per fare ancora pi? in fretta e mettere al riparo le multinazionali dai rilievi della Corte Costituzionale, il decreto modifica oggi una norma che non ? ancora entrata in vigore?

 451 total views

Decreto Bersani: le riforme per competere

Queste tutte le misure previste dal ?pacchetto? Bersani a favore del cittadino-consumatore.

Professioni pi? libere. Arrivano le parcelle ?negoziabili?, e i liberi professionisti potranno far conoscere gli utenti i servizi offerti anche attraverso la pubblicit?.

Rc Auto. Nasce l’agente plurimandatario in grado di offrire ai propri clienti un maggiore assortimento di polizze e di orientarli verso quelle pi? adeguate. Sono quindi nulli gli accordi tra compagnie ed agenti per la vendita in esclusiva delle polizze Rc Auto. L’automobilista danneggiato pu? rivolgersi alla propria impresa che provveder? a liquidarlo con tempestivit? avendo il diritto di rivalersi nei confronti dell’impresa del danneggiante.

Aspirina e supermercato. i farmaci da banco cio? quelli non soggetti a prescrizione medica potranno essere venduti presso gli esercizi commerciali. Dovr? per? essere garantita l’assistenza di un farmacista, e ci? garantir? maggiori sbocchi occupazionali per i farmacisti disoccupati.

Il pane sar? ?moltiplicato?. Niente pi? limiti alla produzione di pane e al numero di panifici. D’ora in poi, per aprire un panificio baster? presentare una dichiarazione di inizio attivit? al Comune.

Conti correnti, niente sorprese. Nessuna sorpresa per i correntisti bancari. La banca dovr? comunicare per i scritto qualsiasi modifica delle condizioni del contratto entro 30 giorni. Viene cos? eliminata la prassi che l’aumento delle spese del conto corrente produceva effetti 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Class action. Con un ddl si istituisce l’azione collettiva a tutela dei consumatori e degli utenti in conformit? con la normativa comunitaria. Ad esempio, se un milione di persone riceve singolarmente un danno che percepisce come un sopruso, difficilmente decide di sostenere singolarmente spese e iniziative necessarie per vincere la partita legale. Se l’azione invece ? collettiva, le cose cambiano.

Commissioni consultive in pensione. Le commissioni provinciali e comunali per il rilascio della licenza di pubblico esercizio vengono soppresse.

Compravendite, addio notaio. Non sar? pi? necessario l’intervento del notaio per i passaggi di propriet? di auto, motorini e barche. Baster? recarsi al Comune o agli sportelli telematici dell?automobilista.

Taxi, concordi e licenze meno difficili. Sparisce il divieto di cumulo delle licenze. Non solo, ma i comuni possono anche rilasciare titoli autorizzatori temporanei.

Trasporto locale. I Comuni potranno prevedere linee aggiuntive di trasporto pubblico di passeggeri anche dai soggetti privati. L’obiettivo ? un servizio pubblico pi? efficiente e una circolazione pi? sicura. Introdotta anche una legge delega che fissa i criteri della riforma dei servizi pubblici locali.

Shopping a Go-Go. Buone notizie per gli amanti dello shopping. Si cancellano i divieti per l’effettuazione di vendite promozionali scontate, fatta eccezione per i saldi o le vendite sottocosto. Sar? poi pi? facile aprire bottega, visto che non bisogner? pi? rispettare le distanze minime tra esercizi n? i requisiti professionali (ad eccezione di bar e ristoranti).

Antitrust pi? forte. Viene rafforzato il ruolo e il raggio d’azione dell’Autorit? attraverso misure cautelari, l’impegno dell’impresa a rimuovere prima della condanna l’infrazione e la riduzione della sanzione in caso di collaborazione. Scompaiono anche limitazioni alla scelta della composizione delle merci da tenere in negozio.

 434 total views

Codice comunitario per i medicinali

Entra in vigore il prossimo 6 luglio il decreto legisaltivo 24 aprile 2006, n. 219 concernente “Attuazione della direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali per uso umano, nonch? della direttiva 2003/94/CE”(lo trovi nelle guide del sito in formato pdf) .

Il recepimento delle direttive comunitarie 2001/83 e 2003/94 ha dato vita ad una codificazione della materia (ad eccezione degli aspetti concernenti prezzi ed erogazione dei medicinali con onere a carico del Servizio sanitario nazionale) che riguarda:

l’immissione in commercio;
le norme speciali per i medicinali omeopatici e di origine vegetale;
il regime autorizzatorio;
l’importazione;
le linee guida di buona fabbricazione;
etichettatura e fogli illustrativi;
ingrosso;
pubblicit?;
farmacovigilanza e sanzioni.

Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 142 del 21 giugno 2006 – Suppl. Ordinario n.153, estende da 3 a 6 mesi la validit? della ricetta ripetibile non a carico del Servizio sanitario nazionale.

Dovranno, inoltre, essere pi? chiare le etichette, con traduzioni braille obbligatorie per i non vedenti. Sono recepite le linee guida che devono assicurare la buona fabbricazione dei medicinali e sar? regolamentata in maniera pi? precisa la pubblicit? dei prodotti.

Gran parte delle norme riguardano poi la ricerca, la sperimentazione e la messa in commercio dei farmaci: ? prevista una registrazione pi? rapida per i farmaci generici ammessi, e distribuzione pi? accelerata per quelli difficilmente trovabili.

Un altro pacchetto di norme ? indirizzato a fissare regole severe per disciplinare la professione di informatore scientifico.

Il codice riconosce, infine, un ruolo particolarmente importante all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), come organismo di riferimento del settore responsabile del sistema di farmacovigilanza.

(fonte: Palazzo Chigi)

 422 total views

Ipertensione e dislipidemia. Iniziare contemporaneamente migliora l’aderenza all

Oggi possiamo affermare che non ? corretto affrontare il profilo di rischio di un individuo sulla base di ogni singolo fattore riscontrabile. La contemporanea presenza di pi? fattori in una stessa persona fa s? che il rischio complessivo di questo soggetto non sia rappresentato soltanto dalla loro somma, ma dal fatto che i singoli fattori di rischio agiscono sinergicamente, potenziandosi l’uno con l’altro. I soggetti con comorbidit? per ipertensione e dislipidemia presentano un alto rischio per le malattie cardiovascolari, che pu? essere efficacemente contrastato dalla terapia, tenendo ben presente che l’aderenza alle terapie prescritte rappresenta un fattore importante per il raggiungimento degli obiettivi, anche se spesso ? un aspetto sottovalutato. Questo studio si ? proposto di identificare il pattern e i gli indici predittivi di aderenza alla terapia antiipertensiva (AI) e anti-dislipidemica (AL) somministrata in associazione contemporanea. La valutazione ? stata realizzata attraverso uno studio di coorte che ha arruolato 8406 soggetti per un periodo di terapia della durata di 3 mesi per entrambe le terapie AI e AL. L’aderenza ? stata valutata misurando la percentuale di giorni coperti da terapia in un intervello di tempo di 90 giorni dall’inizio delle due terapie concomitanti (follow up medio 12.9 mesi). I pazienti erano considerati aderenti alla terapia se il loro fabbisogno di farmaci era coperto con prescrizioni corrispondenti al 80% dei giorni considerati.

Terapia ________________________| Soggetti aderenti (%) _____|
Antiipertensiva + Antidislipidemica__| ________________________|
44.7 ___________________________| 35.9___| 35.8___| _______|
Follow up _______________________| 3 mesi _| 6 mesi _| 1 anno _|

La percentuale dei pazienti aderenti alla terapia si riduceva rapidamente e progressivamente fin dall”inizio del trattamento e i soggetti che erano maggiormente aderenti presentavano i seguenti fattori predittivi: Inizio concomitante della terapia anti-ipertensiva e anti-dislipidemica Anamnesi positiva per malattia coronaria o scompenso cardiaco congestizio Pochi farmaci in aggiunta alla terapia AI e AL Dopo poche settimane, solo un terzo di tutti i pazienti messi in terapia antiipertensiva e anti-dislipidemica assumeva questi farmaci in modo adeguato. La scarsa aderenza al trattamento tendeva progressivamente a peggiorare se questi interventi si inserivano in un programma terapeutico con l’utilizzo di molti farmaci. Pertanto lo sforzo dei medici nel migliorare l’aderenza alla terapia dei loro pazienti potrebbe essere rivolto a iniziare il trattamento dell’ipertensione e della dislipidemia iniziandole insieme e riducendo dove possibile il carico di farmaci, inteso come numero di pillole assunte giornalmente.

Fonte: MSD Watch

 542 total views

Morbo di Parkinson: ruolo predittivo dei sintomi motori

28 Mag 2006 Neurologia
I sintomi soggettivi di rigidit?, tremori e mancanza di equilibrio spesso precedono il morbo di Parkinson. Questi dati supportano la nozione secondo cui la malattia conclamata sia preceduta da una fase preclinica non interamente asintomatica. Il pi? forte fattore predittivo di successivo sviluppo della malattia ? la sensazione di mancanza di equilibrio. Le cadute e la sensazione di lentezza nei movimenti, tuttavia, non sono associate ad un aumento del rischio di sviluppare morbo di Parkinson. I risultati del presente studio suggeriscono che un questionario sui sintomi soggettivi potrebbe risultare utile nello screening del morbo di Parkinson.
(Arch Neurol online 2006, pubblicato il 10/1)

 552 total views

Tumore prostatico: screening non riduce mortalit

27 Mag 2006 Oncologia
Nell’ambito dello screening per il tumore prostatico, l’applicazione del test del PSA o dell’esame rettale digitale (DRE) non riduce la mortalit?. Fra gli studi sull’efficacia dello screening per il tumore prostatico, la presente indagine si distingue per la focalizzazione sulla mortalit? quale esito e per l’uso di metodi rigorosi per l’identificazione dei test di screening. La scarsa chiarezza dei benefici dello screening ? evidenziata anche dalla variabilit? delle raccomandazioni editate dalle organizzazioni mediche. Gli uomini trarrebbero beneficio dallo screening soltanto se un tumore potenzialmente dannoso venisse scoperto e trattato prima che divenisse metastatico, e ci? non avviene abbastanza spesso perch? lo screening di uomini sani possa funzionare. La questione comunque ? ben lungi dall’essere conclusa. Il test del PSA non ? certamente perfetto, ed ? possibile che lo screening porti danni come benefici: i benefici comprendono il potenziale dell’aumento della sopravvivenza per alcuni uomini, mentre i danni comprendono potenziali effetti collaterali correlati al trattamento, fra cui incontinenza ed impotenza, per terapie che potrebbero essere inefficaci o non necessarie. Infine, va ricordato che i risultati falsi positivi sono correlati a stress ed ansia.
(Arch Intern Med 2006; 166: 38-43)

 436 total views

Asma: olio di pesce previene costrizione vie aeree da esercizio

26 Mag 2006 Pneumologia
L’aggiunta di integratori a base di olio di pesce nella dieta dei soggetti asmatici pu? prevenire la broncocostrizione dovuta all’esercizio (EIB), un problema molto comune in questo gruppo di pazienti. In precedenza era stato dimostrato che gli integratori a base di olio di pesce possono migliorare la funzionalit? polmonare negli atleti d’elite con EIB, ma il loro uso in asmatici che presentano questo disturbo non era stato ben studiato. I dati del presente studio suggeriscono che gli integratori a base di olio di pesce possano essere utili in questi pazienti: i loro effetti risultano mediati dalle capacit? antinfiammatorie dell’olio di pesce. Nel presente studio, tuttavia, i pazienti hanno ricevuto 20 capsule al giorno di olio di pesce, e questo elevato dosaggio potrebbe portare a problemi di aderenza alla terapia: sono dunque in programma studi sui dosaggi della terapia, che potrebbero dimostrare l’efficacia anche di dosaggi molto inferiori.

Chest 2006; 129: 39-49

 451 total views

Linfoma non-Hodgkin: Alcune malattie autoimmuni aumentano il rischio

25 Mag 2006 Oncologia
Alcune malattie autoimmuni sembrano aumentare il rischio di linfoma non-Hodgkin: in particolare, artrite reumatoide, sindrome di Sjogren, LES e morbo celiaco appaiono connessi al rischio di linfoma, ma non altrettanto le altre malattie autoimmuni ed infiammatorie. La determinante chiave alla base di questo aumento del rischio sembra essere un’infiammazione grave e prolungata. Tutte e quattro le malattie sopra indicate sembrano connesse ad un tipo particolare di linfoma non-Hodgkin, ossia il linfoma a grandi cellule B diffuso: ci? potrebbe implicare un meccanismo patogenetico comune, come per esempio la stimolazione antigenica cronica. E’ importante tenere presente l’aumento del rischio in questi pazienti, ed imparare ad identificare quelli a maggiore probabilit? di sviluppo di linfoma.
(J Natl Cancer Inst 2006; 98: 51-60)

 542 total views

Vitamine: acido folico, vitamina A, beta-carotene, vitamine del gruppo B, vitami

Le vitamine sono sostanze organiche necessarie nella quantit? di un grammo o anche un microgrammo al giorno. Non essendo prodotte dall?organismo devono essere introdotte con l?alimentazione; non hanno alcun valore energetico, ma svolgono un ruolo regolatore in tutte le funzioni organiche e nei processi metabolici. Le vitamine pi? importanti sono:

– Acido Folico

E? necessario per la formazione delle cellule, per un normale decorso della gravidanza ed ? implicata nelle malattie cardiovascolari. La quantit? giornaliera raccomandata ? di 1 milligrammo e si trova nei legumi, nelle verdure a foglia verde, nel fegato, nel lievito di birra, nel pesce.

– Vitamina A e Beta-carotene

E? essenziale per gli occhi, favorisce la crescita e protegge la pelle. L?assunzione giornaliera non deve superare i 7,5 milligrammi per le donne e 9 per gli uomini; in caso di assunzione eccessiva pu? danneggiare il fegato e causare danni epatici od ossei. Si trova solo in cibi di origine animale tipo il fegato, il latte, il burro, le uova, i formaggi, i pesci grassi. L?organismo pu? trasformare il beta carotene, contenuto nelle carote, nella frutta e nelle verdure verdi, in vitamina. Il beta carotene ? un fattore di prevenzione per il cancro, svolge un effetto antiossidante. Si consiglia un?assunzione giornaliera non superiore a 6 milligrammi, che equivale a 5 porzioni di frutta o verdura al giorno.

– Vitamine del gruppo B ( B1, B2, B3, B6, B12 )

Queste 6 vitamine, solubili in acqua, sono essenziali per la crescita, per il buon funzionamento dell?apparato digerente, del metabolismo, delle mucose e degli epiteli. Assicurano l?integrit? del sistema nervoso e favoriscono l?utilizzazione del glucosio. Si disperdono durante la lavorazione, la cottura o la conservazione dei cibi. La vitamina B1 si trova nei semi di girasole, nel maiale, nella pancetta, nelle noccioline, nella pasta integrale; la B2 nelle carni, nei latticini, nel fegato, nella crusca, nelle uova, nella cacciagione; la B3 nel pollame, nel tacchino, nel tonno, nel pesce spada, nel pesce azzurro, nei cereali con crusca; la B6 in carni varie, nelle uova, nelle granaglie, nei pesci, nella crusca, nelle lenticchie; la B12 in carni varie, nei latticini, nelle cozze, nelle ostriche, nelle capesante, nel pesce azzurro, nel pesce grasso, nelle uova.

– Vitamina C

Importante vitamina antiossidante, contribuisce a mantenere un buon sistema immunitario, aumenta le difese contro le infezioni, accelera la guarigione di ferite e fratture, controlla il livello di colesterolo contrastandone l?accumulo nel sangue e nei tessuti. L?assunzione eccessiva pu? avere effetto lassativo, causare diarrea e fastidi gastrici. E? contenuta principalmente nella frutta e nella verdura. E? un tipo di vitamina che si inattiva facilmente con la cottura e la conservazione degli alimenti.

Fonte: Roberto Ferrari & Claudia Florio, La cucina del cuore, Collana Educazionale della S.I.C.

 837 total views

I pazienti anziani con malattia di Parkinson sono ad aumentato rischio di frattu

24 Mag 2006 Geriatria
I pazienti anziani con malattia di Parkinson presentano pi? bassi valori di densit? minerale ossea ( BMD ). Questo dovrebbe indurre ad effettuare screening tra questi pazienti per l?individuazione di iniziali fenomeni di osteoporosi. Sono stati studiati circa 6.000 uomini, di 65 anni di et? o superiore, tra cui 52 pazienti affetti da malattia di Parkinson. I soggetti con malattia di Parkinson avevano una pi? bassa densit? ossea a livello della colonna vertebrale e dell?anca. Inoltre, i pazienti con malattia di Parkinson presentavano un rischio 3 volte maggiore di andare incontro a cadute con conseguenti fratture multiple. Pertanto i pazienti anziani con malattia di Parkinson dovrebbero sottoporsi a trattamenti specifici per aumentare la densit? ossea sia con esercizi fisici che con dosi appropriate di calcio e di vitamina D e K.
Fonte: Journal of the American Geriatrics Society, 2005

 421 total views

1 241 242 243 244 245 258

Search

+
Rispondi su Whatsapp
Serve aiuto?
Ciao! Possiamo aiutarti?