Diabete: terapia intensiva riduce rischio cardiovascolare
N Engl J Med. 2005; 353: 2643-53 e 2707-9
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N Engl J Med. 2005; 353: 2643-53 e 2707-9
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Lo studio ha interessato 146.948 persone arruolate nel Cancer Prevention Study II Nutritional Cohort.
I Ricercatori hanno osservato che i soggetti che avevano fatto uso regolare di Ibuprofene ( Brufen ) presentavano un rischio ridotto del 35% di sviluppare la malattia di Parkinson rispetto ai non utilizzatori.
Rispetto ai non utilizzatori, il rischio relativo ( RR ) era 0.73 per coloro che assumevano meno di 2 compresse a settimana di Ibuprofene, 0.72 per 2-6.9 compresse a settimana e 0.62 per 1 o pi? compresse al giorno ( p per trend = 0.03 ).
Nessuna associazione ? stata trovata tra l?assunzione di Aspirina, altri farmaci antinfiammatori non steroidei o Acetaminofene ( Paracetamolo ) ed il rischio di malattia di Parkinson.
I risultati indicano che l?Ibuprofene pu? ritardare o prevenire l?insorgenza di malattia di Parkinson.
Chen et al, Ann Neurol 2005; 58: 963-967
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I Ricercatori del Breast International Group ( BIG ) hanno confrontato il Letrozolo con il Tamoxifene come trattamento adiuvante per il carcinoma mammario ER-positivo nelle donne in postmenopausa.
Lo studio BIG 1-98 ? uno studio randomizzato di fase III che ha messo a confronto diversi regimi di terapia adiuvante nelle donne in postmenopausa affette da tumore alla mammella positivo per il recettore degli estrogeni: Letrozolo, Letrozolo seguito da Tamoxifene, Tamoxifene, e Tamoxifene seguito da Letrozolo.
Lo studio ha riguardato 8.010 donne.
Di queste 4.003 sono state assegnate al gruppo Letrozolo e 4.007 al gruppo Tamoxifene.
Il periodo osservazionale medio ? stato di 25.8 mesi.
Sono stati presentati solamente i dati relativi al trattamento in monoterapia.
Nel corso del periodo di follow-up si sono verificati 351 eventi recidivanti nel gruppo Letrozolo e 428 nel gruppo Tamoxifene, con una sopravvivenza libera da malattia a 5 anni, stimata, dell?84% e dell?81.4%, rispettivamente.
Rispetto al Tamoxifene, il Letrozolo ha ridotto in modo significativo il rischio di evento recidivante ( hazard ratio, HR = 0.81; p = 0.003 ) e soprattutto il rischio di recidive a distanza ( hazard ratio = 0.73; p = 0.001 ).
Tra le pazienti trattate con Tamoxifene ? stata osservata una maggiore incidenza di tromboembolismo, tumore endometriale e sanguinamento vaginale, mentre le donne che hanno assunto il Letrozolo hanno presentato una pi? alta incidenza di eventi a livello scheletrico e a livello cardiaco , oltre all?ipercolesterolemia.
Lo studio ha dimostrato che nelle donne in postmenopausa con tumore alla mammella ER+, il trattamento adiuvante con Letrozolo ? risultato pi? efficace del trattamento con Tamoxifene nel ridurre il rischio di malattia recidivante.
BIG 1-98 Collaborative Group, N Engl J Med 2005; 353: 2747-2757
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I Ricercatori del Breast International Group ( BIG ) hanno confrontato il Letrozolo con il Tamoxifene come trattamento adiuvante per il carcinoma mammario ER-positivo nelle donne in postmenopausa.
Lo studio BIG 1-98 ? uno studio randomizzato di fase III che ha messo a confronto diversi regimi di terapia adiuvante nelle donne in postmenopausa affette da tumore alla mammella positivo per il recettore degli estrogeni: Letrozolo, Letrozolo seguito da Tamoxifene, Tamoxifene, e Tamoxifene seguito da Letrozolo.
Lo studio ha riguardato 8.010 donne.
Di queste 4.003 sono state assegnate al gruppo Letrozolo e 4.007 al gruppo Tamoxifene.
Il periodo osservazionale medio ? stato di 25.8 mesi.
Sono stati presentati solamente i dati relativi al trattamento in monoterapia.
Nel corso del periodo di follow-up si sono verificati 351 eventi recidivanti nel gruppo Letrozolo e 428 nel gruppo Tamoxifene, con una sopravvivenza libera da malattia a 5 anni, stimata, dell?84% e dell?81.4%, rispettivamente.
Rispetto al Tamoxifene, il Letrozolo ha ridotto in modo significativo il rischio di evento recidivante ( hazard ratio, HR = 0.81; p = 0.003 ) e soprattutto il rischio di recidive a distanza ( hazard ratio = 0.73; p = 0.001 ).
Tra le pazienti trattate con Tamoxifene ? stata osservata una maggiore incidenza di tromboembolismo, tumore endometriale e sanguinamento vaginale, mentre le donne che hanno assunto il Letrozolo hanno presentato una pi? alta incidenza di eventi a livello scheletrico e a livello cardiaco , oltre all?ipercolesterolemia.
Lo studio ha dimostrato che nelle donne in postmenopausa con tumore alla mammella ER+, il trattamento adiuvante con Letrozolo ? risultato pi? efficace del trattamento con Tamoxifene nel ridurre il rischio di malattia recidivante.
BIG 1-98 Collaborative Group, N Engl J Med 2005; 353: 2747-2757
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I Ricercatori del Breast International Group ( BIG ) hanno confrontato il Letrozolo con il Tamoxifene come trattamento adiuvante per il carcinoma mammario ER-positivo nelle donne in postmenopausa.
Lo studio BIG 1-98 ? uno studio randomizzato di fase III che ha messo a confronto diversi regimi di terapia adiuvante nelle donne in postmenopausa affette da tumore alla mammella positivo per il recettore degli estrogeni: Letrozolo, Letrozolo seguito da Tamoxifene, Tamoxifene, e Tamoxifene seguito da Letrozolo.
Lo studio ha riguardato 8.010 donne.
Di queste 4.003 sono state assegnate al gruppo Letrozolo e 4.007 al gruppo Tamoxifene.
Il periodo osservazionale medio ? stato di 25.8 mesi.
Sono stati presentati solamente i dati relativi al trattamento in monoterapia.
Nel corso del periodo di follow-up si sono verificati 351 eventi recidivanti nel gruppo Letrozolo e 428 nel gruppo Tamoxifene, con una sopravvivenza libera da malattia a 5 anni, stimata, dell?84% e dell?81.4%, rispettivamente.
Rispetto al Tamoxifene, il Letrozolo ha ridotto in modo significativo il rischio di evento recidivante ( hazard ratio, HR = 0.81; p = 0.003 ) e soprattutto il rischio di recidive a distanza ( hazard ratio = 0.73; p = 0.001 ).
Tra le pazienti trattate con Tamoxifene ? stata osservata una maggiore incidenza di tromboembolismo, tumore endometriale e sanguinamento vaginale, mentre le donne che hanno assunto il Letrozolo hanno presentato una pi? alta incidenza di eventi a livello scheletrico e a livello cardiaco , oltre all?ipercolesterolemia.
Lo studio ha dimostrato che nelle donne in postmenopausa con tumore alla mammella ER+, il trattamento adiuvante con Letrozolo ? risultato pi? efficace del trattamento con Tamoxifene nel ridurre il rischio di malattia recidivante.
BIG 1-98 Collaborative Group, N Engl J Med 2005; 353: 2747-2757
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L?ormone della crescita ha un ruolo importante sulla funzionalit? ovarica e la carenza dell?ormone della crescita pu? rappresentare un addizionale fattore patogenetico nella sindrome dell?ovaio policistico.
Ricercatori danesi hanno esaminato l?effetto del Pioglitazone ( Actos ) sui livelli dell?ormone della crescita nelle donne affette da policistosi ovarica.
Hanno preso parte allo studio 30 pazienti con sindrome dell?ovaio policistico con resistenza all?insulina.
Queste pazienti sono state assegnate in modo casuale a ricevere per 16 settimane Pioglitazone ( 30mg/die ) o placebo.
Il trattamento con Pioglitazone ha aumentato in modo significativo i livelli di ormone della crescita stimolato da GHRH ( ormone rilasciante l?ormone della crescita ) e la secrezione dell?ormone della crescita pulsatile nelle 24 ore, probabilmente migliorando in modo diretto o indiretto la sensibilit? all?insulina.
Glintborg D et al, J Clin Endocrinol Metab 2005; 90: 5605-5612
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MFL Comunicazione – 16/01/2006
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