Un filosofo e il cancro della mammella

22 Ago 2013 Oncologia

Patologi, oncologi, chirurghi, radiologi, senologi, associazioni di donne, donne, erano venuti da tutta la Sardegna a discutere di neoplasia della mammella. E’ possibile veder oltre l’organo malato per parlare di tutto il sistema di cura? Sì, ecco come è andata

La domanda li sorprese. Me ne accorsi dalle loro facce. Patologi, oncologi, chirurghi, radiologi, senologi, associazioni di donne, donne, erano venuti da tutta la Sardegna a discutere di neoplasia della mammella. La sala dell’assessorato era piena. “Di cosa stiamo discutendo” chiesi in modo provocatorio “di carcinoma della mammella” o di  “mammella malata di carcinoma”? Silenzio e grande attenzione. “Insomma qual è il sostantivo che comanda e decide i predicati della cura  e quindi della sanità che serve e delle professioni coinvolte? La malattia o la mammella metonimia della donna? Quale ontologia? Di questi tempi si parla solo di sostenibilità parlare di ontologia è da pazzi.
 
Spiegai che se il sostantivo che comandava la cura  era il carcinoma allora non ci sarebbe stato bisogno di romperci la testa con la multidisciplinarietà, con i percorsi condivisi. Sarebbe bastato  integrare meglio i servizi e le giustapposizioni  professionali esistenti. Ma se il sostantivo era il “malato di carcinoma” allora  sarebbe stato diverso e avremmo dovuto cambiare il modo di curare. Ogni singola razionalità professionale andava armonizzata cioè ridefinita  dentro nuove relazioni cooperative. E questo implicava un  nuovo discorso di organizzazione del lavoro.
 
“Se  discutiamo di mammella come  dovremmo considerarla?” chiesi ancora incalzante. “Un organo? Un pezzo anatomico? O qualcosa  di più”? Spiegai  che nel caso avessimo considerato la mammella qualcosa di più di un organo, filosoficamente  avremmo dovuto considerarla  un “superoggetto” o se si preferisce un “quasi soggetto” cioè: un organo, un organismo, una specificità genetica, persona e  un fenomeno (la malattia) dentro una società che con i suoi bisogni si rivolgeva  ad una sanità sempre più definanziata. Il superoggetto è una coestensione tra biologia clinica  storia  esistenza  società economia. Quindi qualcosa di complesso.
 
E’ questa nuova visione della complessità a  costringerci a cambiare una intera organizzazione sanitaria, a ridefinire le strategie e le metodologie operative, gli approcci professionali. Solo se ci si ripensa nella complessità si ha  il vantaggio di essere più bravi professionalmente, di costare di meno e di curare meglio. Chissà se i primari oncologi (Cipomo) che sollecitano giustamente una legge sull’oncologia ci hanno pensato? Come si fa a personalizzare le cure se non si ripensa l’impersonalità della clinica quella che considera gli organi come semplici macchine biochimiche? E come si fa ad essere “sostenibili economicamente” se prima non si è “sostenibili culturalmente”  cioè se  non si risolvono certe regressività  che continuano a orientare intere organizzazioni sanitarie? Le Commissioni di indagine  del Parlamento  sanno che la regressività culturale del sistema è funzione della sua sostenibilità economica? Intanto  gli anatomo patologi  ci bombardarono  con le slide, i loro vetrini…  istotipi…fenotipi… dicendoci in sostanza che il carcinoma della mammella parlava, cioè aveva un suo linguaggio.
 
Azzardai una interpretazione (ero stato chiamato per fare un discorso sui discorsi): chi parlava  in realtà  non era l’organo tout court  ma  il sistema  “fenomeno (malattia) superoggetto (ontologia) medicina e sanità”(organizzazione e conoscenze), con dei discorsi fatti da cellule, metastasi, valori biochimici  ma anche altro. L’organo in sostanza  si proponeva come se fosse un “ipertesto” da interpretare. Quindi oltre l’ontologia pure l’ermeneutica. Cavolo sempre più difficile! Tutti gli intervenuti senza rendersene conto  avevano posto tuttavia importanti problemi ermeneutici, cioè di interpretazione, ma non solo, tutti a diverso titolo, giustamente abbinavano il problema ermeneutico della malattia a quello della  comunicazione con il malato.
 
Ma comunicazione tra chi? Potevamo dialogare con il superoggetto avvalendoci solo dei nostri significati scientifici? Sarebbero bastati? Sapevamo tutti che non bastava spiegare ad una donna il significato scientifico del carcinoma mammario…e allora? Allora la sparai grossa: “Oltre al problema del “significato” esiste il problema del “senso”, cioè un supersignificato che va oltre la clinica e che coinvolge la vita delle persone  i problemi organizzativi e economici della sanità e quelli  problemi professionali degli operatori. Qual è il senso della medicina? Di una organizzazione sanitaria? Delle procedure condivise, dei percorsi terapeutici delle cure integrate?
 
Mentre il significato delle cose riguarda  le cose Il senso riguarda il mondo delle cose, nel nostro caso tanto chi cura  quanto chi è curato. Malati e operatori hanno un comune problema di senso. Ma questa è una storia antica. Migliaia  anni prima di Cristo si usava  studiare gli organi per ricavarne “responsi diagnostici”…Il presupposto razionale: vi  era un “microcosmo”, l’organo, che corrispondeva ad un “macrocosmo”  l’universo. Leggere o parlare con l’organo significava leggere o parlare con l’universo. Mutatis mutandis tutti avevano lo stesso problema. C’è un microcosmo che si chiama mammella  da interconnettere con un  macrocosmo che si chiama donna, vita, società, sanità, economia, azienda. Tutti quegli operatori  si ponevano il problema  di  come organizzare tali  interconnessioni per essere semplicemente migliori.
 
Me ne tornai a casa rimuginando tra me e me. Pensavo alle due Commissioni di indagine sulla sanità decise dal Parlamento e all’intero apparato istituzionale  che governa la sanità. Mi sembrava  di avere a che fare con una gigantesca arretratezza culturale . La sanità si potrebbe rivoltare come un calzino. Ma come diavolo  faccio  a spiegare  a gente che in testa ha solo i costi standard, i fondi integrativi, la sostenibilità, che per cambiare la sanità prima di ogni cosa si tratta di decidere i sostantivi che comandano i predicati della cura?

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Peso e glicemia predicono rischio nei prediabetici

Nei prediabetici peso e glucosio predicono il rischio di diabete dopo sei mesi di prevenzione, almeno secondo uno studio della Johns Hopkins University di Baltimora pubblicato sul JOURNAL OF GENERAL INTERNAL MEDICINE. IL DIABETES PREVENTION PROGRAM (DPP) DIMOSTRA CHE NEI PREDIABETICI L’INTERVENTO SULLO STILE DI VITA E LA SOMMINISTRAZIONE DI METFORMINA RIDUCONO IL RISCHIO DI DIABETE DEL 58% E DEL 31% RISPETTIVAMENTE DOPO TRE ANNI DI FOLLOW-UP. «MA I DATI SONO TRIENNALI, MENTRE I MEDICI VEDONO I PREDIABETICI ALMENO UNA VOLTA L’ANNO, SE NON PIÙ DI FREQUENTE» DICENisa Maruthur, professore associato della Divisione di Medicina Interna alla Hopkins e prima autrice dello studio. L’AMERICAN DIABETES ASSOCIATION SUGGERISCE AI SOGGETTI PREDIABETICI IL 7% DI PERDITA DI PESO E 150 MINUTI A SETTIMANA DI ATTIVITÀ FISICA MODERATA, RISERVANDO LA METFORMINA AI PAZIENTI AD ALTISSIMO RISCHIO. MA LA DOMANDA È: COME VALUTARE TEMPESTIVAMENTE LA RISPOSTA ALLA STRATEGIA PREVENTIVA DEL DIABETE INDIVIDUANDO PER TEMPO I CANDIDATI ALLA METFORMINA? PER RISPONDERE I RICERCATORI HANNO ANALIZZATO I DATI DEL DPP, UNO STUDIO RANDOMIZZATO CONTROLLATO SVOLTO IN 27 CENTRI STATUNITENSI SU OLTRE3000 prediabetici assegnati in modo casuale a ricevere un intervento intenso sullo stile di vita, metformina per ridurre i livelli ematici di glucosio, oppure placebo. L’IPOTESI DI MARUTHUR E COLLEGHI ERA CHE PESO E GLICEMIA A 6 E 12 MESI DALLA MODIFICA DELLO STILE DI VITA NEI PREDIABETICI POTESSERO PREDIRE IL RISCHIO DI DIABETE PRIMA DEI CANONICI 3 ANNI. DAI DATI RACCOLTI EMERGE CHE DOPO 6 MESI DI FOLLOW UP 604 PARTECIPANTI AVEVANO SVILUPPATO DIABETE: 140 NEL BRACCIO STILE DI VITA, 206 NEL GRUPPO METFORMINA E 258 IN QUELLO PLACEBO. NEL BRACCIO DI STILE DI VITA, LA PERDITA DI PESO A 6 MESI PREDICEVA IN MODO SIGNIFICATIVO IL RISCHIO DI DIABETE. MA LE PROBABILITÀ PIÙ BASSE DI AMMALARSI LE AVEVANO I PAZIENTI CHE AL CALO PONDERALE ABBINAVANO LA RIDOTTA GLICEMIA. «IN PRATICA, SE DOPO SEI MESI DAL CAMBIO DI STILE DI VITA IL PAZIENTE perde poco peso e il glucosio resta alto, è il momento di usare la metformina» conclude Maruthur.

Gen Intern Med 2013

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Saltare la prima colazione aumenta il rischio cardiovascolare

La prima colazione è il pasto più importante della giornata? Sembra proprio di sì, visto che, a giudicare da uno studio appena pubblicato su Circulation, gli uomini che la saltano rischiano di più una cardiopatia o addirittura una malattia coronarica fatale. «I risultati del National Health and Nutrition Examination Survey (Nhanes) del 2002 indicano che il 18% degli americani adulti salta la prima colazione. Questa tendenza, tuttavia, può avere conseguenze negative a livello di popolazione, perché i risultati di studi clinici di breve durata, studi trasversali preliminari, e piccoli studi prospettici dimostrano che saltare i pasti si associa a fattori di rischio cardiometabolici come ipercolesterolemia, obesità, ipertensione o diabete, che a loro volta possono condurre a un attacco di cuore nel corso del tempo» premette Leah Cahill, ricercatrice presso il Dipartimento di Nutrizione della Harvard School of Public Health di Boston, sottolineando tuttavia che non esistevano in letteratura studi sulle possibili relazioni tra abitudini alimentari degli adulti, intese come frequenza e tempistica di pasti e spuntini, e frequenza di malattia coronarica (Chd). Da qui l’obiettivo dello studio: stabilire in modo prospettico se le abitudini alimentari, tra cui saltare la prima colazione, aumentano il rischio di Chd. Per chiarire l’argomento Cahill e colleghi hanno analizzato l’alimentazione, prima colazione compresa, di 26.902 uomini americani tra 45 e 82 anni liberi da malattie cardiovascolari e cancro. Al termine di 16 anni di follow-up hanno rivelato come gli uomini che saltano la prima colazione hanno un rischio di Chd del 27% più alto rispetto a chi invece il breakfast se lo gusta tutti i giorni. «Fare una prima colazione con cibi sani non solo riduce il rischio di attacchi di cuore, ma è anche un modo semplice e salutare per garantire all’organismo energia sufficiente con un sano equilibrio di nutrienti, quali proteine, carboidrati, vitamine e minerali. Per esempio, l’aggiunta di noci e frutta a pezzi in una ciotola di cereali integrali al mattino è un ottimo modo di iniziare la giornata» conclude Cahill.

Circulation. 2013; 128:

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Calcolosi renale, spia di rischio cardiovascolare nelle donne

La presenza di calcoli renali aumenta del 30% il rischio malattia delle coronarie (infarto del miocardio o sviluppo di coronaropatia, che necessita rivascolarizzazione con angioplastica o by-pass aorto-coronarico). Tale aumento, però, riguarda solo le donne. La scoperta è stata effettuata da Pietro Manuel Ferraro, nefrologo presso l’Unità operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Università Cattolica di Roma-Complesso Integrato Columbus, diretta da Giovanni Gambaro, insieme a colleghi della Harvard University di Boston. I ricercatori si sono basati sui dati provenienti da 3 coorti prospettiche Usa: la HPFS (costituita da 45.748 uomini), avviata nel 1986, e le Nhs I e Nhs II (per un totale di 196.357 donne), iniziate rispettivamente nel 1976 e nel 1989, tutti privi di segni di malattia cardiaca all’inizio dell’indagine. Sul totale di 242.105 partecipanti, 19.678 hanno riferito di aver sofferto di calcoli renali. Dopo 24 anni di osservazione per gli uomini e 18 per le donne, sono stati registrati 16.838 casi di coronaropatia. Come accennato, per le donne, ma non per gli uomini, è risultata un’associazione significativa tra calcoli renali e malattia cardiaca: in presenza di calcoli la donna mostra un rischio di malattia coronarica più alto del 30%. «Tale associazione rimane anche dopo aggiustamento per tutti i fattori di rischio cardiovascolare (Cv) noti, quindi non dipende da questi» sottolinea Gambaro. «La nostra ipotesi è che la presenza di osteoporosi sia correlata allo sviluppo di calcolosi e che la decalcificazione ossea venga “catturata” dall’aorta causandone maggiore rigidità, aumento della pressione differenziale e del rischio Cv». La calcolosi renale, secondo Gambaro, non deve essere più semplicemente considerata come una patologia urologica, ma assumere il significato di spia di rischio aterosclerotico, segnalando il maladattamento renale a stili di vita e alimentazione non corretti. «Sotto il profilo clinico» conclude Gambaro «proprio perché nono sono ancora chiarite le cause dell’associazione, è ancora più importante, in presenza di calcoli, agire su tutti i fattori di rischio cardiovascolare noti, quali fumo, dislipidemia, diabete, obesità e ipertensione, per contribuire a ridurre il rischio Cv

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Amd, è precoce il legame tra diabete e disfunzione erettile

Tra i soggetti con diabete di tipo2, 4 su 10 presentano già disfunzione erettile all’esordio della malattia. È il risultato presentato venerdì scorso a Roma al XIX Congresso nazionale dell’Associazione medici diabetologi (Amd) ed emerso dal primo report dello studio Subito! DE realizzato da Amd. L’associazione tra diabete di tipo 2 e disfunzione erettile era nota da tempo «Quello che ci ha sorpreso» ha detto Carlo B. Giorda, presidente Amd «sono i primi risultati dello studio che l’associazione ha promosso per comprendere a fondo il fenomeno e la sua relazione con le altre complicanze del diabete, in particolare quelle cardiovascolari. Credevamo che la disfunzione erettile fosse legata essenzialmente al diabete avanzato. Non pare per nulla così». Infatti, il 43,3% dei 1.503 pazienti con con diabete di tipo 2 diagnosticato da meno di 24 mesi, uomini d’età media di 58,7 anni, esaminati in 27 centri di diabetologia del Servizio sanitario nazionale che afferiscono ad Amd, ha dichiarato di soffrire di disfunzione erettile. In più il 20% mostrava sintomi di depressione clinicamente evidente. Questi in estrema sintesi i risultati presentati venerdì scorso al XIX Congresso Amd da Giovanni Corona, andrologo bolognese, a nome del gruppo di studio di Subito! DE. Corona ha sottolineato come da questi dati emerga, in primis, la necessità di educare da subito il diabetologo a indagare circa la presenza di disfunzioni sessuali, anche perché oggi esistono farmaci efficaci per curarle. «Quindi, la necessità di un intervento immediato per interrompere un possibile e pericoloso circolo vizioso tra diabete, disfunzione erettile e depressione che, oltre a guastare in modo evidente la qualità di vita, provoca a sua volta un peggioramento della qualità della cura della malattia originaria, ossia il diabete. In altre parole, la disfunzione erettile, oltre a essere una complicanza del diabete, potrebbe anche diventare un fattore di complicazione e di rischio per il suo trattamento» ha concluso Giorda.

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Alimenti a basso indice glicemico: varato primo documento consenso

Occorre includere l’Indice glicemico (Ig) e il Carico glicemico (Cg) nelle linee guida dietetiche nazionali e nelle tabelle di composizione degli alimenti; bisogna inoltre prevedere l’indicazione di basso Ig sulle confezioni degli alimenti (come avviene in Australia e Nuova Zelanda dal 2002) e diffondere alla popolazione e alla comunità medica le informazioni su Ig/Cg. Sono alcuni degli obiettivi più rilevanti che si è posto il “Consorzio per la qualità dei carboidrati”, nato in occasione del 1° Summit mondiale di Consenso su Ig, Cg e Risposta glicemica (Rg), organizzato a Stresa (VB) da Nfi (Nutrition foundation of Italy, Milano) e Oldways (organizzazione non profit con sede a Boston), con il patrocinio del ministero della Salute. «Dopo aver dato per molto tempo rilevanza ai lipidi nel controllo del peso e nella prevenzione della malattie cardiovascolari» afferma Andrea Poli, direttore scientifico Nfi «ci si è accorti che bisogna considerare anche i carboidrati, e che fra questi non tutti sono uguali. Per esempio la pasta di semola di grano dura cotta al dente ha un basso Ig, al contrario del pane». «L’Ig permette di distinguere i carboidrati digeriti lentamente da quelli che, assorbiti con rapidità, alzano troppo velocemente glicemia e insulinemia» ricorda David Jenkins, dell’università di Toronto, precursore sul tema. «Il Cg, invece, tiene conto sia dell’Ig sia della quantità del carboidrato presente in una porzione media dell’alimento». Infatti, non basta tenere conto dell’Ig: va considerata la quantità assunta dell’alimento. «Al contrario dei grassi, i carboidrati se non digeriti rapidamente danno un piacevole senso di sazietà e benessere; per un diabetico dunque è preferibile un alimento con minore risposta glicemica» aggiunge Gabriele Riccardi, dell’università Federico II di Napoli. «Inoltre a livello del colon – importante per il metabolismo e la presenza di flora batterica – un alimento ricco in fibre e a basso Ig riduce la risposta infiammatoria e la colesterolemia», funzioni utili contro le patologie cronico-degenerative e per la perdita di peso. Il documento di consenso, infine, ha ribadito il forte contributo del basso Ig nel ridurre il rischio di diabete di tipo 2 e di eventi coronarici.

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Ipertensione arteriosa – linee guida europee 2013

L’ESH (Società Europea dell’Ipertensione Arteriosa) e l’ESC (Società Europea di Cardiologia) hanno pubblicato le nuove linee guida per la gestione dell’ipertensione arteriosa, semplificando ai medici la gestione terapeutica di questi pazienti. Le Linee Guida Europee, che sono state pubblicate in simultanea sul Journal of Hypertension1, sullo European Heart Journal e su Blood Pressure, costituiscono  un suggerimento per il medico che debba curare l’ipertensione, raccomandano una riduzione della PAS sotto i 140 mmHg (e della PAD sotto i 90 mmHg) in tutti i pazienti ipertesi, sia in quelli a basso e moderato rischio, sia in quelli ad elevato rischio a differenza delle precedenti Linee guida, pubblicate nel 2007, che  per i pazienti ad alto rischio raccomandavano un target pressorio inferiore a 130/80. Si è visto successivamente che i regimi terapeutici che riducono la PAS a valori prossimi o inferiori a 120-125 mmHg e la PAD sotto i 70-75 mmHg potevano dare luogo ad un aumento (piuttosto che ad un’ulteriore riduzione) dell’incidenza degli eventi coronarici, fenomeno chiamato della “curva J”. Questo ha portato a riconsiderare la questione del reale beneficio per valori di PA talvolta ridotti in modo eccessivo, con conseguente ipoperfusione degli organi vitali e aumento del rischio cardiovascolare. Quindi i target pressori nelle nuove raccomandazioni ricondsiderano i target e fanno eccezione per i soggetti diabetici (PAD

Nel documento integrale si trovano tutte le indicazioni per quando iniziare un trattamento farmacologico immediato (pazienti con ipertensione di grado II e III), mentre per i pazienti con ipertensione di grado I, viene raccomandata la valutazione della presenza o meno di altri fattori di rischio: il  tutto è espresso in chiare tabelle ed algoritmi. Inoltre viene risottolineata l’ importanza di corretti stili di vita per prevenire l’insorgenza di ipertensione oppure coadiuvare la terapia anti ipertensiva, già altrove ricordati: ridurre il consumo di sale a 5-6 g./die, moderare l’assunzione di alcol, controllo del peso corporeo, pratica di un regolare esercizio fisico, cessazione del   fumo di sigaretta.

Riguardo la scelta dei farmaci viene lasciata al medico la scelta del farmaco più adatto alle condizioni cliniche di ciascun paziente rammentandone la maggior utilità di ciascuna classe in determinate condizioni cliniche associate, come , ad esempio, in pazienti con presenza di microalbuminuria o di danno renale in cui vanno preferiti ACE inibitori o sartani,  così come è bene non usare betabloccanti negli asmatici. In sintesi le indicazioni di queste Linee Guida promuovono un trattamento individualizzato senza indicare una gerarchia d’uso per classi farmacologiche. Le associazioni consigliate riprendono le opportunità già note nelle precedenti edizioni delle Linee Guida, consigliando di evitare l’associazione tra ACEi e ARB. Infine viene sottolineata l’importanza  crescente per il monitoraggio della pressione arteriosa a casa del paziente, accanto a quello ambulatoriale, così come la necessità di una valutazione della totalità dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari per ogni soggetto trovato iperteso.

CARD-1090003-0000-UNV-W-07/2015

 

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Psa in anziano: inutile se si esclude eventuale biopsia

La maggior parte degli uomini anziani in cui si rileva un cancro prostatico tramite test del Psa e conferma bioptica, opta per il trattamento anche quando è evidente che la malattia è a crescita lenta e non a rischio immediato per la vita

La maggior parte degli uomini anziani in cui si rileva un cancro prostatico tramite test del Psa e conferma bioptica, opta per il trattamento anche quando è evidente che la malattia è a crescita lenta e non a rischio immediato per la vita. Tra gli uomini con alti livelli di Psa, però, solo un terzo si sottopone a una biopsia. È quanto risulta di una ricerca – condotta su quasi 300mila uomini (età =/>65 anni) sottoposti a screening per ca prostatico tramite il Va nel 2003 – del team di Louise Walter, geriatra del San Francisco Va Medical Center. Lo studio evidenzia come, alla scelta in apparenza semplice di sottoporsi al test, seguano ansia e difficoltà decisionali. «Spesso si pensa: è solo un esame del sangue, che male può fare?» avverte Walter. Ma non è così. «Si tratta di un test all’interno di una cascata di altre indagini che possono portare a interventi sempre più pesanti». Dei soggetti esaminati, poco più di 25mila avevano un livello di Psa al di sopra del tipico valore soglia di 4 nanogrammi per millilitro di sangue. Nei successivi 5 anni, però, come accennato, solo un terzo degli uomini con alti valori di Psa si è sottoposto a biopsia. Eppure «il solo modo in cui il Psa possa portare beneficio è che, nel caso di valori elevati, sia fatta seguire una biopsia per verificare la presenza di un cancro aggressivo. Altrimenti i pazienti vivranno con il terrore degli stessi livelli di Psa rilevati: dati che non conoscerebbero se non fossero mai stati sottoposti a screening. Ecco perché, a un paziente al quale si propone il test del Psa, occorrerebbe sempre prospettare la remota possibilità di una biopsia». E a chi escluda in partenza di sottoporsi a quest’ultima, non si dovrebbe mai prescrivere lo screening. In ogni caso, su un terzo degli uomini con alti livelli di Psa, circa il 63% ha ricevuto diagnosi di ca prostatico. Più dell’80% di questi uomini ha scelto di essere trattato (prostatectomia o radioterapia) e circa un soggetto su 7 dei pazienti trattati (anche per tumori che non avrebbero causato alcun sintomo) ha sviluppato incontinenza o impotenza. Alla luce di questi dati, conclude Walter «gli uomini dovrebbero considerare tutte le implicazioni della positività di un test del Psa prima di decidere di effettuarlo».

JAMA Intern Med, 2013 Apr 15:1-8. [Epub ahead of print]

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Informazioni utili per viaggiare in Europa

Revisione e adattamento:
Daniela Melisi
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche – Medical Information Merqurio Editore

Austria   

Clima: In Austria si distinguono tre diverse zone climatiche: le regioni orientali sono caratterizzate dal clima continentale pannonico (la media di luglio supera di solito i 19°C; le precipitazioni annue sono spesso inferiori agli 800 mm ), le regioni interne montagnose sono influenzate dal clima alpino (precipitazioni abbondanti, brevi estati e lunghi inverni), mentre le aree restanti del territorio presentano il clima di transizione caratteristico dell’Europa centrale: umido e temperato (la media di luglio è fra i 14 e i 19°C; le precipitazioni annue vanno da 700 a 2000 mm a seconda della latitudine), dell’esposizione e dell’altitudine. Per consultare in tempo reale il meteo in Austria clicca su: http://www.wetter.at/

Cucina: La cucina austriaca è una cucina che presenta notevoli differenze regionali. A Ovest, ovvero in Vorarlberg, Tirolo, Salisburghese e Alta Austria, dominano i piatti saporiti della cucina contadina, con specialità come i sostanziosi “canederli” (knödl) e l’immancabile pane nero, accompagnati da un bel boccale di birra e da un bicchierino di schnaps. A Est si sente invece l’influsso della cucina boema e ungherese: dal celeberrimo gulasch alle squisite dolcezze come le palatschinken (spesso considerare erroneamente delle crepes o omelettes). Si tratta di piatti che sono stati importati dai paesi dell’ex monarchia e che sono stati assimilati nella tradizionale cucina viennese. In presenza di tali delizie non può mancare ovviamente un buon bicchiere: in Austria la tradizione enologica risale all’imperatore romano Marco Aurelio e produce vini che meritano di essere provati. Ad esempio in una bella serata d’estate, nel giardino di una taverna o di un heuriger, seduti allo stesso grande tavolo di legno insieme alla gente del posto.

NOTE: in Austria si può pranzare tra le 12 e le 14. La cena viene servita a partire dalle 18. Nei ristoranti e negli alberghi il sevizio (10 – 15%) è compreso nei prezzi. Ai camerieri si usa dare inoltre una mancia del 5% del conto.

Documenti da viaggio: In Austria i cittadini di qualsiasi Paese membro dell’Unione Europea, possono circolare e soggiornare liberamente. Per i cittadini italiani i documenti di viaggio validi per l’ingresso in Austria sono i seguenti: Carta d’Identità rilasciata dal Comune valida per l’espatrio, passaporto, passaporto collettivo, Carta d’Identità rilasciata ai dipendenti dello Stato. Per i bambini che non hanno un proprio passaporto/carta d’identità, o non sono registrati nel passaporto dei genitori, fino ai 15 anni deve essere richiesto un sostitutivo della Carta d’Identità valido per l’espatrio presso la questura competente. Per il trasporto degli animali, cani e gatti, è necessario il libretto sanitario per l’animale in lingua inglese o tedesca con timbro valido dell’avvenuta vaccinazione antirabbica non più vecchio di un anno e non più recente di un mese.

Norme igieniche: Non ci sono particolari norme igieniche sanitarie da seguire: l’Austria infatti gode di un ottimo livello sanitario.

Rischi sanitari:1 La situazione sanitaria austriaca in generale è ottima. Il livello qualitativo e quantitativo delle strutture sanitarie locali è eccellente. Ogni medicinale risulta reperibile in loco. L’encefalite da puntura di zecca è radicata nel Paese. Si raccomanda, previo parere medico, la vaccinazione contro  l’encefalite da puntura di zecca, specie per coloro che intendano visitare, soprattutto nel periodo estivo, boschi e foreste o praticare attività all’aria aperta.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi. Come già anticipato, in alcune circostanze è raccomandata la vaccinazione contro  l’encefalite da puntura di zecca.

Febbre gialla:3 L’Austria non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Non si riscontrano problemi specifici per quanto riguarda la situazione di sicurezza interna del Paese.

 

Belgio

Clima: Il clima del Belgio è caratterizzato da inverni non molto freddi e da estati calde ma ventilate. le precipitazioni, soprattutto nel periodo invernale sono molto frequenti. Le temperature non subiscono brusche variazioni stagionali.

Unica eccezione l’altopiano delle Ardenne dove le temperature sono più basse, gli inverni sono rigidi e nevosi.

Per consultare in tempo reale il meteo: http://www.ilmeteo.it/portale/meteo-europa?citta=Bruxelles

Cucina: Il Paese è internazionalmente conosciuto per la sua indivia, i cavolini di Bruxelles, le cozze servite con patatine fritte, il prosciutto e il paté delle Ardenne, i “wafel” (dolci tipici di Liegi serviti con lo zucchero o altre gustose farciture), le praline e più di 600 tipi di birre diverse.

Documenti da viaggio: In Belgio i cittadini di qualsiasi Paese membro dell’Unione Europea, possono circolare e soggiornare liberamente. Per i cittadini italiani i documenti di viaggio validi per l’ingresso in Belgio sono i seguenti: Carta d’Identità rilasciata dal Comune valida per l’espatrio, passaporto, passaporto collettivo, Carta d’Identità rilasciata ai dipendenti dello Stato. Per i bambini che non hanno un proprio passaporto/carta d’identità, o non sono registrati nel passaporto dei genitori, fino ai 15 anni deve essere richiesto un sostitutivo della Carta d’Identità valido per l’espatrio presso la questura competente. Per il trasporto degli animali, cani e gatti, è necessario il libretto sanitario per l’animale in lingua inglese con timbro valido dell’avvenuta vaccinazione antirabbica non più vecchio di un anno e non più recente di un mese.

Norme igieniche: Non ci sono particolari norme igieniche sanitarie da seguire: il Belgio infatti gode di un ottimo livello sanitario.

Rischi sanitari: La situazione sanitaria è buona. Le strutture medico-ospedaliere, pubbliche e private, sono buone. Non ci sono difficoltà per la reperibilità di farmaci.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione antirabbia è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3Il Belgio non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza:Il Belgio essendo sede di diverse istituzioni comunitarie può essere oggetto di rischio di attentati terroristici. Attualmente non si riscontrano problemi specifici per la situazione di sicurezza interna del Paese.

 

Bulgaria

Clima:La Bulgaria è caratterizzata da un clima continentale con estati calde e inverni molto freddi, soprattutto nella pianura danubiana. I monti Balcani fanno da barriera climatica fra la parte settentrionale e quella meridionale, influenzata dal Mar Egeo la zona costiera bulgara del Mar Nero, invece, gode di un clima più mite rispetto al resto del Paese. Le alte montagne bulgare hanno un clima alpino. Per consultare in tempo reale il meteo: http://www.ilmeteo.it/portale/meteo-europa?citta=Sofia

Cucina: La gastronomia bulgara si presenta semplice e poco varia. Si caratterizzata da una mescolanza di influenze slave e mediterranee ed è famosa per i suoi sapori decisi ed una forte predilezione per i condimenti come pepe, peperoncino e paprika, l’origano, prezzemolo, pepe nero e paprica rossa. In Bulgaria il piatto tipico è caratterizzato dalle zuppe, come la Shkembe Chorba, a base di budella di agnello o di maiale, condita con aceto ed aglio o la Tarator, zuppa fredda di yogurt battuto con acqua, cetrioli trocedaos in dadi, prezzemolo o finocchio, noci macinate, sciupo ed olio. Tra i secondi piatti troviamo la Kebapcheta, polpette di carne di vacca e maiale fatte alla griglia o la Musaka con patate e carne macinata.

Documenti da viaggio: Le Autorità bulgare hanno decretato che i cittadini dei Paesi membri dell’Unione Europea possono transitare e permanere in Bulgaria fino ad un massimo di 90 giorni all’interno di un semestre, con la sola Carta d’Identità valida per l’espatrio. Nel caso in cui il periodo di permanenza in Bulgaria è superiore ai 90gg è necessario presentare domanda per il soggiorno di lunga durata ( fino a 5 anni ) al Servizio Nazionale di Polizia.

Norme igieniche: Si consiglia di aver la massima attenzione alle norme igieniche al momento dell’acquisto dei prodotti alimentari. Inoltre si consiglia di bere esclusivamente acqua imbottigliata e mangiare soltanto cibi ben cotti.

Rischi sanitari: La situazione sanitaria, sebbene ormai in via di miglioramento, è ancora problematica sia per le perduranti ristrettezze di bilancio che per la scarsità di dotazioni e la qualità delle strutture. Nelle maggiori città e nei principali centri turistici sono reperibili i farmaci più comuni. Tuttavia, per specifiche patologie e per trattamenti prolungati si consiglia, prima della partenza, di dotarsi di un’adeguata scorta di farmaci.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario sono consigliate la vaccinazione anti-epatite A, vaccinazione anti-epatite B, vaccinazione anti febbre tifoide. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 La Bulgaria non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza:Nei grandi centri abitati non si riscontrano situazioni di particolare rischio. Al di fuori delle grandi città e dei principali centri turistici è invece molto diffusa la microcriminalità nei confronti degli stranieri.

 

Danimarca

Clima: La  Danimarca  è caratterizzata da un clima mite nei mesi primaverili di aprile e maggio mentre da giugno ad agosto il clima è caldo. I mesi autunnali sono ventosi e piovosi; in inverno le temperature non si abbassano di molto e raramente nevica. Generalmente il mese più freddo dell’anno è febbraio, con una media di -1, 2°, mentre il mese più caldo è luglio, con una temperatura media di 20°. Per previsioni meteo aggiornate consulta il sito: http://www.dmi.dk/

Cucina: Gli ingredienti tradizionali della cucina danese sono: aringhe e salmone, carne, birra e tartine. Questa negli ultimi cinque anni è stata caratterizzata da un’evoluzione grazie ad una  nuova generazione di chef, i quali hanno privilegiato l’utilizzo di prodotti freschi stagionali quali: crostacei, ostriche, primizie dell’orto (piccoli frutti, funghi, erbette, patate novelle), formaggi, carni scelte (di pascolo o selvaggina).

Documenti da viaggio: Per l’ingresso in Danimarca i cittadini italiani devono essere provvisti di Carta d’Identità (non scaduta!) rilasciata dal Comune valida per l’espatrio, passaporto, passaporto collettivo, Carta d’Identità rilasciata ai dipendenti dello Stato. Per i bambini che non hanno un proprio passaporto/carta d’identità, o non sono registrati nel passaporto dei genitori, fino ai 15 anni deve essere richiesto un sostitutivo della Carta d’Identità valido per l’espatrio presso la questura competente.

Norme igieniche: Non ci sono particolari norme igieniche sanitarie da seguire in quanto la Danimarca gode di un livello sanitario soddisfacente.

Rischi sanitari: La situazione sanitaria è buona. I farmacisti e i medici richiedono il pagamento in contanti per le medicine acquistate e per le visite rese.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 La Danimarca non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Negli ultimi tempi nei quartieri di Copenaghen si è registrato un notevole aumento di episodi di violenza legati alla rivalità fra bande criminali che imperversano il centro urbano. Nel periodo estivo si verificano  spesso casi di furti o scippi a danno di turisti.  Si è inoltre riscontrato negli ultimi anni un aumento dei furti negli alberghi sempre a danno di turisti.

 

Francia

Clima: Il clima della Francia, generalmente temperato oceanico, presenta in alcune regioni notevoli difformità: il clima particolarmente mite delle regioni costiere mediterranee contrasta con quello rigido e ventoso delle regioni orientali.

Le temperature lungo la costa atlantica sono determinate dall’azione delle correnti oceaniche e dei venti provenienti da ovest, mentre all’interno, in particolare nella regione nordorientale, inverni rigidi si alternano a estati calde, com’è tipico dei climi continentali. Per consultare in tempo reale il meteo:http://www.france.it/meteo_francia.html

Cucina: La cucina francese è caratterizzata da notevoli differenze fra le varie cucine regionali. I piatti più famosi del sud est sono la bouillabaisse (zuppa di pesce preparata con pesci del Mediterraneo) e les farcis à la provençale (zucchine, cipolle, pomodori ripieni), e il rouille, un condimento per le zuppe di pesce a base di paprica e zafferano.  Il sud ovest è famoso per il foie gras a base d’anatra o oca. L’oca viene impiegata in diversi piatti: il magret (il petto) che viene affumicato; le cosce vengono cotte a bassa temperatura nell’olio (confit d’oie) e utilizzate nel piatto regionale per eccellenza, il cassoulet, uno stufato preparato con salsicce e fagioli bianchi. La Corsica invece offre una cucina più simile a quella italiana, soprattutto per quanto riguarda formaggi, salumi e olio di oliva.

Documenti da viaggio: In Francia i cittadini di qualsiasi Paese membro dell’Unione Europea, possono circolare e soggiornare liberamente. Per i cittadini italiani i documenti di viaggio validi per l’ingresso in Francia sono i seguenti: Carta d’Identità rilasciata dal Comune valida per l’espatrio, passaporto, passaporto collettivo, Carta d’Identità rilasciata ai dipendenti dello Stato. Per i bambini che non hanno un proprio passaporto/carta d’identità, o non sono registrati nel passaporto dei genitori, fino ai 15 anni deve essere richiesto un sostitutivo della Carta d’Identità valido per l’espatrio presso la questura competente.

Norme igieniche: Non ci sono particolari norme igieniche sanitarie da seguire: la Francia gode di un ottimo livello sanitario.

Rischi sanitari: La situazione sanitaria Francese in generale è ottima.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitica ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 La Francia non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Non si riscontrano problemi specifici per quanto riguarda la situazione di sicurezza interna del Paese. Tuttavia condivide con il resto dell’Europa il rischio di poter essere esposta al terrorismo internazionale.

 

Germania

Clima: La Germania è caratterizzata da un clima di transizione, caratterizzato dall’incontro fra gli influssi oceanici dell’Europa nordoccidentale e quelli del clima continentale, provenienti da est. Dove prevale l’influenza del clima oceanico, le piogge invernali sono abbondanti e le estati sono tiepide e piovose. Il clima continentale, che è accentuato a est e sud-est, è contraddistinto da estati calde e inverni freddi. La parte orientale della pianura settentrionale è caratterizzata da estati molto calde e dalle precipitazioni più scarse. La parte occidentale invece è soggetta a clima suboceanico: le precipitazioni sono abbondanti tutto l’anno e le temperature medie variano da 0,3 °C, a gennaio, a 17,1 °C in luglio. Per consultare in tempo reale il meteo:http://www.ilmeteo.it/portale/meteo-europa?citta=Berlino

Cucina: Alla base della tipica cucina tedesca c’è la carne di maiale. Nei piatti di qualsiasi regione si trovano lardo, salame, prosciutto, stinco, frattaglie o salsicce. Svariate sono le tipologie di Wurste tedeschi. La carne di maiale si accompagna principalmente con due verdure: le patate (kartoffeln), preparate in tutti i modi, e i cavoli (Kohl). Molto apprezzati sono i Sauerkraut, i famosi crauti, cavoli rossi sottoaceto, preparati come antipasto. In tutta la Germania si trovano i Knodel, polpette di mollica o di patate, e l’ungherese gulasch, zuppa di manzo con cipolle e paprika. Nella cucina tedesca il pane è un elemento immancabile e davvero speciale.Da non perdere i famosi Strudel.

Documenti da viaggio: In Germania i cittadini di qualsiasi Paese membro dell’Unione Europea, possono circolare e soggiornare liberamente. Per i cittadini italiani i documenti di viaggio validi per l’ingresso in Germania sono i seguenti: Carta d’Identità rilasciata dal Comune valida per l’espatrio, passaporto, passaporto collettivo, Carta d’Identità rilasciata ai dipendenti dello Stato. Per i bambini che non hanno un proprio passaporto/carta d’identità, o non sono registrati nel passaporto dei genitori, fino ai 15 anni deve essere richiesto un sostitutivo della Carta d’Identità valido per l’espatrio presso la questura competente.

Norme igieniche: Non ci sono particolari norme igieniche sanitarie da seguire: la Germania gode di un ottimo livello sanitario.

Rischi sanitari: La situazione sanitaria tedesca in generale è ottima.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 La Germania non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Non si riscontrano problemi specifici per quanto riguarda la situazione di sicurezza interna del Paese.

 

Gran Bretagna

Clima: La Gran Bretagna è caratterizzata un clima discretamente temperato e il cielo è generalmente nuvoloso.  Generalmente l’estate (giugno-agosto) è calda con temperature di 14-30 °C, e l’inverno (dicembre-febbraio) è freddo con temperature di 1-5 °C.. C’è notevole differenza di temperatura tra la Scozia e il Sud dell’Inghilterra: più si è a sud, più è caldo. Per consultare in tempo reale il meteo:http://www.ilmeteo.it/portale/meteo-europa?citta=Londra

Cucina: La cucina britannica non ha mai ottenuto grossi riconoscimenti a livello internazionale, anche se è ricca di prodotti tipici e piatti tradizionali. Tra quelli più rappresentativi troviamo: Scotch eggs (uova alla scozzese). Cock-a-leekie ( zuppa di gallina e porri). Clear ox-tail soup (zuppa di coda di bue). Haggies (grasso e frattaglie di pecora cotte con  la cipolla) Irish stew (stufato di agnello). Roast-beef con Yorkshire pudding. Steack and kidney pie (pasticcio di carne e rognone). Apple pie (pasticcio di mele). Plum pudding (budino di prugne). Shortbread (biscotto di pasta frolla croccante).

Documenti da viaggio: Per i cittadini italiani i documenti di viaggio validi per l’ingresso in Gran Bretagna sono i seguenti: Carta d’Identità (non scaduta!) rilasciata dal Comune valida per l’espatrio, passaporto, passaporto collettivo, Carta d’Identità rilasciata ai dipendenti dello Stato. Per i bambini la normativa varia in funzione delle disposizioni nazionali. Si consiglia di assumere informazioni aggiornate presso le Ambasciate o i Consolati del Paese accreditati in Italia, presso la propria Questura.

Norme igieniche: Non ci sono particolari norme igieniche sanitarie da seguire: la Bretagna gode di un ottimo livello sanitario.

Rischi sanitari: La situazione sanitaria in Bretagna in generale è ottima.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 La Gran Bretagna non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Non si riscontrano problemi specifici per quanto riguarda la situazione di sicurezza interna del Paese. Tuttavia condivide con il resto dell’Europa il rischio di poter essere esposta al terrorismo internazionale.

 

Irlanda

Clima: L’Irlanda ha un clima tipicamente oceanico, fortemente mitigato dalla corrente del Golfo. È quindi notevolmente umido, piovoso e ventoso, ma con temperature relativamente miti. Nel mese di gennaio la media delle temperature è compresa fra i 4 e i7 °C, e a luglio fra i 14 e i16 °C. Frequenti sono le precipitazioni, che si verificano in ogni mese dell’anno. Le regioni maggiormente piovose corrispondono alle aree montuose sudoccidentali.

Per consultare in tempo reale il meteo: http://www.ilmeteo.it/sitemap-meteo-europa-Irlanda-1.html

Cucina: La cucina tradizionale irlandese è una cucina di piatti e ingredienti semplici e genuini, tra questi verdura fresca, patate, pesce (principalmente salmone e trota), ostriche, cozze, il soda bread e il formaggio. Tra i piatti semplici tipici della cucina irlandese troviamo: il Colcannon (a base di purée di patate, cavolo, aglio, latte, porro, prosciutto e bacon), il Champ (a base di purée di patate, cipolle verdi, latte e burro), l’Irish stew (spezzatino d’agnello o montone con patate, cipolle e prezzemolo), il Boxty (crepe di patate), il Bacon and Cabbage (stufato di pancetta e cavolo). Tipico di Dublino è il Dublin Coddle (salsicce di maiale e bacon bollite assieme a patate e cipolle).

Documenti da viaggio: Per i cittadini italiani i documenti di viaggio validi per l’ingresso in Irlanda sono i seguenti: Carta d’Identità rilasciata dal Comune valida per l’espatrio, passaporto, passaporto collettivo, Carta d’Identità rilasciata ai dipendenti dello Stato. Per i bambini la normativa varia in funzione delle disposizioni nazionali. Si consiglia di assumere informazioni aggiornate presso le Ambasciate o i Consolati del Paese accreditati in Italia, presso la propria Questura.

Norme igieniche: Non ci sono particolari norme igieniche sanitarie da seguire: l’Irlanda gode di un discreto livello sanitario.

Rischi sanitari: La situazione sanitaria in Irlanda in generale è buona.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitica ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 L’Irlanda non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Nelle maggiori città irlandesi si possono verificare episodi di microcriminalità; i turisti sono oggetto essenzialmente di furti e scippi.

 

Islanda

Clima: Il clima in Islanda è determinato essenzialmente da due stagioni: un’estate breve da giugno alla prima metà di agosto, un lungo inverno da ottobre ad aprile. Maggio e settembre sono mesi di transizione. Durante l’estate le giornate sono molto lunghe: a giugno per un breve periodo nelle aree a nord si verifica il fenomeno del sole di mezzanotte, ma fino ad agosto inoltrato la notte non è mai del tutto buia. Le temperature sono miti, ma si verifica una forte escursione termica tra giorno e notte. Maggio e giugno sono i mesi più asciutti, per il resto dell’anno piove quasi ogni giorno. Le precipitazioni sono piuttosto intense e accompagnate da forti venti. La zona più umida è il sud ovest, affacciato sull’Oceano Atlantico, dove spesso si possono incontrare foschie e banchi di nebbia. L’inverno, a differenza di quanto si potrebbe pensare, è abbastanza mite sulle coste, a causa della Corrente del Golfo che alza le temperature, ed è meno nebbioso rispetto all’estate. Per consultare in tempo reale il meteo: http://www.ilmeteo.it/sitemap-meteo-europa-Islanda.html.

Cucina: La cucina islandese è essenzialmente a base di pesce e agnello. Bolliti, arrosto, affumicati, sotto sale, in salamoia od essiccati questi ingredienti hanno costituito per secoli l’alimentazione principale della popolazione. Molte delle ricette tradizionali sono tuttora utilizzate. Il sanguinaccio (blodmör), la testa di pecora bollita (hangikjöt), i testicoli di montone, le uova e le guance di merluzzo  sono ingredienti secolari che si trovano ancora sui banchi dei mercati cittadini. Uno dei piatti più comuni è l’agnello affumicato servito solitamente con patate caramellate e cavolo rosso, ma  per i palati più intraprendenti esistono anche delle specialità più complesse ed ardue come lo squalo putrefatto  (hákarl). Questi piatti sono rigorosamente accompagnati dall’acquavite islandese (brennivín).  I piatti a base di pesce fresco o affumicato sono il lúoa (halibut), il sild (aringa), il porskur (merluzzo), la silungur (trota) e il lax (salmone). Ci sono inoltre ottimi prodotti lattiero-caseari come lo skyr (latte scremato cagliato) o il mysingur, una crema dolce di siero di latte. Infine gli islandesi non disdegnano il lundi (pulcinella di mare) affumicato o alla griglia, le bistecche di balena e la carne di foca.

Documenti da viaggio: Per i cittadini italiani i documenti di viaggio validi per l’ingresso in Islanda sono i seguenti: Carta d’Identità (non scaduta!) rilasciata dal Comune valida per l’espatrio, passaporto, passaporto collettivo, Carta d’Identità rilasciata ai dipendenti dello Stato. Per i bambini la normativa varia in funzione delle disposizioni nazionali. Si consiglia di assumere informazioni aggiornate presso le Ambasciate o i Consolati del Paese accreditati in Italia, presso la propria Questura.

Norme igieniche: Non ci sono particolari norme igieniche sanitarie da seguire: l’Islanda gode di un buon livello sanitario.

Rischi sanitari: La situazione sanitaria in Islanda in generale è buona.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possa metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 L’Islanda non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Non si riscontrano problemi specifici per quanto riguarda la situazione di sicurezza interna del Paese. Si consiglia di adottare prudenza durante le escursioni nelle zone di montagna e tra i ghiacciai.

 

Olanda

Clima: Il clima olandese è un clima marittimo temperato, piuttosto uniforme in tutto il paese, con inverni relativamente miti e estati temperate. Le stagioni autunnali e primaverili sono contrassegnate da  piogge alternate a lunghi  periodi di sole da marzo ad aprile. Caratteristica predominante del clima olandese è il vento; inoltre l’elevata prevalenza acquitrinosa del territorio, lungo le campagne si osserva una grossa concentrazione di nebbie e foschie.

Per consultare in tempo reale il meteo: http://www.ilmeteo.it/portale/meteo-europa?citta=Delft.

Cucina: La cucina olandese è famosa per le produzioni casearie (latte, burro, yogurt, formaggi rinomati). Tra i cibi tipici troviamo il pane, l’aringa (herring) cruda, affumicata o in salamoia, le patate, le zuppe, il formaggio. Tra le curiosità troviamo invece le omelette farcite (chiamate ‘pannekoeken’) dolci e salate; le croquette (crocchette) con ripieno di carne o formaggio e verdure; il pan di zenzero (koek). Un tipico piatto invernale è lo Stamppot, a base di patate in puré con crauti e salsa affumicata. Tra i dolci da segnalare le torte di mela (‘appeltart’) con panna montata fresca; le ‘siropwaffels’ (cialde farcite con sciroppo di zucchero); le ‘hagels’ (scaglie di cioccolato da spalmare sul pane insieme al burro); i poffertijes (piccole pannekoeken da mangiare caldi con burro e zucchero a velo); e tra le caramelle la liquirizia (‘drop’). Da non dimenticare la cucina a base di spezie esotiche che fecero la ricchezza del paese nel XVII secolo, su tutti il “rijsttafel”, cioè15 a 30 piccole porzioni di diversi piatti a base di riso e spezie. Tra le birre le marche più famose sono Heineken, Amstel e Grolsche. Un’altra bevanda alcolica tipica è il “janever”, acquavite di ginepro.

Documenti da viaggio: In Olanda i cittadini di qualsiasi Paese membro dell’Unione Europea, possono circolare e soggiornare liberamente. Per i cittadini italiani i documenti di viaggio validi per l’ingresso in Olanda sono i seguenti: Carta d’Identità rilasciata dal Comune valida per l’espatrio, passaporto, passaporto collettivo, Carta d’Identità rilasciata ai dipendenti dello Stato. Per i bambini che non hanno un proprio passaporto/carta d’identità, o non sono registrati nel passaporto dei genitori, fino ai 15 anni deve essere richiesto un sostitutivo della Carta d’Identità valido per l’espatrio presso la questura competente.

Norme igieniche: Non ci sono particolari norme igieniche sanitarie da seguire: l’Olanda gode di un buon livello sanitario.

Rischi sanitari: La situazione sanitaria in Olanda in generale è buona.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 L’Olanda non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Non si riscontrano problemi specifici per quanto riguarda la situazione di sicurezza interna del Paese. Tuttavia condivide con il resto dell’Europa il rischio di poter essere esposta al terrorismo internazionale.

 

Polonia, Ucraina, Bielorussia

Clima: La Polonia ha un clima uniforme in tutto il paese con carattere di continentalità. Le estati sono generalmente calde, con temperature medie tra i 20°C e i 27°C. Il mese più caldo è luglio con una temperatura media di 18°C. Gli inverni sono freddi, con temperature medie di circa 3°C nel nord-ovest e -8°C nel nord-est. Il mese più freddo in Polonia è gennaio. L’aria fredda continentale che scorre da est nel mese di gennaio fa della parte orientale una delle zone più fredde nel paese. La pioggia cade durante tutto l’anno. Per consultare in tempo reale il meteo: http://www.ilmeteo.it/portale/meteo-europa?citta=Varsavia.

L’Ucraina ha un territorio in parte pianeggiante ed in parte montuoso. È ricca di fiumi. La Bielorussia ha un territorio pianeggiante ricco di laghi, fiumi e foreste. Gli inverni sono piovosi, rigidi e lunghi; in estate le temperature sono mediamente elevate ma variabili, molto brevi sono invece le stagioni intermedie.

Cucina: La cucina polacca è il risultato di un mix di culture culinarie delle molte etnie (lituani, bielorussi, ucraini, ebrei) e dei Paesi confinanti (Russia, Germania, Austria, Ungheria) ed è caratterizzata da una marcata impronta rustica, con sapori robusti e ricca di calorie. Sulle tavole polacche dominano le carni (soprattutto maiale e cacciagione) e i pesci d’acqua dolce, mentre fra i contorni troviamo soprattutto patate, crauti, barbabietole e funghi a farla da padrone. Tra i piatti tradizionali troviamo: il bigos, il più antico e famoso piatto polacco è uno stufato di carni e salumi, crauti bianchi e rossi, con l’aggiunta di prugne e pere secche, ginepro e altre spezie; gli zrazy, involtini di manzo ripieni di pancetta e cetriolini in salamoia; i pierogi, sorta ravioloni farciti di formaggio, frutta, funghi, cavoli, carne e altri ripieni; i gołąbki, involtini di cavolo ripieni di carne e di riso; i pyzy, sorta di grossi gnocchi rotondi di mollica di pane simili ai canederli, con o senza ripieno di carne. La cucina ucraina è a base di cereali e verdure. I piatti tipici sono: il goloubtisis (carne macinata avvolta in una foglia di cavolo), i pampouchky (gallette di farina fritte con aglio e lardo), il borchtch, (minestra di cavoli, barbabietole ed verdure varie), i varenyky (ravioli di patate, formaggio fresco o carne) il Tovtchenyky (pesce con le cipolle fritte), i kholodet (carne con gelatina). I dolci tipici sono generalmente fatti con ciliege e prugne. La vodka è la bevanda più comune. La gastronomia bielorussa  presenta dei piatti tipici come ad esempio: il “draniki”(frittella di patate); il “Pyachysta” (carne bollita, stufata o arrosto, con patate o verdure); il “galki” (pesce di fiume al forno); la “zacirka” (un impasto particolare bollito e ricoperto di latte o di grasso di maiale sotto sale).

Documenti da viaggio: Per i cittadini italiani i documenti di viaggio validi per l’ingresso in Polonia sono i seguenti: Carta d’Identità valida per l’espatrio, passaporto, passaporto collettivo, Carta d’Identità rilasciata ai dipendenti dello Stato. Nel caso di soggiorno in Polonia per più di 90 giorni è necessario registrarsi presso l’Ufficio del Voivoda. Per quanto riguarda l’ingresso in Ucraina, è necessario il passaporto con validità di almeno tre mesi dalla data della partenza, inoltre, al momento dell’arrivo nel territorio ucraino, viene rilasciata una ricevuta timbrata che va riconsegnata al momento della partenza. I documenti necessari per l’ingresso in Bielorussia sono il passaporto in corso di validità ed il visto.

Norme igieniche: La situazione igienica è buona. Si consiglia tuttavia di bere acqua minerale in quanto l’acqua corrente fornita dalla rete pubblica potrebbe non essere del tutto potabile ed evitare l’uso di ghiaccio nelle bevande.

Rischi sanitari:1 La situazione sanitaria in Polonia in generale è buona. Nei mesi estivi è consigliabile – qualora si effettuino passeggiate in zone boscose – prestare attenzione ad eventuali punture di zecche. Sono stati infatti riportati frequenti casi di malattie infettive dovute a queste punture. La situazione sanitaria dell’Ucraina è inefficiente, inoltre sono presenti malattie endemiche come la difterite e la tubercolosi, per cui è consigliabile effettuare la vaccinazione prima della partenza. In Bielorussia è obbligatorio possedere un’assicurazione sanitaria privata, da stipulare con compagnie locali. Inoltre è forte il rischio di contaminati radioattivi negli alimenti.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario sono consigliate la vaccinazione anti-epatite A, vaccinazione anti-epatite B, vaccinazione anti febbre tifoide, vaccinazione contro la tubercolosi. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 Polonia, Ucraina e Bielorussia non sono paesi a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Non si riscontrano problemi specifici per quanto riguarda la situazione di sicurezza interna del Paese. Si consiglia di adottare prudenza in quanto sono stati registrati degli episodi di microcriminalità nei confronti dei turisti. In Ucraina, le zone di confine con la Moldova sono meno sicure del resto del paese. In Bielorussia, sono considerate a rischio le periferie nel sud del paese

 

Rep. Baltiche: Lituania, Lettonia e Estonia

Clima: Il clima baltico è molto variabile e caratterizzato da forti escursioni termiche. Nei mesi estivi, giugno e luglio, moderatamente caldi c’è molta luce: il sole tramonta verso la mezzanotte e sorge prima delle sei. Frequenti possono essere le piogge improvvise. Da novembre, a volte già in ottobre, con la prima neve ha inizio l’inverno ma nei mesi più freddi, gennaio e febbraio, non si scende oltre i –4°C.

Cucina: Non esiste una vera cucina locale, ma i tre paesi sono accomunati dall’uso dei prodotti tipici dei paesi agricoli, derivati del latte, patate sempre presenti nelle varie pietanze, carni di maiale e pollo. Anche qui come in Russia si fa largo uso della panna acida. Poco diffuso il pesce contrariamente alle aspettative, spesso cucinato a vapore o affumicato.

Documenti da viaggio: Nei Baltici è possibile entrare con la carta d’identità valida per l’espatrio. Se si utilizza passaporto, si consiglia di controllare che la validità residua dello stesso sia di almeno 3 mesi. Per i bambini d’età inferiore ai 15 anni è necessaria l’iscrizione sul passaporto di uno dei due genitori.

Norme igieniche: La situazione igienica è buona. Si consiglia tuttavia di bere acqua minerale in quanto l’acqua corrente fornita dalla rete pubblica potrebbe non essere del tutto potabile.

Rischi sanitari:1 La situazione sanitaria nelle Repubbliche Baltiche in generale è buona. Si consiglia però cautela nell’addentrarsi nelle zone boschive per il rischio di contrarre la Malattia di Lyme o la meningite (causate da punture di zecche).

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario sono consigliate la vaccinazione anti-epatite A, vaccinazione anti-epatite B, vaccinazione anti febbre tifoide, la vaccinazione contro la meningite. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 Lituania, Lettonia ed Estonia non sono paesi a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Non si riscontrano problemi specifici per quanto riguarda la situazione di sicurezza interna del Paese.

 

Rep. Ceca

Clima: Il clima è continentale con marcate differenze tra le stagioni estreme, soprattutto dal punto di vista termico con inverni freddi (minime mediamente di sotto allo zero anche nelle valli più basse tra dicembre e marzo; estremi sotto i-20°C) caratterizzati da precipitazioni nevose ed estati relativamente calde (massime mediamente intorno ai 20-25 gradi con estremi intorno ai35°C).  Il clima è uniforme dal punto di vista geografico e il solo fattore che determina le specifiche condizioni climatiche di ogni luogo è l’altitudine con ovvi risvolti su temperature e piogge. Con la quota le temperature medie calano e i quantitativi di pioggia aumentano. In inverno prevalgono le precipitazioni nevose e la neve rimane al suolo dai 40 ai 100 giorni, secondo la quota.

Per consultare in tempo reale il meteo: http://www.ilmeteo.it/portale/meteo-europa?citta=Praga

Cucina: La cucina ceca tradizionale è a base di carne in particolare troviamo l’arrosto di maiale con gnocchetti di patate e crauti. Ricordiamo poi, la zuppa di patate (bramborová polévka o bramboračka); la zuppa d’aglio (česneková polévka o česnečka); la zuppa di pollo (kuřecí polévka s nudlemi); la zuppa di manzo con gnocchetti di fegato (hovězí polévka s játrovými knedlíčky); la zuppa di crauti (zelná polévka o zelňačka); la zuppa d’aneto fatta con latte acido (koprová polévka o koprovka). Tra i contorni troviamo essenzialmente le patate. Le crepes (palačinky) farcite con marmellata o fragole e panna montata, gli gnocchetti di mirtilli; lostrudel di mele (jablečný závin) e la coppa di gelato con sciroppo e frutta (zmrzlinový pohár) rappresentano invece i dessert che possiamo trovare nella Repubblica Ceca. La bevanda nazionale è la birra (pivo).

Documenti da viaggio: Per i cittadini italiani i documenti di viaggio validi per l’ingresso nella Repubblica Ceca sono i seguenti: Carta d’Identità rilasciata dal Comune valida per l’espatrio, passaporto, passaporto collettivo, Carta d’Identità rilasciata ai dipendenti dello Stato. Per i bambini che non hanno un proprio passaporto/carta d’identità, o non sono registrati nel passaporto dei genitori, fino ai 15 anni deve essere richiesto un sostitutivo della Carta d’Identità valido per l’espatrio presso la questura competente.

Norme igieniche: Non ci sono particolari norme igieniche sanitarie da seguire: la Repubblica Ceca gode di un buon livello sanitario.

Rischi sanitari: La situazione sanitaria nella Repubblica Ceca in generale è accettabile.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario sono consigliate la vaccinazione anti-epatite A, vaccinazione anti-epatite B, vaccinazione anti febbre tifoidea, vaccinazione contro la tubercolosi. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 La Repubblica Ceca non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Non si riscontrano problemi specifici per quanto riguarda la situazione di sicurezza interna del Paese nel centro di Praga.

 

Romania, Moldavia

Clima: La Romania ha un clima temperato continentale, con quattro stagioni distinte, caratterizzato da un’elevata escursione termica, che si fa più moderata verso la zona costiera. La primavera è gradevole con mattine e notti fresche e giorni caldi. In estate il clima è caldo e asciutto. Le zone più calde sono il Sud e il Sud-Est dove di solito il termometro supera i38°C durante i mesi di luglio e agosto. Le temperature sono più basse in montagna. L’autunno è abbastanza asciutto e fresco e il paesaggio si ravviva del giallo e rosso delle foglie. Gli inverni della Romania possono essere estremamente freddi e nebbiosi, con temperature molto rigide soprattutto in montagna (sino a-25°C). Nevica abbondantemente da dicembre fino a metà marzo: la quantità di precipitazione diminuisce da ovest a est e dalle montagne alle pianure.

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Il clima nella Moldavia è variabile, l’ inverno è particolarmente rigido, l’estate piovosa. L’unica zona con clima mite è quella bagnata dal mar nero.   

Cucina: La cucina rumena è una cucina legata alla campagna, influenzata delle cucine russa, austroungarica e turca, offre sapori molto decisi dall’agrodolce, delle minestre di verdure chiamate Ciorbă (con carote e patate e carne di vitello, agnello o tacchino) e delle Bors (queste ultime molto più acide delle ciorbe). Il piatto nazionale rumeno, è la Mamaliga, un pasticcio di mais che assomiglia molto alla polenta e serve per accompagnare moltissimi piatti. Gli antipasti, chiamati gustari, sono la Salata de vinete tocate (melanzane alla fiamma), e le icre negre (caviale in insalata), e vari altri tipi a base di formaggio, insaccati, prosciutto, acciughe, olive ed ortaggi. I formaggi più famosi sono la branza de burduf (formaggio di pecora), il cascaval (caciocavallo) e l’urda (formaggio di latte di pecora). Tra i secondi piatti sono popolari i mititei (salsicce di manzo aromatizzate e cotte alla griglia), le sarmale (involtini di polpette di carne trita avvolte in foglia di vite o di cavolo), il musacá (carne di maiale trita e speziata con aglio e peperoncino). Il ghiveci è invece un piatto di verdure con bocconcini di maiale, cucinate al forno. Tra i dolci tipici della Romania vi sono le Cozonac (dolce simile al panettone con semi di papavero, canditi, uvetta e noci), la dulceata (mostarda dolce di frutta), il cataif, dolce di origine turca di pasta dolce farcita di mandorle tritate e caramellato di vaniglia. La bevanda tradizionale rumena è la Zuica, un’acquavite che viene estratta dalle prugne. In Moldavia esistono molti piatti tipici, ad esempio: la Mamaliga (polenta a base di mais); il  Sarmale (riso carne tritata e cipolla avvolti nella foglia di vite), la Smetana (panna con Brinza e limone), i Frigarui (spiedini con salsa di aglio e cipolle), la Zeama de Gaina cu Taiatei (zuppa di gallina con tagliatelle) e la Ciorba taraneasca  (zuppa con carne, legumi e verdure).

Documenti da viaggio: Le Autorità rumene hanno decretato che i cittadini dei Paesi membri dell’Unione Europea possono transitare e permanere in Romania fino ad un massimo di 90 giorni all’interno di un semestre, con la sola Carta d’Identità valida per l’espatrio. Nel caso in cui il periodo di permanenza in Romania è superiore ai 90gg è necessario richiedere il permesso di soggiorno all’Autorità per Stranieri (http://aps.mai.gov.ro/) che dipende dal Ministero dell’Interno romeno. L’ingresso in Moldavia è consentito se in possesso di passaporto con una validità di 6 mesi dalla data della partenza.

Norme igieniche: La situazione igienica in Romania è piuttosto scadente. Si consiglia perciò di bollire l’acqua per uso alimentare e bere preferibilmente acqua minerale e bibite in bottiglia, senza aggiunta di ghiaccio. Inoltre si raccomanda di disinfettare la frutta e verdura.

Rischi sanitari:1 Non si registrano malattie endemiche. Si sono registrati casi di meningite virale in alcuni periodi dell’anno, mentre le epatiti e le infezioni gastrointestinali sono diffuse. Quindi si consiglia di effettuare la vaccinazione contro l’epatite A e B e di portare con sé una scorta di medicinali contro le infezioni gastrointestinali. Le strutture sanitarie della Moldavia sono poco efficienti

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario sono consigliate la vaccinazione anti-epatite A, vaccinazione anti-epatite B, vaccinazione anti febbre tifoidea. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 La Romania e la Moldavia non sono paesi a rischio febbre gialla.

Sicurezza: La situazione di sicurezza interna del Paese è abbastanza discreta nelle aree urbane; occorre prestare attenzione e cautela nelle periferie più remote delle città, nelle zone abitate da Rom e di notte sulle strade fuori città. In Moldavia la criminalità è in costante aumento, sono poche le zone sicure sono per questo sconsigliate la zone periferiche.  

 

Russia

Clima: In Russia, il clima è abbastanza rigido, con scarsa umidità. L’inverno è molto lungo e freddo e l’estate piuttosto breve e abbastanza calda. D’inverno i caldi venti del Pacifico non influiscono sulle regioni più interne, ma le temperature basse e l’alta pressione caratterizzano la Siberia. D’estate  prevale bassa pressione, l’aria calda e umida arriva fino alla Siberia Centrale. Le precipitazioni d’estate possono provocare delle conseguenze spiacevoli all’agricoltura; però in media sono abbastanza scarse. D’inverno, la zona più fredda della Russia è la Siberia Orientale; qui le temperature arrivano fino ai –48,9°C e lungo le coste artiche e pacifiche la temperatura raggiunge i –50°C per i forti venti. A Mosca d’inverno, la temperatura si abbassa fino ai –9,4°C, mentre d’estate è di 18,9°C.

Per consultare in tempo reale il meteo: http://www.ilmeteo.it/portale/meteo-europa?citta=Mosca

Cucina: La cucina tradizionale russa è molto semplice: predilige le zuppe, spesso agre, i pesci marinati, i dolci alla frutta, e in generale per i sapori acidi e dolci, presenti in moltissimi piatti tipici. I prodotti tipici russi variano molto a seconda della zona in cui ci si trova, tra questi vi sono: la blinis una specie di crepes, ma più spesse, consumate con contorni dolci o salati; il pirojki, fagottini di pasta lievitata farciti con ripieni vari a base di carne, funghi, formaggio, pesce, ecc.; il vatrushki (dischetti alla ricotta), dischetti di pasta brisée farciti con ricotta, uova e panna acida; la bortsch, zuppa di barbabietole e carne; la rybnaia solianka, zuppa di pesce con cipolla, cetrioli e pomodori; lo zharennoi parasiolnol sgrechnievoi kashoi, maialino farcito con grano saraceno, la kulibiac di salmone, una torta composta da due strati di pasta lievitata che racchiudono un ripieno di riso, salmone, funghi, aneto, cipolla, uova sode; la pojarski, polpette di petto di pollo, panna acida, burro, latte e mollica di pane, dorate nel burro, servite con salsa smitana (a base di panna acida) e patate al burro; ed infine un dolce tipico della pasqua russa, la paskha, una sorta di cheesecake fatto con formaggio fresco, panna acida, burro, uova, zucchero, canditi e mandorle, cotto a bassa temperatura e decorato con frutta candita.

Documenti da viaggio: Per l’ingresso in Russia è necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi al momento dell’arrivo nel Paese. La normativa sui viaggi all’estero dei minori varia in funzione delle disposizioni nazionali. Si consiglia di assumere informazioni aggiornate presso le Ambasciate o i Consolati del Paese accreditati in Italia, presso la propria Questura ed il proprio agente di viaggi. Visto di ingresso: obbligatorio. All’ingresso nel Paese si deve compilare la Carta di Immigrazione.

Rischi sanitari:1 L’assistenza e le strutture sanitarie sono di discreto livello. Sono presenti malattie endemiche quali: difterite, epatite, colera e tubercolosi, AIDS. Di conseguenza, previo parere medico è consigliabile effettuare le vaccinazioni per questo tipo di patologie prima di recarsi nel paese. Inoltre, si consiglia di stipulare un’assicurazione sanitaria privata che preveda il rientro in patria e l’assistenza medica.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario sono consigliate la vaccinazione anti-epatite A, vaccinazione anti-epatite B, vaccinazione anti febbre tifoide, vaccinazione per  l’encefalite giapponese, la vaccinazione contro la tubercolosi. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 La Russia non è un paese a rischio febbre gialla.

Malaria:4 Le aree a rischio malarico sono quelle a confine con l’Azerbaijan. Essendo il rischio molto basso, non è consigliatala la profilassi antimalarica, ma si raccomanda la profilassi delle infezioni trasmesse attraverso punture di insetti.
Sicurezza: La Russia è un paese discretamente sicuro, data l’elevata sorveglianza da parte delle Autorità locali. Esistono però delle zone poco sicure come la Cecenia, l’Ossezia e le regioni confinanti con queste dove sono frequenti i rapimenti. Nei centri urbani si verificano frequenti furti  e truffe per cui è necessario prestare attenzione.

 

Slovacchia

Clima: La Slovacchia ha un clima moderato, nelle zone costiere il clima è mediterraneo. Gli inverni sono rigidi e nevosi mentre in estate la temperatura è elevata ma si osservano frequenti precipitazioni. Gennaio è il mese più freddo mentre luglio è quello più caldo. Il 40 % del paese è ricoperto da foreste.

Cucina: La cucina slovacca non ha una propria tradizione, risente degli influssi dei paesi confinanti, ma i piatti tipici sono prettamente della cucina ungherese. Tra questi ad esempio è possibile trovare: gnocchi di pane chiamati “Haluky”, oppure il “Gulasch”, un piatto a base di carne o pollo in umido. Tipico di Bratislava sono invece, il “Raca” (vino bianco) ed il “Sovice” (grappa a base di prugna).

Documenti da viaggio: La Slovacchia fa parte dei Paesi dell’Unione Europea, per entrare nel paese è necessario avere il passaporto o la carta di identità valida per l’espatrio, in corso di validità. Non è necessario il visto d’ingresso, ma in caso di soggiorni della durata superiore ai 90 giorni è necessario, entro tre giorni dall’arrivo, registrarsi presso la Polizia per Stranieri. Inoltre è necessario che il documento di viaggio abbia validità per tutto il tempo che s’intende soggiornare. Per quanto riguarda i minori, in base alla normativa del novembre 2009 è obbligatorio che anche i minori siano dotati di passaporto individuale. Per ulteriori informazioni in merito, è possibile fare riferimento all’Ambasciata o al Consolato del Paese, presente in Italia. 

Rischi sanitari:1 Nonostante le strutture sanitarie siano talvolta carenti, l’assistenza sanitaria è discreta. I cittadini italiani che soggiornano per un tempo limitato in Slovacchia, se in possesso della Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), hanno diritto ad usufruire dell’assistenza sanitaria pubblica. Si consiglia di stipulare un’assicurazione sanitaria privata che preveda il rientro in patria e l’assistenza medica. Inoltre, previo parere medico, si suggerisce di effettuare prima della partenza, la vaccinazione contro l’encefalite da zecche soprattutto se s’intende visitare zone ricche di vegetazione.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario sono consigliate la vaccinazione anti-epatite A, vaccinazione anti-epatite B, vaccinazione anti febbre tifoide, vaccinazione contro l’encefalite da zecche. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 La Slovacchia non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Nelle zone turistiche si concentra la microcriminalità. Sono infatti molto frequenti i furti a danno dei turisti, è necessario quindi, fare molta attenzione in particolare nelle aree di rifornimento dove, attraverso la messa in scena di falsi incidenti o falsi controlli, si verificano ripetuti furti di auto. Infine, sono frequenti anche casi di clonazione di carte di credito quindi è necessario utilizzarle con cautela.

 

Scandinavia: Norvegia, Svezia, Finlandia

Clima: La Norvegia è situata nella zona occidentale della Penisola Scandinava, la costa è ricca di fiordi, si distingue quella esposta a nord quasi sempre ghiacciata da quella esposta a sud influenzata da correnti più calde; le zone montuose sono ricche di foreste e sono sede dei ghiacciai più grandi d’Europa. Nelle zone costiere il tempo è mite, mentre in quelle interne, le temperature sono sotto lo zero. Nel periodo compreso da maggio a luglio, il sole non tramonta mai nelle zone di Capo Nord e nelle Isole Lofoten, questo rappresenta anche il periodo migliore per visitare la Penisola. Nel periodo da novembre a gennaio invece, il sole non sorge mai nelle zone nordiche. La Svezia si estende per la maggior parte della penisola, la costa affacciata sul Mar Baltico così come l’arcipelago di Stoccolma sono rocciose, le zone interne sono ricche di laghi e le isole Öland e Gotland sono calcaree ed hanno spiagge sabbiose. Le temperature più alte nel periodo di sole da maggio a luglio sono di17°C. Nel restante periodo dell’anno, la penisola è ricoperta di neve. La Finlandia si divide tra una zona artica meno estesa ed una zona boschiva. La temperatura nei mesi di “buio” può raggiungere anche i-15°C nelle zone a sud del paese, mentre i-30 °C nelle zone a nord. Nei mesi di sole invece, le temperature oscillano tra i15°C ed i30°C.

Cucina: La tradizione gastronomica della Norvegia si basa principalmente sulle varie specie di pesce, come ad esempio il “laks” (salmone), il “torsk” (merluzzo) ed i gamberi anche mangiati crudi. Tra i piatti tipici si trovano anche: la renna, il cervo e l’alce servite con una salsa di panna acida; la  “spekemat” (salsicce); il “geitost ed il brunost” (formaggio dolce). Le bevande tradizionali sono l’acquavite e la birra. In Svezia è possibile assaporare il “köttbullar” (polpette di carne), il “fiskbullar” (polpette di pesce) ed il caviale della Lapponia. La cucina finlandese è influenzata da quella svedese e norvegese.

Documenti di viaggio: Per accedere ai paesi scandinavi, è necessario che il viaggiatore abbia il passaporto o la carta d’identità valida per l’espatrio, in corso di validità, anche se la Norvegia, a differenza della Finlandia e della Svezia, non fa parte dei Paesi dell’Unione Europea. Se s’intende effettuare transazioni bancarie e movimenti simili, è necessario che il viaggiatore sia provvisto di passaporto in corso di validità.

Rischi sanitari:1 L’assistenza sanitaria è di buon livello. È necessario fare attenzione nelle zone boschive dove è possibile contrarre malattie veicolate da zecche, soprattutto nel periodo primaverile ed estivo poiché rappresenta il periodo  di riproduzione. Le malattie da zecche più frequenti sono la Febbre emorragica e la Malattia di Lyme (borreliosi).

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 Norvegia, Svezia e Finlandia non sono paesi a rischio febbre gialla.

Sicurezza: La Penisola scandinava è un paese abbastanza sicuro, anche se negli ultimi tempi si sono verificati furti a carico dei turisti soprattutto nelle stazioni, nei luoghi di maggiore interesse, negli alberghi. Inoltre possono verificarsi scontri tra diverse bande criminali in alcune zone di Copenaghen.

 

Svizzera

Clima: La Svizzera è per lo più caratterizzata da sistemi montuosi, le Alpi sono localizzate sia al centro che a nord del paese. Le zone collinari sono ricche di fiumi. Le temperature sono molto variabili tra le diverse zone del paese, in estate oscillano tra i 20-25°C ed in inverno tra i 2-6°C, nelle zone montuose è presente la neve per l’intero inverno.

Cucina: La cucina svizzera è estremamente varia poichè risente delle tradizioni culinarie dei paesi limitrofi. Per cui, nelle zone confinanti con la Francia, prevale la nouvelle cousine, mentre nel cantone Ticino è possibile assaporare la cucina italiana. Tra i piatti tipici troviamo: l’Emmental, il Gruyère (formaggi) ed  il “Rosti”, (sformato di patate croccante).

Documenti di viaggio: La Svizzera non fa parte dei Paesi dell’Unione Europea per cui i viaggiatori necessitano o del passaporto o della carta d’identità valida per l’espatrio, in corso di validità. Per informazioni sulla validità residua del documento di viaggio è possibile fare riferimento all’Ambasciata o al Consolato del Paese presente in Italia. Per quanto riguarda i minori, in base alla normativa del novembre 2009 è obbligatorio che anche i minori siano dotati di passaporto individuale.

Rischi sanitari: Le strutture e l’assistenza sanitaria sono di ottimo livello. Per i cittadini italiani che hanno la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) le prestazioni sanitarie sono gratuite o richiedono esclusivamente il pagamento di un ticket. Nel caso in cui il viaggiatore non abbia portato con se la TEAM, al rientro in patria ha diritto ad un rimborso parziale delle spese sanitarie.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 La Svizzera non è un paese a rischio febbre gialla

Sicurezza: È un paese sicuro.

 

Penisola Iberica :  Spagna, Portogallo

Clima: L’80% della Penisola iberica è costituita dalla Spagna, la restante parte è occupata dal Portogallo. Data la vastità della Penisola, si trovano le zone montuose dei Picos, le zone desertiche dell’Almeria e le zone costiere dell’Andalusia. Appartengono alla Spagna, anche l’arcipelago delle Canarie con regime autonomo, e le isole Baleari. Nelle zone montuose nei periodi invernali sono frequenti le precipitazioni nevose, nel periodo estivo le zone centrali e a sud del paese raggiungono temperature elevate intorno ai40°C.

Cucina: La cucina spagnola è caratterizzata da innumerevoli piatti tipici che variano da regione a regione. Nelle zone che si affacciano sull’atlantico la gastronomia è focalizzata essenzialmente su piatti a base di pesce, mentre nelle zone montuose i piatti tipici sono per lo più a base si carne. Tra le specialità troviamo: “Pimientos rellenos” (peperoni rossi piccanti ripieni di frutti di mare o di carne); “Txangurro relleno” (conchiglia con polpa di granchio gratinata); “Lacón con grelos”(maiale, salsiccia e cime di rapa); “Revuelto”(uova strapazzate con gamberetti e cime di rapa); “Perdiz con chocolate”(pernice con carote, cipolle e salsa al cioccolato); “Patatas a la import ancia”(patate fritte poi messe nel vino bollente, con cipolla e zafferano); “Crocido madrileño”(bollito con prosciutto, pollo, manzo, ceci, salame, trippa di maiale, salciccia e cavoli); “Rabo de toro”(coda di toro con verdure e vino rosso);  “Gazpacho” (zuppa fredda con pomodoro, aglio, cetrioli, peperoni, olio e aceto). La gastronomia portoghese presenta come piatti tipici: “Bacalhau” (baccalà); ”Sopa Caldo Verde” (zuppa di patate, cavolo,pane, olio d’olivae salsiccia), “Sopa de Galinha” (brodo di gallina con uova, interiora e riso); “Leitào à Bairrada” (polpa di maiale arrosto), “Cabidela” (pollo cotto nel sangue e nell’aceto), “Ovos Moles” (dolci  a base di uovo, zucchero e riso); “Licor Beirào” (liquore alle erbe); “Porto” (vino liquoroso). 

Documenti di viaggio: La Penisola iberica fa parte dei Paesi dell’Unione Europea per cui i viaggiatori necessitano o del passaporto o della carta d’identità valida per l’espatrio, in corso di validità. Per informazioni sulla validità residua del documento di viaggio è possibile fare riferimento all’Ambasciata o al Consolato del Paese presente in Italia. Per quanto riguarda i minori, in base alla normativa del novembre 2009 è obbligatorio che anche i minori siano dotati di passaporto individuale.

Rischi sanitari: Le strutture sanitarie sono di buon livello. Per i cittadini italiani che hanno la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) le prestazioni sanitarie sono gratuite o richiedono esclusivamente il pagamento di un ticket. Nel caso in cui il viaggiatore non abbia portato con se la TEAM, al rientro in patria ha diritto ad un rimborso parziale delle spese sanitarie. Si consiglia di stipulare un’assicurazione sanitaria privata che preveda il rientro in patria e l’assistenza medica.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 Spagna e Portogallo non sono paesi a rischio febbre gialla.

Sicurezza: La penisola ha un buon grado di sicurezza. In alcune zone di Madrid, di Barcellona, di Siviglia, di Palma di Maiorca, della Costa Brava, di Baixa, di Rossio, di Castelo S. Jorge e di Alfama, sono più frequenti i furti. Esiste il rischio di attentati data la presenza dell’ETA.

Grecia

Clima: La Grecia è caratterizzata da montagna di natura carsica, le coste sono molto frastagliate e si alternano a golfi profondi. Nella parte orientale si incontrano numerosi torrenti mentre nella parte occidentale veri e propri fiumi. Il clima è di tipo mediterraneo, in linea generale gli inverni sono piovosi ma con temperature non troppo rigide, le estati sono calde ma il tasso d’umidità è relativamente basso; la zona occidentale presenta però un tasso d’umidità superiore.  Il 20 % del territorio greco è costituito da isole, distinte tra quelle del mar Ionico, quelle del mar Egeo ed il mar Mediterraneo.

Cucina: La gastronomia greca è ricca di piatti tipici come ad esempio: “moussakà” (tortino di melanzane, carne, patate, besciamella); “resede” (antipasti misti);  “feta” (formaggio di pecora); “dolmades” (foglie di vite ripiene di riso, pomodori e cipolle); “souvlaki” (spiedini di carne e verdura); “choriatiki” (insalata greca); “tzatziki”(salsa a base di yogurt, cetrioli, aglio e olio).

Documenti di viaggio: La Grecia fa parte dei Paesi dell’Unione Europea per cui i viaggiatori necessitano o del passaporto o della carta d’identità valida per l’espatrio, in corso di validità. Per informazioni sulla validità residua del documento di viaggio è possibile fare riferimento all’Ambasciata o al Consolato del Paese presente in Italia. Per quanto riguarda i minori, in base alla normativa del novembre 2009 è obbligatorio che anche i minori siano dotati di passaporto individuale.

Rischi sanitari: Le strutture sanitarie pubbliche sono di scarso livello soprattutto quelle presenti nelle isole. Quelle di natura privata son più efficienti. Non sono presenti malattie endemiche. Per i cittadini italiani che hanno la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) le prestazioni sanitarie sono gratuite o richiedono esclusivamente il pagamento di un ticket. Nel caso in cui il viaggiatore non abbia portato con se la TEAM, al rientro in patria ha diritto ad un rimborso parziale delle spese sanitarie. Si consiglia di stipulare un’assicurazione sanitaria privata che preveda il rientro in patria e l’assistenza medica.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario sono consigliate la vaccinazione anti-epatite B, in caso di lunghi soggiorni, e la vaccinazione anti-epatite A. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Sicurezza: La Grecia è un paese sicuro ma a rischio sismico e nei periodi estivi è spesso soggetto a incendi. Bisogna prestare attenzione esclusivamente nelle zone di confine con la Bulgaria e la Turchia.

 

Cipro

Clima: Cipro è caratterizzato da inverni miti, estati calde ma con tasso di umidità molto basso. Nelle stagioni invernali la temperatura media è di15°C mentre nelle stagioni estive è di circa33°C. Quest’isola è soleggiata per l’intero anno, di conseguenza la temperatura del mare è quasi sempre elevata.

Cucina: La cucina locale è fortemente influenzata da quella greca,  turca e mediterranea, un piatto tipico è l’agnello al forno con insalata.

Documenti di viaggio: Cipro fa parte dei Paesi dell’Unione Europea per cui i viaggiatori necessitano o del passaporto o della carta d’identità valida per l’espatrio, in corso di validità. Per informazioni sulla validità residua del documento di viaggio è possibile fare riferimento all’Ambasciata o al Consolato del Paese presente in Italia. Per quanto riguarda i minori, in base alla normativa del novembre 2009 è obbligatorio che anche i minori siano dotati di passaporto individuale. È necessario entrare nel paese dalla Repubblica di Cipro e da lì è possibile spostarsi verso la Repubblica Turca di Cipro ma solo se in possesso del passaporto. Il percorso contrario non è possibile ed i viaggiatori possono essere arrestati con l’accusa di clandestinità. Al momento del varco del confine tra la Repubblica di Cipro e quella Turca di Cipro, viene rilasciato un visto provvisorio che deve essere restituito al rientro.

Norme igieniche: È  consigliabile evitare di assumere bevande con ghiaccio ed utilizzare solo bevande in bottiglia.

Rischi sanitari: L’assistenza e le strutture sanitarie sono discrete. Quelle di natura privata son più efficienti. Non sono presenti malattie endemiche. Per i cittadini italiani che hanno la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) le prestazioni sanitarie sono gratuite o richiedono esclusivamente il pagamento di un ticket. Nel caso in cui il viaggiatore non abbia portato con se la TEAM, al rientro in patria ha diritto ad un rimborso parziale delle spese sanitarie. Si consiglia di stipulare un’assicurazione sanitaria privata che preveda il rientro in patria e l’assistenza medica.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario sono consigliate la vaccinazione anti-epatite B, vaccinazione anti-epatite A, vaccinazione antitifica. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 Cipro non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: La zona di confine tra la Repubblica di Cipro e la Repubblica Turca di Cipro è considerata poco sicura ed è vietato sostare e fotografare. Nella zona di dominazione turca sono presenti molte aree a rischio dove è vietato entrare.

 

Malta

Clima: L’isola di Malta ha un clima molto mite, ma nel periodo estivo si raggiungono i30°C, le precipitazioni sono scarse anche nei mesi invernali e le temperature minime sono circa di15°C.

Cucina: La gastronomia maltese è fortemente influenzata dalle varie dominazioni che ha avuto tra cui quella araba, quella spagnola, quella inglese, quella orientale e quella francese. Tra i piatti tipici si trovano: la “zuppa della vedova”, la “Kapunata”(un misto di verdure); la “Aljotta” (zuppa di pesce con riso, pomodoro, aglio e peperoncino); il “Hobz biz-Zejt” ( grande fetta di pane condita con pomodori, tonno, cipolle,capperi, aglio e olio); il “Pastizzi” (pasta sfoglia con piselli o ricotta); i “Kannoli” (pasta croccante ripiena di ricotta dolce, canditi o pezzi di cioccolato); il “helwa tat Tork”(dolce con mandorle).

Documenti di viaggio: Malta fa parte dei Paesi dell’Unione Europea per cui i viaggiatori necessitano o del passaporto o della carta d’identità valida per l’espatrio, in corso di validità. Per informazioni sulla validità residua del documento di viaggio è possibile fare riferimento all’Ambasciata o al Consolato del Paese presente in Italia. Per quanto riguarda i minori, in base alla normativa del novembre 2009 è obbligatorio che anche i minori siano dotati di passaporto individuale. È obbligatoria la vaccinazione per la febbre gialla per i bambini provenienti dalle zone a rischio che hanno età superiore ai nove mesi, nel caso invece di bambini con età inferiore c’è il rischio di isolamento all’arrivo nel paese.

Rischi sanitari: L’assistenza e le strutture sanitarie sono buone. Quelle di natura privata son più efficienti. Non sono presenti malattie endemiche. Per i cittadini italiani che hanno la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) le prestazioni sanitarie sono gratuite o richiedono esclusivamente il pagamento di un ticket. Nel caso in cui il viaggiatore non abbia portato con se la TEAM, al rientro in patria ha diritto ad un rimborso parziale delle spese sanitarie. Si consiglia di stipulare un’assicurazione sanitaria privata che preveda il rientro in patria e l’assistenza medica.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 Malta non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: L’isola di malta è considerata un paese sicuro.

 

Slovenia

Clima: La Slovenia ha un territorio, prevalentemente montuoso che si alterna a zone pianeggianti e collinari. È ricca di foreste e di fiumi tra cui la Sava e la Drava, gli affluenti del Danubio, e la Soca che sfocia nel mar Adriatico.

Cucina: La gastronomia slovena si divide tra una lunga tradizione e la forte influenza dei paesi limitrofi come l’Austria, l’Ungheria e l’Italia. Tra i piatti tipici ci sono: “prsut” (prosciutto crudo del Carso); “krvavica” (salsiccia di sanguinacci, riso con crauti); “jota” (zuppa di fagioli e crauti); “struklji” (pasta ripiena di carne, ricotta o verdure); “gulasch” (carne in umido); “potica” (pasta lievitata con ripieno di noci, miele, frutta secca e papavero).

Documenti di viaggio: La Slovenia fa parte dei Paesi dell’Unione Europea per cui i viaggiatori necessitano o del passaporto o della carta d’identità valida per l’espatrio, in corso di validità. Per informazioni sulla validità residua del documento di viaggio è possibile fare riferimento all’Ambasciata o al Consolato del Paese presente in Italia. Per quanto riguarda i minori, in base alla normativa del novembre 2009 è obbligatorio che anche i minori siano dotati di passaporto individuale. È obbligatoria la vaccinazione per la febbre gialla per i bambini provenienti dalle zone a rischio che hanno età superiore ai nove mesi, nel caso invece di bambini con età inferiore c’è il rischio di isolamento all’arrivo nel paese.

Rischi sanitari: L’assistenza e le strutture sanitarie sono buone. Quelle di natura privata son più efficienti. Non sono presenti malattie endemiche. Per i cittadini italiani che hanno la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) le prestazioni sanitarie sono gratuite o richiedono esclusivamente il pagamento di un ticket. Nel caso in cui il viaggiatore non abbia portato con se la TEAM, al rientro in patria ha diritto ad un rimborso parziale delle spese sanitarie. Si consiglia di stipulare un’assicurazione sanitaria privata che preveda il rientro in patria e l’assistenza medica.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario sono consigliate la vaccinazione anti-epatite B, vaccinazione anti-epatite A, vaccinazione anti febbre tifoide. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 La Slovenia non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: La Slovenia è considerato un paese sicuro sotto il profilo della criminalità, ma presenta un elevato rischio sismico soprattutto nella zona del Carso.

 

Croazia

Clima: La Croazia è ricca di spiagge costituite principalmente da scogli. Sono presenti molte isole e molti parchi nazionali. Il clima è continentale nelle regioni interne e mediterraneo in quelle costiere. Gli inverni sono piovosi ma con temperature non eccessivamente rigide, le estati sono calde e asciutte.

Cucina: La cucina croata è fortemente influenzata da quella slovena e quella mediterranea. Tra i piatti tipici ci sono: il “Brodet” (zuppa di pesce con riso e manzo cotto al vino); la “Sarma” (cavolo ripieno); la “Piroska” (frittella al formaggio); “Brandy” (alle prugne ed alle erbe).

Documenti di viaggio: La Croazia fa parte dei Paesi dell’Unione Europea per cui i viaggiatori necessitano o del passaporto o della carta d’identità valida per l’espatrio, in corso di validità. La validità residua del documento di viaggio richiesta è di 90 giorni. Per quanto riguarda i minori, in base alla normativa del novembre 2009 è obbligatorio che anche i minori siano dotati di passaporto individuale.

Rischi sanitari:1 L’assistenza e le strutture sanitarie sono buone. Quelle di natura privata son più efficienti. Non sono presenti malattie endemiche. Per i cittadini italiani che hanno la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) le prestazioni sanitarie sono gratuite o richiedono esclusivamente il pagamento di un ticket. Nel caso in cui il viaggiatore non abbia portato con se la TEAM, al rientro in patria ha diritto ad un rimborso parziale delle spese sanitarie. Si consiglia di stipulare un’assicurazione sanitaria privata che preveda il rientro in patria e l’assistenza medica. Pur non essendoci malattie endemiche, è possibile contrarre la meningite in caso di escursioni nelle zone boschive. Previa consultazione medica è consigliabile vaccinarsi.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitica ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario sono consigliate la vaccinazione anti-epatite B, vaccinazione anti-epatite A, vaccinazione anti febbre tifoide, vaccinazione contro la meningite. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3  La Croazia non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: La Croazia è considerata un paese sicuro, ma sono presenti delle aree contenenti mine che nella maggior parte dei casi sono segnalate. A tal proposito, restano a rischio le zone interne della Dalmazia.

 

Ungheria

Clima: L’Ungheria è divisa in tre parti, in quanto ha una zona denominata Grande Pianura, una chiamata Piccola Pianura e la zona montuosa. È un paese ricco di laghi e foreste con un clima mite che è di tipo mediterraneo a sud, atlantico a ovest e continentale ad est. Nelle zone della Grande Pianura si hanno inverni freddi e ventosi ed estati calde e secche. La temperatura minima riscontrata nei mesi invernali è di-2°C, mentre quella più elevata raggiunta nei mesi estivi è di +28°C.

Cucina: La cucina ungherese è fortemente influenzata da quella italiana, da quella turca, da quella francese e quella inglese. Tra i piatti tipici si trovano: il “Porkolt” (simile al gulasch); il “Toltottkàposzta” ( cavoli ripieni); l’“halaszle” (zuppa di pesce)  e ”l’Hortobagyyi palacsinta” (frittata con carne e panna). Tra le bevande tipiche si ricordano: il passito Tokaj ed il Sangue di Toro; le acquaviti all’albicocca.

Documenti di viaggio: La Slovenia fa parte dei Paesi dell’Unione Europea per cui i viaggiatori necessitano o del passaporto o della carta d’identità valida per l’espatrio, in corso di validità. Per informazioni sulla validità residua del documento di viaggio è possibile fare riferimento all’Ambasciata o al Consolato del Paese presente in Italia. Per quanto riguarda i minori, in base alla normativa del novembre 2009 è obbligatorio che anche i minori siano dotati di passaporto individuale.

Rischi sanitari: L’assistenza e le strutture sanitarie sono buone. Non sono presenti malattie endemiche. Per i cittadini italiani che hanno la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) le prestazioni sanitarie sono gratuite o richiedono esclusivamente il pagamento di un ticket. Nel caso in cui il viaggiatore non abbia portato con se la TEAM, al rientro in patria ha diritto ad un rimborso parziale delle spese sanitarie. Si consiglia di stipulare un’assicurazione sanitaria privata che preveda il rientro in patria e l’assistenza medica.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario sono consigliate la vaccinazione anti-epatite B, vaccinazione anti-epatite A, vaccinazione anti febbre tifoide. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3  L’ Ungheria non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: L’Ungheria è considerato un paese sicuro.

 

Albania, Macedonia

Clima: Entrambi i paesi presentano un clima continentale con inverni rigidi, caratterizzati da temperature che possono raggiungere i-15°C; le estati secche invece, possono arrivare a temperature di40°C. Sono frequenti le precipitazioni soprattutto nelle zone montuose. Il periodo migliore per visitare questi paesi è in primavera.

Cucina: La gastronomia locale è fortemente influenzata da quella della Grecia e della Turchia. Tra i piatti tipici abbiamo: “shishqebap” o  “fërgesë”( carne macinata fritta e formaggio feta); il “lakror” (frittella con fagiolini e pomodori); il “tave me qofte” (polpette al forno). La  “bakllava, il kadaifi e l’hallva” sono i dolci tipici importati dalla tradizione turca.

Documenti di viaggio: I viaggiatori necessitano del passaporto o della carta d’identità valida per l’espatrio, con validità residua superiore di almeno tre mesi dalla data del rientro. Per quanto riguarda i minori, in base alla normativa del novembre 2009 è obbligatorio che anche i minori siano dotati di passaporto individuale.

Rischi sanitari:1 L’assistenza e le strutture sanitarie sia pubbliche che private sono carenti. La situazione igienico-sanitaria non è delle migliori a causa della contaminazione delle falde acquifere da parte della rete fognaria. Previo parere medico è consigliabile effettuare prima della partenza, la vaccinazione contro l’epatite, la salmonellosi la meningite e la tubercolosi. Sono frequenti anche casi di gastroenterite.

Norme igieniche: È consigliabile bere acqua in bottiglia e mangiare carne solo ben cotta.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario sono consigliate la vaccinazione anti-epatite B, vaccinazione anti-epatite A, vaccinazione anti febbre tifoide, la vaccinazione contro la tubercolosi, la vaccinazione contro la salmonellosi, la vaccinazione contro la meningite. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3  L’Albania e la Macedonia non sono paesi a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Il livello di sicurezza è scarso soprattutto nelle zone del Kosovo.

 

Bosnia e Montenegro

Clima: Il clima è di tipo continentale nel nord dei paesi, con inverni nevosi che raggiungono temperature di -20° ed estati calde che raggiungono i 40°; mentre è di tipo mediterraneo nelle zone del sud dei paesi.

Cucina: La gastronomia bosniaca presenta variegati piatti tipici come ad esempio: il “Cevapi” (pita di carne macinata con cipolla e formaggio); il “bosanki lonac” (pasticcio di carne e cavolo); il “Burek e pida”, (pasticcio di carne); il “ Sirnica”(pasticcio di formaggio); il “krompiruša” (pasticcio di spinaci); la “zeljanica” (pasticcio di patate) e la “tikvinica” (pasticcio di zucca). 

Documenti di viaggio: I viaggiatori necessitano del passaporto o della carta d’identità valida per l’espatrio. Il soggiorno può durare fino ad un massimo di 90 giorni.

Norme igieniche: È consigliabile evitare di utilizzare alimenti acquistati nei mercatini, che possono essere causa di disturbi gastro-intestinali (nausea, vomito e diarrea) ed intossicazioni. Inoltre è necessario evitare l’assunzione di grappe fatte in casa che a causa della metodica di distillazione posso essere altamente tossiche.

Rischi sanitari: L’assistenza e le strutture sanitarie sono di scarso livello. Si consiglia di stipulare un’assicurazione sanitaria privata che preveda il rientro in patria e l’assistenza medica.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico, ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario sono consigliate la vaccinazione anti-epatite B, vaccinazione anti-epatite A, vaccinazione anti febbre tifoidea, vaccinazione contro la tubercolosi. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3  Bosnia e Erzegovina non sono paesi a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Bosnia e Montenegro sono considerati paesi poco sicuri a causa dei conflitti etnici, della presenza di zone contenenti mine inesplose e dei fenomeni di microcriminalità.

 

Serbia

Clima: Il clima è di tipo continentale nel nord dei paesi, con inverni nevosi che raggiungono temperature di -20° ed estati calde che raggiungono i 40°.

Cucina: La gastronomia serba risente fortemente dell’influenza della tradizione turca, greca e ungherese. Tra i piatti tipici troviamo:il “kebab”(pita ripiena di verdure, carne, patate e salse); la “govedja čorba” (zuppa di manzo); la “teleća čorba” (zuppa di vitello); la “pileća e jagnjeća čorba” (zuppa di pollo e di agnello); la “čorba od pečuraka” (zuppa di funghi); la “paradajz čorba” (zuppa di pomodoro); la “krompir čorba” (zuppa di patate); la “srpska gibanica” (sfoglia riempita di formaggio fresco); il “pohovani kačkavalj” (formina di formaggio fresco fritta con salsa tartara); la “škembići” (minestra di trippa con paprika dolce o piccante o trippa fritta e salsa tartara).

Documenti di viaggio: I viaggiatori necessitano del passaporto in corso di validità, per un soggiorno inferiore ai 90 giorni. Se la permanenza nel paese supera i 90 giorni è necessario avere il visto. Al momento dell’ingresso in Serbia, viene posto sul passaporto un timbro d’entrata. È  possibile entrare in Serbia se si proviene dal Kosovo, solo con annullamento da parte della Autorità locali, del timbro di provenienza dal Kosovo.

Rischi sanitari: Le strutture sanitarie sono di scarso livello ma l’assistenza è di buon livello.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario sono consigliate la vaccinazione anti-epatite B, vaccinazione anti-epatite A, vaccinazione anti febbre tifoide e la vaccinazione contro la tubercolosi. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 La Serbia non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: La Serbia non è considerato un paese sicuro. In particolare sono sconsigliate le zone di confine con il Kosovo. Sono inoltre frequenti nei centri urbani fenomeni di furti. Infine, in molte zone si registra un elevato inquinamento ambientale.

 

Regno Unito; territori amministrati in Europa: Gibilterra

Clima: Gibilterra fa parte della Penisola iberica. Data la vastità della Penisola, si trovano le zone montuose dei Picos, le zone desertiche dell’Almeria e le zone costiere dell’Andalusia. Appartengono alla Spagna, anche l’arcipelago delle Canarie con regime autonomo, e le isole Baleari. Nelle zone montuose nei periodi invernali sono frequenti le precipitazioni nevose, nel periodo estivo le zone centrali e a sud del paese raggiungono temperature elevate intorno ai40°C.

Cucina: La cucina è caratterizzata da innumerevoli piatti tipici che variano da regione a regione. Nelle zone che si affacciano sull’atlantico la gastronomia è focalizzata essenzialmente su piatti a base di pesce, mentre nelle zone montuose i piatti tipici sono per lo più a base di carne. Tra le specialità troviamo: “Pimientos rellenos” (peperoni rossi piccanti ripieni di frutti di mare o di carne); “Txangurro relleno” (conchiglia con polpa di granchio gratinata); “Lacón con grelos”(maiale, salsiccia e cime di rapa); “Revuelto”(uova strapazzate con gamberetti e cime di rapa); “Perdiz con chocolate”(pernice con carote, cipolle e salsa al cioccolato); “Patatas a la import ancia”(patate fritte poi messe nel vino bollente, con cipolla e zafferano); “Crocido madrileño”(bollito con prosciutto, pollo, manzo, ceci, salame, trippa di maiale, salciccia e cavoli); “Rabo de toro”(coda di toro con verdure e vino rosso);  “Gazpacho” (zuppa fredda con pomodoro, aglio, cetrioli, peperoni, olio e aceto). La gastronomia portoghese presenta come piatti tipici: “Bacalhau” (baccalà); ”Sopa Caldo Verde” (zuppa di patate, cavolo,pane, olio d’olivae salsiccia), “Sopa de Galinha” (brodo di gallina con uova, interiora e riso); “Leitào à Bairrada” (polpa di maiale arrosto), “Cabidela” (pollo cotto nel sangue e nell’aceto), “Ovos Moles” (dolci  a base di uovo, zucchero e riso); “Licor Beirào” (liquore alle erbe); “Porto” (vino liquoroso). 

Documenti di viaggio: La Penisola iberica fa parte dei Paesi dell’Unione Europea per cui i viaggiatori necessitano o del passaporto o della carta d’identità valida per l’espatrio, in corso di validità. Per informazioni sulla validità residua del documento di viaggio è possibile fare riferimento all’Ambasciata o al Consolato del Paese presente in Italia. Per quanto riguarda i minori, in base alla normativa del novembre 2009 è obbligatorio che anche i minori siano dotati di passaporto individuale.

Rischi sanitari: Le strutture sanitarie sono di buon livello. Per i cittadini italiani che hanno la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) le prestazioni sanitarie sono gratuite o richiedono esclusivamente il pagamento di un ticket. Nel caso in cui il viaggiatore non abbia portato con se la TEAM, al rientro in patria ha diritto ad un rimborso parziale delle spese sanitarie. Si consiglia di stipulare un’assicurazione sanitaria privata che preveda il rientro in patria e l’assistenza medica.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 La penisola iberica non è a rischio febbre gialla.

Sicurezza: La penisola ha un buon grado di sicurezza.

 

San Marino

Clima: Il clima è generalmente temperato, di tipo mediterraneo.

Cucina: La cucina di San Marino è molto influenzata dalla cucina italiana , in particolare dalla cucina romagnola, dalla emiliana e dalla marchigiana.

Documenti da viaggio: In San Marino i cittadini di qualsiasi Paese membro dell’Unione Europea, possono circolare e soggiornare liberamente. Per i cittadini italiani i documenti di viaggio validi per l’ingresso sono i seguenti: Carta d’Identità rilasciata dal Comune valida per l’espatrio, passaporto, passaporto collettivo, Carta d’Identità rilasciata ai dipendenti dello Stato. Per i bambini che non hanno un proprio passaporto/carta d’identità, o non sono registrati nel passaporto dei genitori, fino ai 15 anni deve essere richiesto un sostitutivo della Carta d’Identità valido per l’espatrio presso la questura competente.

Norme igieniche: Non ci sono particolari norme igieniche sanitarie da seguire: San Marino gode di un ottimo livello sanitario.

Rischi sanitari: La situazione sanitaria in generale è ottima.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitica ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 San Marino non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Non si riscontrano problemi specifici per quanto riguarda la situazione di sicurezza interna del Paese.

 

Santa Sede o Città del Vaticano

Clima: Il clima è generalmente temperato, di tipo mediterraneo.

Cucina: La tradizione culinaria della  Città del Vaticano è paragonabile alla cucina romana, caratterizzata da penne all’arrabbiata, da carciofi alla giudia oppure dai tradizionali filetti di baccalà. I più temerari non troveranno difficile scovare in qualche tipica taverna romana trippa e coda alla vaccinara.

Documenti da viaggio: Nella Città del Vaticano i cittadini di qualsiasi Paese membro dell’Unione Europea, possono circolare e soggiornare liberamente. Per i cittadini italiani i documenti di viaggio validi per l’ingresso sono i seguenti: Carta d’Identità rilasciata dal Comune.

Norme igieniche: Non ci sono particolari norme igieniche sanitarie da seguire: Città del Vaticano gode di un ottimo livello sanitario.

Rischi sanitari: La situazione sanitaria in generale è ottima.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitica ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 Città del Vaticano non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Non si riscontrano problemi specifici per quanto riguarda la situazione di sicurezza interna del Paese.

 

Monaco

Clima: Continentale, fortemente influenzato dalla posizione geografica in prossimità delle Alpi.

Cucina: La cucina bavarese  è rinomata per la qualità. Spiccano soprattutto la carne bovina, i giganteschi wurstel con i crauti e, naturalmente la classica “ciambella”, simbolo dell’Oktoberfest assieme all’ottima birra che si produce nella regione, sia nella versione “classica”, sia in quella bianca (weiss) e al “doppio malto”.

Documenti da viaggio: I cittadini di qualsiasi Paese membro dell’Unione Europea, possono circolare e soggiornare liberamente con  Carta d’Identità rilasciata dal Comune valida per l’espatrio.

Norme igieniche: Non ci sono particolari norme igieniche sanitarie da seguire: la Francia gode di un ottimo livello sanitario.

Rischi sanitari: La situazione sanitaria è ottima. l cittadini italiani e i turisti in visita nel Paese,  in caso di emergenza e per cure impreviste devono essere muniti del Modello M/I/C8 per ricevere l’assistenza del servizio sanitario monegasco.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitica ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 Il Principato di Monaco non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Non si riscontrano problemi specifici per quanto riguarda la situazione di sicurezza interna del Paese. Tuttavia condivide con il resto dell’Europa il rischio di poter essere esposta al terrorismo internazionale.

 

Liechtenstein

Clima: Il clima  continentale seppur moderato permette di essere visitato durante qualsiasi stagione dell’anno.

Cucina: La cucina del  Liechtenstein è molto influenzata dalla gastronomia austriaca, con specialità come i sostanziosi “canederli” (knödl) e l’immancabile pane nero, accompagnati da un bel boccale di birra e da un bicchierino di schnaps. Il vino prodotto nel Liechtenstein oltre che ad essere di qualità rappresenta anche il fiore all’occhiello della cultura enologica del paese.

Documenti da viaggio: Nel Liechtenstein i cittadini di qualsiasi Paese membro dell’Unione Europea, possono circolare e soggiornare liberamente. Per i cittadini italiani i documenti di viaggio validi per l’ingresso in Austria sono i seguenti: Carta d’Identità rilasciata dal Comune valida per l’espatrio, passaporto, passaporto collettivo, Carta d’Identità rilasciata ai dipendenti dello Stato. Per i bambini che non hanno un proprio passaporto/carta d’identità, o non sono registrati nel passaporto dei genitori, fino ai 15 anni deve essere richiesto un sostitutivo della Carta d’Identità valido per l’espatrio presso la questura competente. Per il trasporto degli animali, cani e gatti, è necessario il libretto sanitario per l’animale in lingua inglese o tedesca con timbro valido dell’avvenuta vaccinazione antirabbica non più vecchio di un anno e non più recente di un mese.

Norme igieniche: Non ci sono particolari norme igieniche sanitarie da seguire: il Liechtenstein infatti gode di un ottimo livello sanitario.

Rischi sanitari: La situazione sanitaria in generale è ottima. Il livello qualitativo e quantitativo delle strutture sanitarie locali è eccellente. Ogni medicinale risulta reperibile in loco.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi. Come già anticipato, in alcune circostanze è raccomandata la vaccinazione contro  l’encefalite da puntura di zecca.

Febbre gialla3: Il Liechtenstein non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Non si riscontrano problemi specifici per quanto riguarda la situazione di sicurezza interna del Paese.

 

Lussemburgo

Clima: Il clima del Lussemburgo è caratterizzato da inverni non molto freddi e da estati calde ma ventilate. Le precipitazioni, soprattutto nel periodo invernali sono molto frequenti. Le temperature non subiscono brusche variazioni stagionali.

Cucina: La tradizione culinaria lussemburghese non si discosta dalla cucina belga. La carne, soprattutto maiale (per esempi lo judd mat Gaardebounen, collo di porco con contorno di fave) e la selvaggina (piatto prelibato i fagiani gratinati alla birra bionda) spadroneggiano in cucina. Ricetta tipica, i gromper keeschelche, crêpes con pomodori grattugiati, cipolle e prezzemolo, cotte in olio caldo.

Documenti da viaggio: In Lussemburgo i cittadini di qualsiasi Paese membro dell’Unione Europea, possono circolare e soggiornare liberamente. Per i cittadini italiani i documenti di viaggio validi per l’ingresso in Lussemburgo sono i seguenti: Carta d’Identità rilasciata dal Comune valida per l’espatrio, passaporto, passaporto collettivo, Carta d’Identità rilasciata ai dipendenti dello Stato. Per i bambini che non hanno un proprio passaporto/carta d’identità, o non sono registrati nel passaporto dei genitori, fino ai 15 anni deve essere richiesto un sostitutivo della Carta d’Identità valido per l’espatrio presso la questura competente. Per il trasporto degli animali, cani e gatti, è necessario il libretto sanitario per l’animale in lingua inglese con timbro valido dell’avvenuta vaccinazione antirabbica non più vecchio di un anno e non più recente di un mese.

Norme igieniche: Non ci sono particolari norme igieniche sanitarie da seguire: il Paese infatti gode di un ottimo livello sanitario.

Rischi sanitari: La situazione sanitaria è buona. Le strutture medico-ospedaliere, pubbliche e private, sono buone. Non ci sono difficoltà per la reperibilità di farmaci.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione antirabbia è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 Il Lussemburgo non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Il Lussemburgo essendo sede di diverse istituzioni comunitarie può essere oggetto di rischio di attentati terroristici. Attualmente non si riscontrano problemi specifici per la situazione di sicurezza interna del Paese.

 

Andorra

Clima: Il clima di Andorra è un clima di alta montagna con influenze mediterranee, l’inverno presenta temperature basse mentre in estate sono miti, con grandi differenze in funzione dell’altitudine e dell’orientamento. Andorra gode di una elevata percentuale di giorni di sole e il clima è asciutto.

Cucina: La cucina di Andorra si avvicina molto a quella catalana, con influenze francesi. Tra le specialità andorrane troviamo i salumi e in particolare le salsicce, la carne specialmente quella di maiale, numerosi sono i formaggi, come il tupí, che viene fermantato con l’aglio e i piatti di carne fredda come il el abat, el mondongo o la llonganiza. Tra i piatti tipici ci sono il trinxat (pancetta, patate e cavolo), il cunillo (coniglio in salsa di pomodoro), lo xai (arrosto di agnello), i calçots (cipolle cotte alla brace) e l’escudella (stufato di pollo, con salsicce e polpette di carne). Tra i dolci tipici sono i los torreznos de miel.

Documenti di viaggio: La Penisola iberica fa parte dei Paesi dell’Unione Europea per cui i viaggiatori necessitano o del passaporto o della carta d’identità valida per l’espatrio, in corso di validità. Per informazioni sulla validità residua del documento di viaggio è possibile fare riferimento all’Ambasciata o al Consolato del Paese presente in Italia. Per quanto riguarda i minori, in base alla normativa del novembre 2009 è obbligatorio che anche i minori siano dotati di passaporto individuale.

Rischi sanitari: Le strutture sanitarie sono di buon livello. Si consiglia al viaggiatore di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, un’assicurazione sanitaria che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario  o il trasferimento in altro Paese.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario è consigliata la vaccinazione anti-epatite B. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3 Spagna e Portogallo non sono paesi a rischio febbre gialla.

Sicurezza: La situazione di sicurezza è in generale buona.

 

Kosovo

Clima: Il clima è di tipo continentale nel nord dei paesi, con inverni nevosi che raggiungono temperature di -20° ed estati calde che raggiungono i 40°.

Cucina: Nella cucina kosovara , i primi e i secondi piatti sono a base di carne in particolare di agnello e vitello ma non il maiale. Alcuni dei dolci tradizionali sono i boklivo, kodoifi, e tanti altri.

Documenti di viaggio: I viaggiatori necessitano del passaporto in corso di validità, per un soggiorno inferiore ai 90 giorni. Se la permanenza nel paese supera i 90 giorni è necessario avere il visto. Al momento dell’ingresso in Kosovo, viene posto sul passaporto un timbro d’entrata.

Rischi sanitari: Le strutture sanitarie sono di scarso livello ma le farmaci sono ben fornite di farmaci generici.

Vaccinazioni:2 Vaccinazioni di routine: i viaggiatori devono sapere se sono coperti per i vaccini eseguiti di routine, come vaccino della varicella, vaccino MMR morbillo/parotite/rosolia, vaccino DPT (difterite/pertosse/tetano), vaccino antipoliomielitico ed eventualmente effettuare le vaccinazioni necessarie. Per quanto concerne le patologie prevenibili con vaccini di utilizzo non routinario sono consigliate la vaccinazione anti-epatite B, vaccinazione anti-epatite A, vaccinazione anti febbre tifoide e la vaccinazione contro la tubercolosi. La vaccinazione anti-rabbica è raccomandata solo per i viaggiatori coinvolti in attività che possano metterli direttamente in contatto con pipistrelli, carnivori ed altri mammiferi.

Febbre gialla:3   Il Kosovo a non è un paese a rischio febbre gialla.

Sicurezza: Il Kosovo non è considerato un paese sicuro. In particolare sono sconsigliate le zone di confine dove le  tensioni interetniche non si sono completamente sopite.

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Ictus, meglio prevenirlo fin dall’infanzia

È l’infanzia l’età in cui matura la predisposizione a sviluppare ictus nella vita adulta. Lo afferma uno studio condotto sui residenti della “stroke belt” letteralmente la “cintura degli ictus”, una zona degli Stati Uniti sud-orientali dove frequenza e mortalità degli eventi cerebrovascolari sono più elevate rispetto al resto del paese

È l’infanzia l’età in cui matura la predisposizione a sviluppare ictus nella vita adulta. Lo afferma uno studio condotto sui residenti della “stroke belt” letteralmente la “cintura degli ictus”, una zona degli Stati Uniti sud-orientali dove frequenza e mortalità degli eventi cerebrovascolari sono più elevate rispetto al resto del paese. «Nonostante le numerose ipotesi proposte, l’unica a essere stata finora dimostrata è quella secondo cui solo in parte il fenomeno può spiegarsi con una maggiore incidenza dei tradizionali fattori di rischio, come diabete e ipertensione» spiega Virginia Howard, ricercatrice della scuola di sanità pubblica dell’Università dell’Alabama a Birmingham e prima autrice dell’articolo pubblicato su Neurology. «I contorni topografici della “stroke belt” sono stati definiti usando la residenza al momento della morte, ma pochi studi hanno considerato l’influenza della ridistribuzione della popolazione sulle disparità geografiche rilevate nell’incidenza e nella mortalità per ictus». Secondo alcune ricerche, il luogo di nascita è legato alla mortalità cardiovascolare, con tassi più alti nel sudest rispetto ad altre zone degli Stati Uniti. Per l’ictus in particolare, uno studio nazionale ha mostrato un’aumentata incidenza tra le persone vissute nella “stroke belt” durante l’infanzia, ma non è noto se tra gli abitanti della regione vi sia un “periodo sensibile”, vale a dire una fascia d’età nella quale la residenza nella “stroke belt” aumenti le probabilità di eventi cerebrovascolari, o se queste aumentino ogni anno vissuto lì. Così Howard e colleghi hanno studiato il rischio di ictus in 24.544 individui partecipanti al Regard (Reasons for geographic and racial differences in stroke), uno studio di coorte condotto tra il 2003 e il 2007 con l’obiettivo di determinare le cause delle differenze geografiche e etniche nella frequenza e mortalità per ictus. I dati raccolti dimostrano che la probabilità di ictus futuri dipende dal periodo passato nella “stroke belt”, con punte massime per chi vi ha risieduto durante l’adolescenza, tra i 13 e i 18 anni. «Questi risultati indicano come la prevenzione precoce sia di fondamentale importanza per la salute pubblica, soprattutto per ictus e malattie cardiache, che sono le principali cause di morbilità e mortalità negli Stati Uniti» osserva in un editoriale di commento Luis Castilla-Guerra, medico del dipartimento di medicina interna dell’Hospital de la Merced, Università di Siviglia, Spagna.

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